Giorno: 10 Aprile 2014

Modena – Manifattura delle Idee – Giancarlo Muzzarelli sindaco – Scuola, il sapere è una marcia in più

Manifattura Idee, lunedì si parla di scuola con Ghizzoni e Bianchi E’ una iniziativa di ascolto e confronto della campagna elettorale di Gian Carlo Muzzarelli E’ programmata per la sera di lunedì 14 aprile un’iniziativa di confronto e ascolto sui temi della scuola organizzata dal candidato sindaco del centrosinistra per Modena Gian Carlo Muzzarelli. L’appuntamento – fissato per le ore 19.00 presso la Manifattura delle Idee – vedrà la partecipazione, tra gli altri, della vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera Manuela Ghizzoni e dell’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi. Proseguono le iniziative di ascolto e confronto della campagna elettorale di Gian Carlo Muzzarelli, candidato sindaco del centrosinistra per Modena, alla Manifattura delle Idee (ex Manifattura Tabacchi, ingresso in via Sant’Orsola 78). Lunedì prossimo, 14 aprile, alle ore 19.00, sarà il mondo della scuola al centro dell’attenzione, con un’iniziativa di ascolto e confronto aperta a insegnanti, genitori e a tutti gli interessati, intitolata: “Scuola: il sapere è una marcia in più”. Saranno presenti tra gli altri, oltre a Muzzarelli, la deputata Manuela Ghizzoni, vicepresidente …

"Dai giudici costituzionali solo semplice buonsenso", di Carlo Flamigni

Credo che la cosa più importante accaduta in Europa negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda i problemi della bioetica e del biodiritto, sia una sollecitazione arrivata proprio al nostro Paese, dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu) a proposito delle donazioni di gameti. In una prima sentenza, del 1°aprile 2010, una Camera della I Sezione della Cedu aveva affermato che il dispositivo della legge austriaca che vietava la donazione di gameti femminili violava l’articolo 14 della Cedu stessa, in combinato disposto con l’articolo 8. La sentenza criticava poi in modo molto severo le motivazioni addotte dall’Austria per giustificare le proprie scelte in materia di donazione di gameti. La sentenza ha trovato, come era naturale, forte opposizione ed è stata sottoposta al giudizio della Grande Chambre per una revisione; nel giudizio definitivo, il Collegio l’ha ribaltata ricordando anzitutto che la normativa europea non si schiera su questi temi e lascia agli stati membri un ampio margine di discrezionalità. Inoltre, l’ingerenza della legge nelle libere scelte delle coppie appare giustificata, sempre secondo la Grande Chambre, anche …

"Se il volontariato ti cambia il curriculum", di Leonard Berberi

Se il volontariato ti cambia il curriculum «Decisivo per i giovani» Di solito finisce in fondo al curriculum. Alla voce «altre attività». Ma è un elemento sempre più importante. A volte decisivo in un colloquio di lavoro. Perché il volontariato è sì un’esperienza non retribuita, ma a sentire «cacciatori di teste» ed esperti delle risorse umane per molte grandi aziende italiane e multinazionali è una realtà valutata positivamente. Non è un caso se negli ultimi mesi decine di enti locali hanno messo a disposizione uffici e siti web per «certificare» le attività «informali». Un documento da allegare al proprio curriculum vitae con le indicazioni sulla durata e sulle attività non profit svolte. Il «modello» restano gli Stati Uniti. Lì il lavoro gratuito per la collettività è pratica comune. E tra i giovani diventa una voce da aggiungere alle attività svolte per presentarsi, bene, all’ammissione all’università o a un colloquio di lavoro. «Anche da noi il volontariato sta diventando un elemento importante nella selezione del personale», spiega Paolo Citterio, presidente nazionale dell’Associazione direttori risorse umane (Gidp). …

"L’unica strada possibile", di Emilio Barucci

Dopo tanti proclami fatti per lo più per consolidare il consenso in vista delle elezioni europee e qualche depistaggio costruito ad arte, il governo Renzi vara il suo primo Documento di economia e finanza. Un Def che si fonda su ipotesi realistiche (almeno per i primi tre anni), rispetta i vincoli imposti dall’Europa e ci propone (a saldo quasi nullo) un riequilibrio tra le entrate e le uscite con l’obiettivo di rilanciare l’economia. Chi si aspettava fuoco e fiamme può attendere. Rispettiamo il vincolo europeo sul 3% del deficit e ci incamminiamo lungo la strada di rientro dal debito imposto dal fiscal compact. Il confronto con l’Europa è rimandato. A differenza di quanto auspicato in modo un po’ irrealistico da qualche commentatore, non siamo in grado di proporre una manovra espansiva significativa di stampo keynesiano. Dati i vincoli si fa quello che si può nella direzione che ad oggi appare essere l’unica medicina possibile: rilanciare i consumi e gli investimenti con un occhio all’equità. La strada non è facile, vediamo nel dettaglio la proposta del …

"I veri diritti di mamma e papà", di Michela Marzano

Con la decisione presa ieri dalla Consulta sulla fecondazione eterologa è caduto l’ultimo paletto imposto dalla tristemente celebre legge 40. Non si potrà più impedire la fecondazione a chi, per avere figli, ha bisogno di ricorrere a un dono di gameti (ovuli o sperma). E non si potranno quindi più discriminare alcune coppie sterili. Perché d’altronde focalizzarsi sui legami genetici esistenti o meno tra genitori e figli senza accettare l’evidenza del fatto che non è certo il patrimonio genetico che rende una donna “madre” o un uomo “padre”? Come diceva lo scrittore francese Marcel Pagnol, quando un bimbo nasce, pesa tre o quattro chili. Poi cresce, e mette su i “chili amore” dei propri “ parents”, termine che in francese designa i “genitori sociali”, da non confondere con la parola “ géniteurs” che indica invece i “genitori biologici”. Ancora una volta, però, l’Italia è vittima di un provincialismo culturale che impedisce a molti di capire che la genetica non potrà mai spiegare la complessità dei legami familiari, e che le questioni “eticamente sensibili” dovrebbero essere …

"Un atto di fiducia verso gli elettori", di Chiara Saraceno

Una scelta spiazzante quella del PD. Dopo aver collaborato alla sconfitta degli emendamenti sulla parità di genere nelle liste elettorali al momento dell’approvazione dell’Italicum alla Camera, per le elezioni europee ha deciso di mettere come capolista nelle cinque circoscrizioni tutte donne, e di avere “solo” il 60% di uomini in lista. Certo, il sistema elettorale con cui si vota per il Parlamento europeo è meno rigido, meno pre-ordinato sia del passato Porcellum sia del futuro Italicum. Non ci sono liste bloccate e gli elettori possono indicare fino a tre preferenze. Quindi, in teoria, possono votare tutti uomini, o tutte donne, a prescindere da come sono collocati in lista. Ma si sa che la collocazione è importante per la visibilità di un candidato/a e per le sue chances di essere eletto. La scelta di mettere tutte donne capolista, soprattutto, è un atto di fiducia, prima che nelle donne, negli elettori. Rompendo con la tradizione che vuole capilista personaggi (per lo più uomini) riconoscibili perché da sempre sulla scena, o perché fanno un mestiere che li rende …