Giorno: 27 Dicembre 2013

Sisma, parlamentari Pd “Norma recuperata nel Milleproroghe”

La dilazione fiscale alle imprese e alle famiglie è stata inserita dal Governo nel decreto. Una buona notizia per chi vive e lavora nelle aree del sisma 2012: la proroga del pagamento delle tasse, inserita in un primo tempo nel decreto Enti locali che però il Governo aveva rinunciato a convertire in legge, è ora parte integrante del decreto Milleproroghe. Entrerà, quindi, immediatamente in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: a darne notizia i parlamentari emiliani del Pd che, insieme al commissario straordinario Errani, hanno lavorato, in queste settimane, per conseguire questo importante risultato. Il Governo Letta ha inserito nel cosiddetto decreto Milleproroghe, tra le proroghe giudicate essenziali, anche quella relativa alle rate dei mutui bancari accesi dalle imprese e dalle famiglie dell’area del sisma per pagare le tasse. Ne danno notizia i parlamentari emiliani del Pd che, insieme al commissario straordinario Errani, hanno lavorato, in queste settimane, per conseguire questo importante risultato: “Con questa decisione l’Esecutivo ha evitato che venisse vanificato il lavoro di questi mesi – confermano i parlamentari modenesi Pd Manuela …

“I diritti ignorati dei migranti”, di Chiara Saraceno

Miracolo natalizio. Ciò che non è stato possibile per mesi, è diventato possibile nel giro di ventiquattr’ore. Tutte le persone trattenute nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, salvo, assurdamente, i diciassette sopravvissuti al naufragio di ottobre, sono state trasferite in altri centri sulla terra ferma. Non erano bastate le foto dei materassi gettati per terra, i resoconti giornalistici di povera gente, inclusi molti sopravvissuti del naufragio di ottobre, ammassata in condizioni disumane. La commozione dei politici nel giorno dei funerali era servita solo per consentire loro un’ennesima passerella sui telegiornali. Poi l’attenzione dei politici e dei responsabili si è spostata altrove. Forse non sarebbe bastato neppure il video delle docce antiscabbia a chiudere una struttura che dovrebbe funzionare solo come tappa di transito veloce. Infatti, la prima reazione del ministro degli Interni è stata di scaricare la colpa esclusivamente sui gestori, non anche sul suo proprio ministero, che trattiene lì a tempo indeterminato chi arriva su quelle coste, al di fuori di ogni legge (inclusa la Bossi-Fini) e ragionevolezza, facendo finta di ignorare le …

“Una classe con bambini di tutte le età nel paese dove vive l’idea di don Milani”, di Marco Imarisio

Ala di Stura è un piccolo comune alpino piemontese di una delle tre Valli di Lanzo (dà il nome alla Val d’Ala), composto da diverse frazioni, situate soprattutto sulla riva sinistra del torrente Stura. Si trova a circa 1.200 metri di quota e conta meno di 500 abitanti. Dista da Torino poco più di 50 chilometri La scuola È qui che si trova la scuola pluriclasse dove convivono bambini di età diverse. «È un modo per tenere vivo il paese», dice la maestra Maria Elena Maronero, che insegna a cinque bimbi di prima, tre di seconda e quattro di quarta. «Se vanno via loro, va via il futuro» All’estero L’Unesco ha promosso le «pluriclassi» nelle regioni in via di sviluppo e diversi Paesi, Francia e Stati Uniti in testa, stanno da tempo cercando di integrare questo modello pedagogico nel loro sistema scolastico. Il modello resta però la Svizzera, dove, anche a causa della geografia del Paese, si è imposto più che altrove questo sistema. In alcuni cantoni di montagna, infatti, quasi il 20 per cento …

“Ma le idee non hanno età”, di Paolo Di Paolo

Si può chiedere aiuto a un romanzo di cento anni fa? La svolta generazionale in Italia – la «rivoluzione» di cui parlano anche i media stranieri – non è nuova. Ogni epoca vive la propria forma di conflitto – o di dialettica – fra generazioni. Ma c’è qualcosa, nelle pagine del romanzo «I vecchi e i giovani» di Pirandello, che risuona familiare in modo perfino allarmante. Leggete qui: «La gioventù? Che poteva la gioventù, se l’avara paurosa prepotente gelosia dei vecchi la schiacciava così, col peso della più vile prudenza e di tante umiliazioni e vergogne? Se toccava a lei l’espiazione rabbiosa, nel silenzio, di tutti gli errori e le transazioni indegne, la macerazione d’ogni orgoglio e lo spettacolo di tante brutture?». Il controcanto è nelle parole del vecchio garibaldino Mortara che, stizzito dalle proteste dei più giovani, sbotta: «Perché questi pezzi di galera figli di cane ingrati e sconoscenti debbono guastare a noi vecchi la soddisfazione di vedere questa comunità, l’Italia, divenuta per opera nostra quella che è? Che ne sanno, di cos’era prima …

“L’anticapitalismo del Papa”, di Claudio Sardo

Il cambiamento di Papa Francesco non riguarda solo la vita della Chiesa e le forme della sua missione. È un nuovo sguardo sul mondo. Che vuole assumere il punto di vista dei più poveri, di chi è «scartato ». Perciò respinge il dominio assoluto della globalizzazione mercatista. Non parliamo di una nuova ideologia, e forse neppure una nuova dottrina sociale. Mai, però, un Papa aveva pronunciato parole così forti, così radicalmente critiche, nei con- fronti del liberismo e del capitalismo finanziario oggi egemoni. «Questa economia uccide – è scritto nell’Evangelii Gaudium. – Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare». Ai disoccupati e ai cassintegrati di Cagliari Francesco ave- va detto: dobbiamo «lottare per il lavoro», dobbiamo rivendicare «un sistema giusto, non questo sistema economico globalizzato che ci fa tanto male». Come quelle di Lampedusa sono grida che scaturiscono da un’esperienza, da una condizione umana inaccettabile, non da un’opzione politica precostituita. Tuttavia, la contestazione del Papa tocca il cuore del sistema, la giustificazione etica …

“Effetto Renzi? Una grande turbolenza nelle intenzioni di voto Print Friendly”, di Lorenzo De Sio e Aldo Paparo

Turbolenza. Secondo noi è questa la parola chiave che meglio identifica in questo momento le intenzioni di voto degli elettori italiani, così come sono state fotografate dall’indagine Osservatorio Politico del Dicembre 2013 (con interviste condotte tra il 16 e il 22 dicembre, quindi dopo l’acquisizione del risultato dell’elezione di Renzi a segretario del Pd, e prima della pausa natalizia). Turbolenza che fa registrare in questo momento intenzioni di voto molto alte per il Pd. Ben oltre quei sei punti di “effetto Renzi” individuati da vari istituti nelle ultime settimane. Tanto da spingerci, per la prima volta nella nostra serie di rilevazioni, a non presentare i risultati relativi alle intenzioni di voto. Non si tratta tuttavia di una decisione dovuta a scarsa fiducia nella qualità della rilevazione, analoga a quelle precedenti. Anche perché – e qui emerge un dato davvero significativo – le alte intenzioni di voto al Pd permangono anche quando si pondera il campione rispetto al voto espresso a febbraio. Spesso infatti – a causa di una maggiore reticenza degli elettori di centrodestra a …

“Puntate sugli estremi o innovatori o vestali”, di Walter Passerini

Morte e mutazione del lavoratore intermedio. Il futuro non lascia scampo ai general-generici, ai tuttofare, ai travet, ai di tutto un po’. Il mercato del lavoro si sta reggendo su una irresistibile polarizzazione: al vertice della piramide le professioni eccellenti, i progettisti, i decisori, gli innovatori; alla base, gli esecutivi, gli accuditivi, le ancelle dei lavori di cura, di assistenza, di ordinaria manutenzione, di pulizia, che molti non vorranno più fare. Così nell’arco di un decennio, la piramide del lavoro si trasforma sempre di più in una clessidra, dentro la quale dovremo decidere dove stare. Nella parte superiore si noteranno esclusivamente white collar e abili prestigiatori delle nuove tecnologie. Troveremo architetti digitali, bioingegneri, terapisti di nanotecnologie, analisti simbolici, broker del tempo, ingegneri delle informazioni, detective delle catastrofi. In un mondo sempre meno prevedibile, sono già all’opera i costruttori di algoritmi e i disaster manager. Nella complessità crescente troveranno spazio gli specialisti di chaos management e di shock economy. Nelle professioni aziendali gli ottimizzatori e i consolidatori lasceranno il posto agli innovatori e ai team leader. …