Giorno: 19 Dicembre 2013

“Abbandono scolastico, Italia tra i 5 paesi peggiori d’Europa”, da repubblica.it

L’Italia è tra i paesi peggiori d’Europa per abbandono delle aule: lascia i banchi troppo presto il 17,6% degli alunni, con punte del 25% nel Mezzogiorno. A renderlo noto è l’Anief (l’associazione che riunisce gli insegnanti italiani), che sottolinea come ci stiamo allontanando troppo dalla media dei 28 Paesi dell’Ue, scesa quest’anno al 12,7%, e all’obiettivo comunitario del raggiungimento del 10% entro il 2020. Sono ancora cinque le nazioni ancora molto lontane da questa meta; tra loro anche l’Italia, che per numero di 18-24enni che hanno lasciato gli studi prima del tempo è riuscita a fare peggio anche della Romania, che è al 17,4%. “Non può consolarci sapere – continua l’Anief – sempre dalla Commissione europea, che in Spagna lasciano la scuola prima del tempo, acquisendo al massimo il titolo di licenza media, il 24,9% dei ragazzi. E che anche Malta (22,6%) e il Portogallo (20,8%) sono degli esempi da evitare”. Nel quadro europeo, invece, sono sicuramente da prendere a modello quei 12 Paesi dell’Unione che hanno già raggiunto e superato l’obiettivo del 10% di …

“Cura poco miracolosa”, di Eugenia Tognetti

Non che sorprenda, in verità, ciò che sta emergendo in queste ore sulla formula Stamina, uscita finalmente da un cono d’ombra. Non solo non ci sono evidenze che la terapia funzioni, come si era sempre sospettato. Ma la sua somministrazione potrebbe perfino essere pericolosa e aprire la strada al rischio di trasmissione di malattie infettive, compresa l’Hiv, in assenza di controlli delle cellule dal donatore. O, ancora, alla contaminazione del morbo della «mucca pazza», la variante umana dell’encefalopatia spongiforme bovina, che deve il suo nome ai danni devastanti che produce sul cervello. E ora? Davanti ai fatti emersi in queste ore, c’è da chiedersi se si potrà continuare a chiamarle «compassionevoli» quelle cure, ammesse in mancanza di alternative e al di fuori del normale iter di sperimentazione. Non solo non arrestano e non fanno regredire patologie come le sindromi neurodegenerative infantili, ma il metodo Vannoni non assicura nemmeno che non si traduca in un aggravamento del male o presenti altri pericoli. Tra polemiche, vicende giudiziarie, manifestazioni di piazza, il caso Stamina – che ha attirato …

“Il mio ideale? Crescita felice”, di Franco Bolelli

No, non si può mai smettere di crescere. Proprio mai. Perché quando una società, una cultura, un’azienda, una squadra, una relazione sentimentale, un essere umano, smette di crescere, inesorabilmente appassisce, deperisce, comincia a morire. E’̀ una legge biologica, non se ne esce. Provate a pensarci. Con un bambino, è tutta questione di crescita. Anche con le tecnologie, e con la scienza. Mettiamoci poi i progetti inventivi, dalla letteratura all’urbanistica e a tutto quello che ci sta in mezzo. E i linguaggi, e i paradigmi di pensiero. Consideriamo che anche una storia d’amore non può non lavorare sui propri margini di miglioramento se non vuole scivolare nel letale ingranaggio della routine. Alla fine, non c’è attività umana che può dirsi viva se non cresce. Tanto più adesso, che anche i confini dell’età anagrafica si sono irresistibilmente espansi, perché in questo nuovo mondo connesso e globale a qualunque età noi abbiamo la possibilità di entrare in contatto con conoscenze ed esperienze impensabili fino a pochi anni fa. Ecco perché la popolare idea di decrescita non riesco a …

“Manconi: in quei centri le persone diventano cose”, di Alessandra Ziniti

«Noi stiamo assistendo a un processo di “reificazione”, come avrebbe detto Carlo Marx. Quello che ha scandalizzato tutti è il filmato trasmesso dal Tg2, ma quello che ho visto nei Cie o in alcuni campi di raccolta di pomodori in Puglia o in Campania è la riduzione dei corpi a cose, di esseri umani a mezzi uomini. Un processo terribile che si sta verificando in quei luoghi come nelle carceri». Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, ha presentato un’interrogazione al ministro Alfano per sapere se fosse informato delle pratiche di disinfestazione al centro di accoglienza di Lampedusa. Senatore Manconi, cosa chiede al ministro? «Sarebbe il caso di valutare se, dal momento che questo tipo di infezione viene normalmente curata con appositi medicinali e con l’adozione di adeguate misure igieniche, le attuali modalità di “disinfestazione” possano essere sostituite con pratiche mediche consolidate e rispettose della privacy e della dignità delle persone». Lei ha visitato quasi tutti i centri italiani. Sono così terribili come si dice? «Ci sono una pluralità …

“Se scompare la norma contro i super editori”, di Giovanni Valentini

In quell’happening parlamentare che è diventata ormai l’approvazione della legge finanziaria, ribattezzata eufemisticamente legge di Stabilità, la norma non compare. E non c’è neppure nel cosiddetto “decreto milleproroghe” che il governo si appresta a presentare entro l’anno, come i saldi di fine stagione. Se nessuno di lorsignori se ne ricorderà in tempo, il 31 dicembre prossimo decadrà perciò il divieto di incroci fra televisione e carta stampata, stabilito nella famigerata legge Gasparri per compensare il trattamento di favore riservato al Cavaliere e rassicurare i suoi avversari. Dal 1° gennaio 2014, quindi, il titolare di una concessione tv potrà acquistare anche la proprietà di un quotidiano: per esempio, Silvio Berlusconi potrà riprendere il controllo diretto del “Giornale” che a suo tempo finse di cedere al fratello Paolo; o magari, conquistare il “Corriere della Sera”, “La Stampa” o qualsiasi altra testata nazionale che il legittimo editore sia disposto a cedere. Il divieto, in realtà, scadeva già l’anno scorso. Ma la legge di Stabilità del governo Monti, approvata a dicembre del 2012, stabilì appunto una proroga di dodici …

“Cervello e salute, l’età non si misura in anni”, di Edoardo Boncinelli

Avere quarant’anni, cinquantacinque, settanta o ottantacinque, sembra che siano oggi solo espressioni verbali, utili ma non decisive, orientative ma non descrittive. «Ognuno ha l’età che si sente addosso», si sente anche dire spesso e se questa frase viene presa con spirito e parsimonia sembra essere quella che meglio descrive la situazione. Non stiamo parlando ovviamente di gravi patologie, e soprattutto stiamo parlando del nostro tempo, nel quale la vita si sta allungando di più di un trimestre ogni anno che passa. Molti anziani vivono così una vera e propria «età guadagnata». Con un bonus particolare per le donne, che vivono in media sei-sette anni più dei maschi. Lo conferma una recente ricerca pubblicata dalla Population and Development Review , rivista scientifica americana che ha messo in relazione l’età anagrafica con altri fattori che contribuiscono a determinare l’«età reale»: salute, tasso di disabilità, funzioni cognitive. E lo confermano anche i risultati di una ricerca pubblicata poco tempo fa sul British Medical Journa l, relativa a coppie di gemelli: dei due viveva di più quello che si …

“L’insostenibile incertezza del diritto”, di Marco Cattaneo*

È di venerdì scorso l’ultimo editoriale di «Nature» sulla vicenda Stamina. E come al solito non lesina critiche a quanto sta accadendo da quasi un anno a questa parte, se è vero che si intitola Stem-cell fiasco must be stopped. Prende spunto dalla recente sentenza del TAR del Lazio con cui è stato sospeso il decreto di nomina del Comitato scientifico del Ministero della Salute che ha bocciato il metodo Stamina, per invocare un atto del ministro: “Lorenzin should bring a stop to this uncertainty”. Il ministro Lorenzin, dunque, dovrebbe mettere fine a questa incertezza. Forse i colleghi di «Nature» non ne sono consapevoli, ma hanno messo il dito su una piaga che è tra le ferite più dolorose di questa infelice stagione del nostro paese. L’incertezza. Che è sì quella della crisi economica, ma pure quella in cui per settimane, per mesi, non si sapeva che cosa sarebbe diventata la tassa sulla casa, giusto per limitarsi a un esempio. A margine tutto questo c’è anche un’incertezza, insostenibile e forse pure inaccettabile, del diritto. Che …