Giorno: 26 Dicembre 2013

“Bilancio 2013: un anno green e qualche buona notizia per l’ambiente”, da lastampa.it

È vero che in genere circolano poche notizie positive sullo stato di salute del pianeta. Eppure nel corso 2013 non sono mancati dei passi in avanti che aprono le porte alla speranza in un futuro migliore. Ecco perciò una raccolta dei dieci successi più significativi in campo ambientalista raggiunti quest’anno in varie parti del globo. 1. Cina: ridotti inquinamento ed emissioni di monossido di carbonio Per far fronte alla drammatica situazione ambientale, in Governo cinese ha intrapreso una serie di misure per frenare l’inquinamento e l’effetto serra. Primo Paese nell’uso di carbon fossile, la Cina ha ridotto le emissioni di CO2, una conquista che sicuramente influenzerà il trend nel resto nel mondo. 2. No agli accordi sulla deforestazione Due delle maggiori imprese asiatiche hanno rinunciato ai negoziati sulla deforestazione, mentre vari acquirenti hanno scelto fonti di materie prime alternative per la salvaguardia dell’ambiente. Sia l’ Asia Pulp & Paper, colosso della produzione di carta fortemente contestato dagli ambientalisti, che Wilmar, azienda di Singapore responsabile del 45 per cento della produzione globale di olio di palma, …

“Salute in crisi: undici su cento rinunciano alle cure”, da lastampa.it

La salute degli italiani sempre più condizionata dalla crisi economica: nel 2012, l’11% della popolazione (oltre 6 milioni di persone) ha infatti dichiarato di aver rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria erogabile dal Servizio sanitario nazionale, pur ritenendo di averne bisogno. Oltre una persona su due rinuncia per motivi economici e circa una su tre per motivi di offerta. È quanto emerge dalle stime provvisorie dell’indagine “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” condotta dall’Istat, e realizzata con il sostegno del ministero della Salute e delle Regioni. Nell’esaminare la combinazione delle prestazioni che dovrebbero essere garantite dal Servizio sanitario pubblico, il 9% della popolazione ha dichiarato di aver rinunciato ad almeno una prestazione tra accertamenti specialistici, visite mediche specialistiche (escluse odontoiatriche) o interventi chirurgici, pur ritenendo di averne bisogno. Se a questi si cumulano coloro che hanno dichiarato di aver rinunciato ad acquistare farmaci, la quota raggiunge l’11,1% della popolazione. Rispetto a tali rinunce, il 6,2% ha indicato motivi economici, il 4% problemi di offerta (liste di attesa troppo lunghe o orari scomodi per …

«Faccio software, sto in Sicilia. Li usano Yahoo, Twitter e perfino…» Offline, di Giuseppe Rizzo

L’Italia fa schifo, il Sud sta affondando, siamo la provincia dell’impero, siamo destinati al declino. Oppure no. Ho capito questo: la mia generazione (ho 30 anni) è cresciuta dentro questi cortocircuiti. Quando non si abbandona alla disperazione (ce n’è), o peggio alla lagna (ce n’è), riesce a moltiplicare gli «oppure no» e a produrre merce rara: idee nuove. Salvatore Sanfilippo ha 36 anni, è cresciuto nella provincia della provincia dell’Impero (Agrigento, come me) e ha piazzato alcune di queste idee ai padroni dell’Impero medesimo (Yahoo, Twitter, eccetera). Ci siamo sentiti su Skype per una chiacchierata in cui sono finiti dentro: gli Usa e Campobello di Licata, Snowden e Youporn, gli smanettoni di Canicattì e quelli di Cernusco sul Naviglio. Mi racconti com’è nata la passione per l’informatica? «L’ho ereditata da mio padre, era un appassionato negli Anni 80. Abbiamo avuto uno dei primi home computer per cui osservandolo ho iniziato ad interessarmi anche io. A Campobello c’erano tante persone che avevano sviluppato questo “hobby”. Mi ricordo che quando ero bambino c’erano corsi di programmazione alla …

“Rispettare l’Italia”, di Roberto Napoletano

Siamo i primi al mondo nel tessile, nell’abbigliamento, nei prodotti in cuoio e nell’occhialeria. Siamo i secondi al mondo nell’automazione-meccanica (macchine industriali, per gli imballaggi e di precisione), nei manufatti di base (ceramiche, metalli, prodotti in metallo e per l’edilizia) e nei manufatti diversi (articoli di plastica, design-arredo, mobile, attrezzature per la casa). Siamo i sesti al mondo negli alimentari trasformati e custodiamo una serie di leadership sui prodotti di qualità della cosiddetta Altagamma. L’auto italiana ha vinto la sfida dell’internazionalizzazione, conserva primati nella fascia sportiva, soffre duramente sul mercato interno. Non siamo più solo nella siderurgia di base che vive da tempo giorni tormentati, primeggiamo negli acciai speciali e ad alto contenuto hi-tech. Non abbiamo più l’informatica ma competiamo nel mondo con i codici a barre bolognesi e una galassia di piccole stelle della provincia italiana di primaria grandezza tecnologica. Non abbiamo più la chimica di base ma tanti primati nella chimica di specialità e nella farmaceutica di qualità. Diciamo la nostra come costruttori di navi da crociera e nella tecnologia per l’aerospazio e …

“Gran Bretagna, assoluzione reale per Alan Turing. Eroe di guerra, condannato perché gay”, di Paolo Gallori

Decifrando il codice Enigma contribuì il modo decisivo alla vittoria degli Alleati contro Hitler. Ma non nascose mai il suo orientamento sessuale, finendo con l’essere condannato per condotta indecente nel 1952. Due anni dopo morì per avvelenamento, probabilmente un suicidio. Sessant’anni dopo la sua immagine viene finalmente ripulita. Gran Bretagna, assoluzione reale per Alan Turing. Eroe di guerra, condannato perché gayAlan Turing nel 1928, all’età di 16 anni (afp) CI SONO voluti più di sessant’anni e il lungo cammino della lotta per i diritti civili degli omosessuali prima che la Gran Bretagna rivedesse il proprio giudizio su Alan Turing. Avrebbe dovuto ricordarlo come lo scienziato che decifrò il codice Enigma e con esso le trasmissioni naziste, contribuendo in modo decisivo alla vittoria degli alleati contro Hitler. Avrebbe dovuto celebrarne il centenario lo scorso anno. E invece su di lui fu impresso un marchio di infamia: la condanna per omosessualità nel 1952 e la castrazione chimica. Alan Turing morì per avvelenamento due anni dopo, un morso a una mela intrisa di cianuro. Si stabilì che fu …