Mese: Luglio 2013

“Pompei sprofonda ma fa il tutto esaurito al British Museum”, di Leonardo Maisano

Pompei sprofonda a Pompei per risorgere a Londra. Il paradosso di un’emigrazione culturale con pochi, o forse nessun precedente, non può essere più evidente, e per certi versi straziante, di quello che emerge dalle lettura comparata delle cronache italiane e del più aggiornato report del British Museum. Mentre il ministro Massimo Bray replica al monito Unesco riaffermando la volontà di difendere il più straordinario sito archeologico minacciato dall’incuria di un Paese viziato dalla sua bellezza, Neil MacGregor, direttore del palazzo di Great Russell street, esulta per i successi britannici di un tesoro d’Italia. Pompei, a queste latitudini, è un gran business. Sbanca. La mostra Vita e Morte a Pompei ed Ercolano s’avvia ad essere il terzo maggior evento nei 250 anni di storia del British alle spalle dei Tesori di Tutankhamen (1972) e dell’Esercito di Terracotta cinese (2007). Leonardo Maisano LONDRA. Dal nostro corrispondente Nei primi tre mesi di apertura al pubblico sono sfilate 287mila persone e tutti scommettono che, da ora alla di fine settembre, il target di 450 mila “passaggi” sarà stato bruciato. …

“Una donna uccisa ogni tre giorni. I sei mesi di sangue dell’Italia”, di Raphael Zanotti

L’ultimo caso riguarda una donna albanese. Cologno Monzese, palazzina in via Einaudi 9. Lei ha 31 anni. Il marito 30. Litigano, per un’altra donna. E alla fine lei viene uccisa: gettata dal nono piano della palazzina, nessuna possibilità di salvezza. Ma poche ore prima era toccato a Marta Forlani, 50 anni, uccisa a Bra, nel Cuneese, con tre colpi di pistola dall’ex marito. Il motivo? Lei aveva organizzato una grigliata, l’ex marito aveva insistito per essere invitato. Lei aveva detto: “Non è il caso”. E lui le ha sparato. Davanti agli amici. Due episodi brutali, in un solo giorno. La Convenzione di Instanbul è appena diventata legge in Italia. Servirà a tutelare le donne dalle violenze domestiche e dagli omicidi di genere. Ma la ferocia nei confronti delle donne non sembra diminuire. La strada è ancora lunga. Quest’anno ci sono state Fabiana, 15 anni, accoltellata e data alle fiamme dal fidanzato; Hrjeta, uccisa a colpi di pistola insieme al nuovo compagno; Olga, uccisa a infilata in un cartone abbandonato sul ciglio della strada e altre …

“La missione del governo”, di Michele Prospero

Ora anche Monti urla tutto il suo dolore contro il governo. Così fanno in tanti, ormai. Tutti vorrebbero che dal mito di un governissimo dai risvolti epocali si scendesse subito sul più prosaico governicchio che barcolla dinanzi al primo vento e perciò nella sbandata continua ogni partner tira a salvare la pelle. Eppure Monti è il meno autorizzato a scalciare in così malo modo l’esecutivo. Per gli altri partiti il cosiddetto governo di servizio era solo una dura imposizione, legata agli eventi che non lasciavano scampo. Per Monti no. Il governissimo è stato il suo grande sogno, l’obiettivo di una vita politica spericolata, almeno per l’incredibile imperizia e per l’assoluta mancanza di visione palesata ad ogni appuntamento cruciale. Ancora adesso si vanta di essere stato un protagonista della grande politica, solo per aver impedito alla destra e alla sinistra di vincere le elezioni. E però, invece di godere il plusvalore del suo epocale trionfo, Monti si agita, invoca verifiche, minaccia fulmini e saette. Con le truppe che poco lo stimano, proprio per le dubbie sue …

“I poverelli di Francesco”, di Adriano Prosperi

Lunedì prossimo papa Francesco compirà il suo primo viaggio da quando è pontefice. Papa Bergoglio andrà a Lampedusa. Dire che la notizia è importante è banale: da sempre, o almeno da quando i papi hanno cominciato a muoversi nel mondo, il viaggio papale è un evento significativo. Lo fu quando Pio VI meritò la definizione di “pellegrino apostolico” compiendo un lungo e faticoso pergnata corso da Roma a Vienna nel 1782 per arginare le riforme dell’imperatore Giuseppe II. E tristemente importante per il papato fu il viaggio del suo successore Pio VII quando andò in esilio a Fontainebleau prigioniero di Napoleone. Viaggi faticosi, amari, decisi da altri. Solo nel secondo Novecento è cominciata la serie di viaggi liberamente e attentamente programmati. Fu Paolo VI che dette al titolo di “pellegrino apostolico” un contenuto nuovo recandosi con una scelta strategica a Gerusalemme nel gennaio del 1964. Da allora in poi c’è stata una vera inflazione di viaggi papali: il solo Wojtyla ne ha fatti più di cento. La luce della ribalta e l’investimento di tutta la …

Roberto Speranza «Scegliamo un segretario, non un candidato a Palazzo Chigi. Altrimenti rischieremmo il paradosso di un premier costretto a candidarsi segretario», di Simone Collini

«Questo è un governo nato per rispondere prima di tutto all’emergenza economica e sociale del Paese ed è dentro questo obiettivo che si trovano le ragioni del nostro sostegno», spiega Roberto Speranza definendo «simbolico» quanto avvenuto al Consiglio europeo della scorsa settimana, nel quale grazie anche all’intervento di Letta al centro dell’agenda è stato messo il tema della disoccupazione giovanile. Il capogruppo del Pd alla Camera guarda però anche al medio-lungo termine, e dice che «se il partito dovesse sbagliare il congresso non farebbe male solo al Pd ma alla democrazia italiana». E un modo per «sbagliare», aggiunge, sarebbe immaginare che il congresso serva a scegliere il candidato premier, perch é questo porterebbe «instabilità» e anche un «paradosso», dal momento che a capo del governo c’è un esponente del Pd: «Se il segretario fosse automaticamente il candidato premier cosa avverrebbe? Per paradosso potremmo trovarci di fronte a un nostro premier che si candida a segretario». Perché, onorevole Speranza, continuare a sostenere il governo insieme a un Pdl che tenta blitz sulla giustizia e sembra interessato …

“Ora sciogliere il nodo fiscale”, di Ruggero Paladini

«Autunno. Già lo sentimmo venire/nel vento d’agosto,/nelle piogge di settembre/ torrenziali e piangenti/e un brivido percorse la terra…». Quando Vincenzo Cardarelli scriveva questi versi non pensava alle nubi fiscali che si addensano sul Paese, ma forse alla vecchiaia. Per il momento il governo sta guadagnando tempo. Ha rinviato la rata dell’Imu sulla «prima casa» e l’aumento dell’Iva al 22%. Soprattutto il rinvio dell’Iva è sacrosanto; ci manca solo che in un momento in cui la fase recessiva non è ancora terminata si aumenti l’imposta che ha l’impatto più pesante sulla domanda interna. In realtà in una fase come questa la misura dovrebbe essere quella opposta: una diminuzione temporanea (fino alla fine dell’anno, ad esempio) dell’Iva, per stimolare i consumi, sperando che nel 2014 inizi una ripresa. Ovviamente ciò non è possibile, visto gli impegni presi dal governo in sede europea. La difficoltà di rispettare il vincolo del 3% sul deficit si vede chiaramente dalla copertura del miliardo di minori entrate per il rinvio dell’Iva, in buona misura basato sull’aumento degli acconti delle imposte dirette. Un …