Giorno: 8 Dicembre 2013

Il discorso del neosegretario: finisce un gruppo dirigente, non la sinistra

Matteo Renzi tiene il suo discorso dal teatro Obihall, presso la riva dell’Arno di Firenze. – «L’avete presa bene direi, eh?». Esordisce dal palco accolto dalla folla e da un lungo applauso. Conclude il discorso promettendo “che il meglio deve ancora venire”. DA DOMANI TAGLIO DA UN MILIARDO A COSTI POLITICA «Il Pd da domani mattina metterà tutto il proprio onore nel corretto gioco fra destra e sinistra, nel tagliare in miliardo di euro ai costi della politica, così lo spieghiamo a quelli del ‘vaffa day’», promette il nuovo segretario. GRILLO, CON TUA LOGICA FUORI ANCHE I TUOI PARLAMENTARI Quanto al leader dei 5 Stelle che vuole buttar fuori 148 parlamentari Renzi dice: «Qualcuno spieghi a Beppe Grillo che con la sua logica bisognerebbe tenere fuori anche i suoi dal Parlamento». AI TEORICI DELL’INCIUCIO: ‘VI È ANDATA MALE’ «Ai teorici dell’inciucio oggi diciamo ‘Con le primarie vi è andata male’». FINISCE UN GRUPPO DIRIGENTE, NON LA SINISTRA «Ora non finisce la sinistra, finisce un gruppo dirigente della sinistra», esclama il neo leader tra gli applausi. …

Minacce, Lucia Bursi “La nostra solidarietà a Cinzia Franchini”

Il segretario provinciale del Pd si schiera al fianco della presidente nazionale Fita-Cna Solidarietà e vicinanza a Cinzia Franchini, la modenese presidente nazionale di Fita-Cna per l’ennesima volta bersaglio di minacce, viene espressa dal segretario provinciale del Pd Lucia Bursi, a nome proprio e di tutto il partito. Ecco la sua dichiarazione: “Ancora una volta Cinzia Franchini è oggetto di gravi minacce. Voglio, innanzitutto, esprimerle la vicinanza mia personale e del partito che rappresento. E’ vero che la crisi preoccupa ed esaspera gli animi, ma non è possibile che ogni qual volta qualcuno assume una decisione presa all’insegna della ragionevolezza, venga bersagliato da pochi, ma pericolosi estremisti. Quanto sta succedendo nel mondo dell’autotrasporto, ha ragione Cinzia Franchini, deve preoccupare, ma non può essere che alcuni gruppi davvero scarsamente rappresentativi tengano in scacco un intero settore. Il pericolo, poi, che nella protesta possano infiltrarsi frange di estrema destra deve preoccupare tutti. Le forze vive e democratiche della nostra comunità e le nostre istituzioni, sono certa, sono al fianco di Cinzia Franchini e delle sue battaglie”.

“Il voto di Romano Prodi e il pensiero di Massimo D’Alema”, di Maria Novella Oppo

Per chi voterà Romano Prodi alle primarie Pd? È questa la domanda che rimbalzava ieri tra stampa e tv, tra i soliti noti del talk show e i tanti politologi specializzati. Chiaro che la cosa più importante è che Prodi abbia deciso di votare, come hanno subito dichiarato i tre candidati alla segreteria, per una volta uniti nel giudizio. Ma benché l’interrogativo sia secondario, non si può negare che attanagli anche noi spettatori votanti ed esitanti. Il dubbio (chi votare?) infatti ci impegna anche personalmente, visto che è più quello che l’informazione, gli avversari politici e gli antipolitici hanno detto, scritto e urlato sulle diverse anime del Pd, di quello che hanno detto Renzi, Cuperlo e Civati sui loro programmi. Ma, almeno il Pd le sue anime ce le ha: meglio tante che nessuna; anche se, ad averne troppe si rischia l’autoconsunzione, come quelle sante del Medio Evo che si consumavano di esaltazione celeste. Sembra strano, però, che a mettere sotto accusa le nostre anime siano quelli che non ne hanno affatto, ma lavorano sotto …

Prodi: “Mezza notte insonne… Vincitori e vinti facciano squadra”, da unita.it

La decisione di andare a votare per le primarie del Pd è stata sofferta. È quanto ha ‘confessato’ Romano Prodi che solo qualche giorno fa aveva annunciato l’intenzione di recarsi alle urne cambiando idea, dunque, rispetto al passato. «Non dico che ho fatto una notte insonne – ha detto l’ex premier da Bologna dopo essere arrivato in tarda mattinata dall’estero – ma mezza notte insonne». Prodi intorno alle 15 ha votato al seggio Pd di via Orfeo poco distante dalla sua abitazione nel centro del capoluogo emiliano. Commentando le cifre parziali sull’affluenza, il fondatore dell’Ulivo è sembrato soddisfatto: «ho sentito che i dati vanno bene». «Oggi, di fronte alla situazione particolare che si è creata, credo sia doveroso andare a votare alle primarie perchè il Pd, in questo stato di fibrillazione così forte, credo sia l’unico punto fermo che abbiamo»: così Romano Prodi spiega la decisione di andare alle urne per la scelta del segretario democratico. «L’ho fatto – ha spiegato l’ex premier prima di entrare nel seggio nel centro di Bologna – credo sia …

“Sul valore dell’esperienza”, di Benedetto Vertecchi

Proviamo, se possibile, a riflettere attorno alla condizione degli insegnanti liberi dagli strati di melassa che nel tempo si sono depositati attorno alla questione, e che ormai sono così spessi che non si riesce più a capire di che cosa si stia parlando. Per cominciare, c’è bisogno di individuare gli elementi che definiscono la professione e che non consentono di confonderla con altre, anche se per qualche aspetto si possono verificare delle sovrapposizioni. Si può procedere comparando le nozioni di insegnante che si ricavano dall’analisi di ciò che essi fanno nelle diverse culture in cui si esplica la loro attività: ebbene, gli elementi di contorno sono tanti, ma quello centrale è sempre lo stesso, ed è costituito dallo svolgimento, per delega, del compito di istruire. Ciò premesso, occorre stabilire se il compito di istruire possa essere svolto da chiunque o solo da chi possieda determinate caratteristiche. Senza entrare nel merito di specifiche interpretazioni del compito degli insegnanti, che assumono significato in contesti sociali e culturali determinati, l’aspetto caratterizzante della professione è costituito dal fatto che …

“La nuova strada della sinistra”, di Michele Ciliberto

Alcuni giorni fa su un quotidiano un’acuta scrittrice ha sostenuto che oggi «non bastano le primarie» e ha citato, per rafforzare la sua tesi, l’esempio della Spd tedesca che, con audacia, ha sottoposto ai suoi iscritti il testo dell’accordo con la Cdu per l’approvazione. Se non ci sarà, la grande coalizione non potrà decollare. Così la Spd ha dimostrato di non essere vincolata dall’ossessione dello stato di necessità e della stabilità: due totem che invece hanno dominato in Italia. Sono d’accordo con questa analisi; salvo il giudizio sulle primarie, e lo dico pur avendo espresso anche su questo giornale dubbi e perplessità nei confronti degli effetti che può avere la democrazia diretta. Le primarie non vanno però considerate in astratto, ma nella situazione in cui si svolgono; ed oggi esse possono avere una funzione importante sia per la vita politica italiana che per il Pd. Sul primo punto non ci sono dubbi: è una grande esperienza democratica nella quale sono coinvolti migliaia di cittadini. Ma anche per quanto riguarda in modo specifico il Pd, queste …

“Il lungo viaggio di tre (quasi) ragazzi”, di Curzio Maltese

È bella, tanto per cominciare, la foto di gruppo. Renzi, Cuperlo e Civati hanno facce da Terza repubblica. Sono in ogni caso, antropologicamente, la negazione del politico della Seconda repubblica. GIOVANI o quasi giovani, onesti, intelligenti, non cortigiani, offrono tutti insieme l’immagine di una politica alternativa alla famosa casta. Rappresentano per molti un pezzo della classe dirigente che l’Italia avrebbe dovuto scegliersi già vent’anni fa, dopo la catastrofe morale e culturale di Tangentopoli, e non abbiamo avuto l’opportunità e il coraggio di scegliere. Assomigliano ai nuovi gruppi dirigenti riformisti che in giro per l’Europa in questi anni prendevano il posto dei vecchi, nel normale ciclo della politica, mentre in Italia tutto era bloccato e la nomenklatura del centrosinistra era immutabile, inossidabile alle sconfitte, agli errori, alle complicità evidenti col berlusconismo imperante. Simul stabunt, simul cadent. Com’era prevedibile, il rinnovamento della sinistra è partito quando Berlusconi si è avviato al tramonto. Poi, certo, sono diversi per stile, linguaggio, prospettive. DA OUTSIDER A FAVORITO Matteo Renzi aveva il compito più difficile, l’outsider diventato favoritissimo, ma l’ha svolto …