Giorno: 20 Dicembre 2013

Vignola (mo) – Convegno: Scuola e Impresa: camminare insieme ai giovani verso l’Europa del futuro

PROGRAMMA CONVEGNO 1 FEBBRAIO PRESSO LA SALA DEI CONTRARI ROCCA DI VIGNOLA Scuola e Impresa: camminare insieme ai giovani verso l’Europa del futuro. Ore 9.00/9.15 Saluti iniziali Valerio Massimo Manfredi, Presidente della Fondazione di Vignola Ore 9.30 Orizzonte Europa Introduce Daria Denti, Presidente dell’Unione Terre di Castelli Intervento di Marco Bellini, Presidente Sistemi Formativi Aziendali srl Confindustria Bergamo Intervento di Laura Garavini, Deputata Circoscrizione Estero Europa (in attesa di conferma) Ore 10.15 La Scuola e le opportunità in Europa Introduce Francesco Lamandini, Assessore alla Pubblica Istruzione Intervento di Michela Grandi, studentessa partecipante al Progetto M.A.R.I.O. 2013 Intervento di Manuela Ghizzoni, Vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati Video stage 2013 – Coffee Break (momento con la stampa e TRC per riprese video) Ore 11.30 Giovani e lavoro Introduce Emilia Muratori, Vicepresidente dell’Unione Terre di Castelli Intervento di Franca Popoli, imprenditrice del territorio Intervento conclusivo di Maria Cecilia Guerra, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali Ore 12.30 Consegna degli Europass agli studenti del progetto M.A.R.I.O. a.s. 2012/2013.

“Coscia PD smentisce Chimienti su Spending review e tagli alla scuola”, orizzontescuola.it

Ci ha chiesto diritto di replica, inviandoci un comunicato, l’On Maria Coscia del Partito Democratico, relativamente ai “presunti tagli alla scuola con la futura spending review”. E noi ne riportiamo il comunicato. “Le notizie che circolano”, leggiamo nella nota, “sono totalmente prive di fondamento”. Il riferimento è all’audizione informale di ieri del commissario Cottarelli in VII Commissione cultura “Il commissario Cottarelli – continua lla nota – nel corso dell’audizione proprio in commissione ha anzi precisato e ribadito quanto l’istruzione sia importante e centrale per promuovere crescita e sviluppo e il rilancio del nostro Paese. E per rafforzare questo assunto ha citato numerose indagine internazionali alle quali ha dato il suo contributo. Infine, ha precisato continua la deputata democratica, che il lavoro è ancora nella prima fase e cioè quella dell’acquisizione dei dati da parte di tutti i settori dell’amministrazione pubblica.” Sulla faccenda, ieri, subito dopo l’audizione, abbiamo ricevuto il comunicato del M5S, con le dichiarazioni dell’On Chimienti che, invece, puntavano su tutt’altra direzione. “Abbiamo chiesto – affermava il comunicato – di avere la garanzia che …

“Meno scuola e meno cultura per tutti”, di Raffaello Masci

Meno scuola e meno cultura per tutti. Diciamola così, parafrasando (in negativo) un vecchio slogan elettorale. Questa mattina è stato presentato l’Annuario statistico italiano 2013, realizzato dall’Istat e – tra i tanti dati che emergono dalle 828 pagine del Rapporto – il dato di maggiore impatto è che i giovani italiani non credono più nella scuola come investimento, sia loro che gli adulti – poi – hanno ridotto i consumi culturali. Ma mentre il primo fenomeno (la disaffezione all’istruzione) è il segno di una delusione cocente rispetto all’illusione generata dallo , la caduta della spesa per cultura è sola l’ennesima conseguenza del grattare il fondo del barile quando i soldi non ci sono più. Per quanto riguarda l’istruzione, l’Istat conferma che nel corso degli anni c’è stato un costante innalzamento del livello di scolarizzazione della popolazione, al punto che ormai quasi 35 (34,9) italiani su 100 hanno un diploma di scuola media superiore e i laureati sono quasi il 12 per cento (11,8) con un’enorme crescita considerando che solo negli anni ottanta erano appena il …

“No a premi di coalizione”, di Claudio Sardo

La riforma elettorale è necessaria. E non può che nascere da un compromesso. Ma non tutti i compromessi sono equivalenti. Dalla qualità della mediazione dipende l’efficacia del sistema democratico. Bisogna scegliere una rotta nel negoziato. E non dimenticare le ragioni che hanno portato al fallimento di questa cosiddetta seconda Repubblica. Una di queste ragioni è il maggioritario di coalizione: anomalia assoluta del nostro sistema, principio sconosciuto a qualunque Paese occidentale, causa non secondaria del collasso politico. Il maggioritario di coalizione – entrato nel sistema piegando il Mattarellum, e poi ossificato dall’abnorme premio del Porcellum – ha anzitutto imbrogliato gli elettori. Aveva promesso loro di renderli arbitri delle alleanze di governo, invece li ha derubati. Le liste coalizzate hanno incassato il premio in seggi e, una volta spartito il bottino, si sono separate. Il trasformismo è cresciuto a dismisura, con centinaia di parlamentari che nel corso di una legislatura passano da un gruppo all’altro. Il maggioritario di coalizione doveva essere la garanzia della stabilità e il nostro «presidenzialismo» all’amatriciana: è diventato invece la garanzia dell’instabilità. E …

“Lezioni americane”, di Silvano Andriani

Mentre in Italia la legge di stabilità si appresta a ottenere il voto di fiducia alla Camera (nonostante le critiche di Confindustria, comuni e sindacati) dagli Stati Uniti giungono segnali del tutto diversi per quanto riguarda le politiche per il rilancio dell’economia e l’uscita dalla crisi. Al di là dell’oceano, Barak Obama ha proposto di aumentare il salario minimo da 7,25 a 10,10 dollari l’ora e la grande maggioranza degli statunitensi è d’accordo con lui. Nel frattempo gli Stati della California e del Massachusets hanno già portato il salario minimo oltre i dieci dollari, la città di Washington sembra orientata ad elevarlo nelle prossime settimane a 12,50 dollari e da qualche parte si propone il livello di 15 dollari. Uno dei punti principali dell’accordo di governo in Germania è l’introduzione di un salario minimo pari a 8,50 euro non lontano da quello già esistente in Francia che, essendo pari al 62% della retribuzione media, risulta il più alto fra quelli esistenti in Europa. Il motivo più immediato di tali decisioni sta nella volontà di fare …

“Piano: lo stipendio da senatore a vita per giovani architetti”, di Curzio Maltese

Questo è un racconto di Natale della politica. Ci voleva, in fondo a un altro anno di storiacce e scandali. Sembrava impossibile a molti e ancor di più ai sei architetti di trent’anni, tre donne e tre uomini, che da oggi e per un anno potranno lavorare a rendere più belle le periferie grazie allo stipendio da senatore a vita di Renzo Piano. Con tanti cari saluti agli eroi dell’antipolitica a Cinque Stelle che, dopo aver menato vanto di una riduzione dello stipendio del dieci per cento, avevano polemizzato a lungo contro la scelta di «buttare via soldi pubblici per dare un vitalizio ad altri senatori a vita». Li abbiamo incontrati ieri gli eletti, nello studio dell’architetto a Genova. Avevano le facce di bambini convocati nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Ecco l’elenco: Francesco Giuliano Corbia, 29 anni, di Alghero, laurea a Firenze e master a Barcellona in urbanistica; Eloisa Susanna, 32 anni, Cosenza, laureata alla Sapienza e collaborazione nello studio di Massimiliano Fuksas; Michele Bondanelli, 38 anni, Argenta (Ferrara), studi a Venezia e …

Ritorno a Prato tra gli schiavi “Questo non è Made in Italy”, di Adriano Sofri

Manuele Marigolli ha 57 anni, operaio tessile dai 16 ai 30, poi sindacalista, segretario della Camera del Lavoro di Prato, è oggi alla Cgil Toscana. «Due anni fa si rivolse a noi una lavoratrice cinese e fece causa: vinse, ma tornò in patria. Non avrebbe più trovato lavoro, e temeva per la propria incolumità «Abbiamo sbagliato, pensando che col tempo si sarebbero integrati. Pensavamo: quando uno è così sfruttato, prima o poi si ribella. Il clandestino è uno che vuole mettersi alle spalle una storia disperata, non ha un’andata e un ritorno. Il cinese no, entra col visto turistico, diventa clandestino quando scade. Non la vive come una persecuzione, ed è così debole che non può rivendicare niente. Anche quando hanno formalmente un lavoro subordinato, è un vassallaggio. Il castellano col servo della gleba: gli dai da mangiare, da dormire, gli fai fare la guerra, e gli scali tutto: cibo, loculo, Inps, Inail, Irap, tasse». Manuele Marigolli ha 57 anni, operaio tessile dai 16 ai 30, poi sindacalista, segretario della Camera del Lavoro di Prato, …