Giorno: 17 Dicembre 2013

“Statali in cura dimagrante. 200 mila in meno in 4 anni”, di Michele Di Branco

«La riduzione del personale conferma l’efficacia delle politiche di contenimento del turn over introdotte per la generalità dei comparti a partire dal 2008». Fredda ma efficace, la sintesi della ragioneria del ministero dell’Economia fotografa la situazione: grazie alle strategie messe in campo negli ultimi 4 anni da governi di ogni colore lo Stato ha tagliato 200 mila dipendenti. Una massiccia operazione fatta di prepensionamenti, esodi, scivoli e di una severa riduzione delle assunzioni. Tanto è vero che a decine di migliaia, pur avendo vinto un concorso, aspettano da anni il proprio ingresso in ruolo. I numeri del conto annuale 2007-2012 parlano di una delle più incisive cure dimagranti che abbiano mai riguardato i travet. Con conseguenze importanti sui posti di lavoro, sulle retribuzioni. E, ovviamente, sulla spesa. Via XX Settembre certifica che alla fine del 2012 i lavoratori pubblici erano 3 milioni e 238 mila, con una diminuzione di 198 mila unità rispetto al 2008 quando erano 3 milioni e 436 mila. Un calo del 5,7% che ha avuto un’accelerazione proprio tra il 2011 e …

Napolitano, ultimo avviso «Incarico legato alle riforme», di Marcella Ciarnelli

̀ E’ ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile chiamate al Quirinale per gli auguri di fine anno che il presidente della Repubblica ha elencato i mali (molti) che l’Italia ogni giorno si trova ad affrontare; le ragioni (poche) di ottimismo; le responsabilità di chi non ha saputo dare risposte al malessere sociale crescente che richiede invece la massima attenzione; la necessità di arrivare a riforme che garantiscano la stabilità senza inseguire l’idea che elezioni anticipate possano essere la panacea di tutti i mali. Sono queste le ragioni per cui Napolitano, nell’aprile scorso, venne meno alla «convinta e motivata» conclusione del suo mandato e accettò il reincarico. Quell’atto, che «nessun tentativo di spudorato rovesciamento della verità» può oscurare, fu compiuto, ha ricordato il Capo dello Stato, indicando «inequivocabilmente i limiti entro cui potevo impegnarmi a svolgere ancora il mandato di presidente. Anche di quei limiti credo abbiate memoria ed io doverosamente non mancherò di rendere nota ogni mia ulteriore valutazione della sostenibilità, in termini istituzionali e personali, dell’alto e gravoso incarico …

“La scuola come l’ex Iugoslavia”, di Mila Spicola

Spesso mi chiedono: qual è la prima cosa da fare per la scuola italiana? È possibile avere un’altra scuola? Cerco di approfondire, perché per desiderare un’«altra scuola» bisogna prima capire cosa sappia della scuola chi se ne auspica un’altra. E in genere ne sa poco. Molto poco. E quel poco è pieno di narrazioni falsate. Di opinioni personali derivanti dai propri ricordi, dai «bollettini di guerra» elaborati ad ogni rapporto nazionale sulle Invalsi o sui test Pisa in modo sommario e poco approfondito, o dalle complesse articolazioni dei personali rapporti con «l’insegnante di mio figlio». Credo però che tutti i cittadini debbano sapere e ogni volta, mi siedo con calma e comincio a discuterne, sempre, con chiunque. In rete, come al bar, come alla cena tra amici, come nell’azione politica, come nelle cose che scrivo. Vorrei che si capisse che la «scuola italiana» non esiste come unicum, ma esiste come una sorta di confederazione fatta di realtà e di esperienze e di razze e di persone così diverse, frammentate e varie che forse solo la …

“Dopo sei anni di crisi c’è un’Italia che va settanta innovatori pronti a fare squadra”, di Federico Fubini

n questa Italia decresciuta già più che nella Grande Depressione, è ancora possibile credere all’impresa e al successo: quello che crea lavoro, conoscenza, il senso di non essere tagliati fuori dal mondo. Incredibile a dirsi nel sesto anno di crisi, in Italia è ancora possibile credere che un imprenditore riesca a beneficiare gli altri beneficiando se stesso. Non è certo a priori che in tutto questo Moncler si confermerà. Il progetto c’è ma il titolo ieri senz’altro è stato sospinto al rialzo anche da riflessi speculativi e dalla quantità di denaro a rimasto a lungo nascosto e come paralizzato dai traumi recenti. Ma un domanda 30 volte l’offerta su Moncler contiene anche un messaggio più ampio: dopo una caduta del Pil del 9% in pochi anni, qualcosa di mai visto in tempo di pace, gli italiani credono ancora al fare impresa. Anche in aziende che partono (o ripartono) da zero o da un punto difficile. Un gruppo di professionisti italiani fra Londra e New York si messo in rete, si è dato un nome (“Action …

“L’aborto diventa fai da te. Le pillole abortive in vendita on line”, di Marco Bucciantini

Nel Paese dell’obiezione di coscienza e delle difficoltà e lentezze burocratiche nell’accedere alla legge 194 fiorisce il mercato dell’aborto fai-da-te, con diversi canali. Per le associazioni femminili può essere anche il modo più sicuro e sereno di operare. Il feto aveva sedici settimane e le acque si erano rotte. Nell’Irlanda occidentale, sulla baia di Galway, una dentista indiana di 31 anni, Savita Halappanavar, capì in fretta che non sarebbe diventata madre. Un feto così piccolo non può sopravvivere. Chiese ai dottori di praticare l’aborto terapeutico per scongiurare rischi alla propria salute. Le risposero che nel feto batteva il cuore: la legge irlandese proibisce l’interventoLa richiesta diventò una supplica. Niente. L’indomani il feto muore, ma Savita non lo sa: ha già perso conoscenza, con la setticemia nelle veneNon riuscirà più a parlare con il marito Praveen. Morir à tre giorni dopo il feto. In Italia l’aborto è legale: tutti lo sanno. Anche le organizzazioni che inviano a domicilio l’Ru486. Sono molte, esistono, crescono, in America, in Francia, in Inghilterra (dove si spostano circa 6mila irlandesi l’anno, …

Legge stabilità, Ghizzoni “Stanziati 150 milioni per diritto allo studio”

La parlamentare modenese sottolinea l’incremento dei fondi rispetto ai bilanci precedenti. “Un significativo passo avanti è stato fatto per le politiche della conoscenza: si incrementano e finalmente si stabilizzano i fondi per il diritto allo studio.” Soddisfazione viene espressa dalla parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni per l’emendamento relativo ai fondi per il diritto allo studio inserito nella Legge di Stabilità. “Si incrementano e finalmente si stabilizzano i fondi per il diritto allo studio, e finisce l’altalena che si ripeteva ogni anno per stabilire l’entità di questi fondi. I 50 milioni in piu’, oltre i 100 già iscritti a bilancio grazie al decreto 104 ‘La scuola riparte’, sono il risultato di una battaglia che come Pd abbiamo condotto in questi mesi e di cui siamo particolarmente orgogliosi” – lo afferma Manuela Ghizzoni, vicepresidente Pd in Commissione Cultura alla Camera – “C’era su questo punto l’impegno del Governo e del Presidente Letta, e il fatto che sia stato presentato dal relatore questo emendamento ci porta a dire che un significativo passo avanti e’ stato fatto per …

“Legge elettorale. Rischio rinvio a dopo la Befana”, di Andrea Carugati

Complice anche la sessione di bilancio, non sarà facile per la Camera iniziare l’esame della legge elettorale prima della pausa natalizia. E il rischio, che Renzi e i suoi vogliono disinnescare, è che la discussione si insabbi fino a dopo l’Epifania, rendendo assai improbabile il via libera dei deputati entro fine gennaio. Nonostante il passaggio del dossier elettorale dal Senato alla Camera, che dovrebbe velocizzare i tempi, la discussione è ancora imprigionata nei «tatticismi», come ammette una fonte renziana. Oggi si riunirà la Commissione Affari costituzionali, ma l’argomento non è all’ordine del giorno. Possibile che si inizi a discutere a fine settimana, dopo che sarà approvata la legge di Stabilità, ma sul tavolo ci sono ben 23 disegni di legge, e ancora nessuna intesa su quale adottare come testo base. Inoltre, il presidente forzista della commissione, Francesco Paolo Sisto, non sembra avere alcuna fretta e proprio a l’Unità ha spiegato che «sarebbe meglio prime attendere le motivazioni della Corte costituzionale sul Porcellum». È esattamente quello che Renzi non vuole: significherebbe perdere altre settimane preziose. Settimane …