Giorno: 26 Aprile 2014

Per l'insegnamento della lingua e della cultura italiana all'estero

Dopo aver appreso da fonte sindacale (si veda qui) dell’esito deludente dell’incontro tra MAE e OOSS (purtroppo il MIUR era assente) sulla situazione del personale scolastico all’estero, insieme alle colleghe Coscia e Garavini abbiamo presentato una interrogazione al Governo, che trovate in calce (ma potete leggerla anche cliccando qui). Continua il nostro impegno per l’insegnamento della lingua e della cultura italiana all’estero ****** Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che: il 17 aprile 2014, il Ministro degli affari esteri ha convocato al tavolo le organizzazioni sindacali per affrontare diverse questioni concernenti la situazione del personale scolastico all’estero (restituzioni a domanda e per fine mandato; criteri per la definizione del contingente in relazione all’anno scolastico 2014/2015; aggiornamento sulle nomine ex legge n. 125 del 2013); il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca non era presente al tavolo; fonti sindacali riferiscono dell’esito dell’incontro in termini deludenti, poiché l’amministrazione si sarebbe limitata a fornire mere informazioni preventive, quali il numero previsto di rientri in Italia (61, di …

"Thyssen, nell’appello bis possibili aumenti di pena", di Massimo Solani

Resta la rabbia dei parenti, esplosa dopo la lettura del dispositivo della Corte di Cassazione, ma anche la sensazione che dopo le prime reazioni negative la sentenza possa contenere sorprese valutabili solo leggendo il testo che sarà depositato entro 90 giorni. Perché dopo lo sgomento dei più, seguito alla decisione della Suprema Corte di rinviare il processo Thyssen in appello per la rideterminazione delle pene a carico dei dirigenti della multinazionale imputati per il rogo che nel 2007 causò la morte di sette operai, le indiscrezioni uscite dal Palazzaccio di piazza Cavour sembrerebbero frenare il timore di un ulteriore ribasso delle pene, già falciate in appello quando l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale venne derubricata in omicidio colposo con colpa cosciente. Una speranza che rimane aggrappata, ostinatamente, attorno a tecnicismi legali tutti da decifrare. «Con la decisione di giovedì gli imputati per il tragico rogo della Thyssen non sono stati favoriti in alcun modo e non è stato accolto alcun motivo di ricorso dei loro difensori», ha infatti spiegato una fonte della Cassazione. «Le …

"Al Pd quasi un Consenso su due da chi votava altro", di Nunzio Paglioncelli

Chi aveva scelto il centrodestra nel 2013 per il 59% preferisce Forza Italia mentre l’8% va al partito di Alfano di Le elezioni dello scorso anno sono risultate un vero e proprio terremoto politico. Secondo il Cise del professor D’Alimonte si è registrato il più elevato tasso di volatilità di sempre, ossia la percentuale di elettori che hanno modificato il proprio comportamento di voto rispetto alla tornata elettorale precedente. Ebbene, nel 2013 quasi due elettori su cinque (39,1%) hanno cambiato la scelta del 2008, tradendo il partito votato allora. È un dato che risulta ancor più eclatante se si considera il confronto internazionale: infatti analizzando le 279 elezioni legislative che si sono tenute in 16 paesi europei dal 1945 al 2013, il dato italiano dello scorso anno si colloca al terzo posto. L’emorragia di voti dei principali partiti è stata davvero impressionante: il Pdl, che aveva trionfato nel 2008, ha perso 6,3 milioni di elettori; il Pd ne ha persi 3,5 milioni, la Lega Nord ha più che dimezzato il proprio elettorato perdendo 1,6 milioni …

"Riforme, ecco il piano B di Renzi", di Francesco Bei e Giovanna Casadio

Avanti anche senza Berlusconi. Oggi il premier da Napolitano. Il premier lavora a un piano B sulle riforme dopo la sortita di Berlusconi. Per Renzi si tratta di estendere l’Italicum anche per Palazzo Madama e andare al voto in autunno. Sarebbe così il nuovo Parlamento ad eleggere il successore di Napolitano che Renzi vedrà oggi. «Avanti anche senza Forza Italia », avverte il ministro Boschi, mentre il presidente del Consiglio sottolinea: «Fi non rompe, ha la necessità di recuperare posizioni su Grillo». Ne ha parlato soltanto con pochissimi e fidati. Ma il piano esiste, eccome. Se tutto dovesse finire nelle sabbie mobili, se Berlusconi si dovesse rivelare un ostacolo insormontabile sulle strade per le riforme, Matteo Renzi ha in già in mente cosa fare. «Non mi faccio cuocere a bagnomaria. Facciamo l’Italicum anche per il Senato e torniamo a votare». Certo, per ora si tratta di una nube lontana, un’operazione rischiosa da adottare soltanto come extrema ratio. Escluso che Renzi solleverà la questione oggi al Quirinale, nel colloquio che avrà con Napolitano. Per il momento …

"Le troppe Mete esotiche per il nuovo Senato", di Michele Ainis

Un Senato? No, 52. Perché sono 52 i progetti di riforma che ingombrano la commissione Affari costituzionali, e ogni testo è un viaggio verso mete esotiche, e nessun viaggio è uguale all’altro.Ma il rischio è di rimanere ametà strada, inchiodatiin un aeroporto di scalo. Succede, quando i voti si trasformano in veti. E conle riforme ci succede da trent’anni. Come nel gioco dell’oca: gira e rigira, ti ritrovi sempre alla stazione di partenza. Scoprendo infine che i partiti nonsono mai partiti, che era tutta una finta, una manfrina. Siccome però a questo viaggio ormai ci abbiamo preso gusto, siccome la riforma del Senato è l’architrave su cui poggia ogni altra riforma economica e sociale, siccome sul nuovo Senato si è scatenata una bagarre, almeno stavolta converrà attrezzarsi. Attrezzarsi come? Intanto con un vademecum per i viaggiatori: tre avvertenze per le loro partenze. Primo: la fantasia costituzionale. È una qualità, ma senza esagerare. Resistendo alla tentazione di creare il mondo daccapo ogni lunedì, ma resistendo pure al copia-incolla, alla scimmiottatura delle esperienze altrui. Ogni Paese ha …

"Otto famiglie italiane su dieci sono in difficoltà economica", da lastampa.it

Il rapporto Confcommercio-Censis: c’è un leggero miglioramento del clima di fiducia. Il 66% ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica. Otto famiglie su dieci vivono «una sensazione di precarietà e instabilità», solo una su cinque «ritiene invece di essere in una situazione di solidità». Dati dell’outlook Confcommercio-Censis sul primo semestre 2014. C’è comunque «un leggero miglioramento del clima di fiducia», legato ad «ottimismo sulle riforme Renzi»: emerge che «ben il 66% del campione ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica». Il rapporto rileva «un miglioramento del clima di fiducia, il primo dal 2011 ad oggi», ma sottolinea che comunque «l’incertezza è il sentimento prevalente con una quota di quasi il 40% delle famiglie che vivono adottando un comportamento di attendismo, in attesa dell’evolversi degli eventi». «Il protrarsi della crisi , la mancanza di lavoro, il peso delle tasse», evidenzia l’outlook Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014, «continuano …

"In bilico sul crinale tra rilancio e ricaduta", di Fabrizio Galimberti

Nel giorno della Liberazione, è arrivato anche l’annuncio di una “liberazione” dell’economia italiana dalle catene del deficit e della recessione? L’annuncio di una delle tre grandi agenzie di rating – la Fitch – di un passaggio delle prospettive del debito pubblico italiano da negativo a stabile è senz’altro una buona notizia. I giudizi delle agenzie sui debiti sovrani sono da prendere sul serio, dato che sono esenti dal “peccato originale” del loro modus operandi: nessuno le paga per i giudizi sui Paesi, mentre sono invece pagate dalle emittenti stesse dei titoli per le obbligazioni private, creando un chiaro conflitto di interessi. Il giudizio della Fitch, ampiamente motivato ed equamente assortito di fattori positivi e negativi, conferma le luci e le ombre che erano andate stagliandosi negli ultimi mesi. Il miglioramento dello spread e il tasso medio sul debito italiano ai minimi storici non sono banali conseguenze dell’abbondanza di liquidità nella finanza internazionale. Sono stati meritati attraverso una politica di bilancio che ha portato i fondamentali della finanza pubblica italiana in una situazione migliore di quella …