Giorno: 29 Aprile 2014

"Divorzi: per la prima volta in 40 anni sono in calo. Ma non è amore, è crisi (economica)", di Giorgia Serughetti

Nel quarantennale del referendum abrogativo del 1974, i dati più recenti indicano una lieve inversione di tendenza. E forse non si tratta (solo) di matrimoni meglio riusciti, ma della necessità economica di rimanere “separati in casa”. Sono trascorsi appena 43 anni, poco più della metà della vita media di un italiano. Per gli storici è un battito di ciglia, eppure è difficile persino ricordare cosa voleva dire per uomini e donne pronunciare quel sì “finché morte non vi separi” prima del 1° dicembre 1970, quando il divorzio entrò nel nostro ordinamento giuridico. Fu un fatto rivoluzionario, che ha cambiato per sempre i costumi matrimoniali e familiari in Italia. Ma anche un fatto tutt’altro che pacifico, all’epoca. Tra pochi giorni, il 12 e 13 maggio, ricorre l’anniversario del referendum abrogativo del 1974, voluto dalla Chiesa e dalla Democrazia Cristiana, per cui si recò alle urne quasi il 90% dell’elettorato. Vinse il No, sostenuto dai partiti di sinistra e laici e dal movimento femminista, e la norma fu salva. Quella norma che ancora oggi permette a mogli …

Convenzione Istanbul, Ghizzoni e Guerra “A breve sarà in vigore”

Manuela Ghizzoni e Cecilia Guerra salutano con favore la data certa dell’entrata in vigore. Le parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Maria Cecilia Guerra esprimono soddisfazione per la notizia dell’entrata in vigore, il prossimo 1° agosto, della Convenzione di Istanbul, il trattato europeo sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Ecco la loro dichiarazione: L’annuncio l’ha dato, nei giorni scorsi, la presidente Boldrini all’Aula della Camera: la Convenzione di Istanbul, il trattato europeo sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, entrerà in vigore il prossimo 1° agosto. “Vogliamo esprimere tutta la nostra soddisfazione per questa notizia – commentano le parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Maria Cecilia Guerra – Con le recenti ratifiche di Spagna, Andorra e Danimarca è stato superato il numero di dieci Paesi membri del Consiglio d’Europa, soglia obbligatoria per far diventare il trattato legalmente vincolante. L’Italia è stato uno dei primissimi Paesi a ratificare la Convenzione, il primo tra i grandi Paesi europei a fare …

Università. Si naviga a vista. Intervista a Carla Barbati, ordinario di diritto amministrativo e Vicepresidente del CUN

Professoressa Barbati, nel luglio del 2012 lei ci rilasciò un’intervista nella quale si parlava della “perigliosa navigazione verso il Nuovo Mondo” del sistema universitario. Dopo quasi due anni, come valuta la navigazione e la rotta seguita finora? E’ stata una navigazione non dico “senza nocchiero”, ma che, da quando ha preso avvio, con l’entrata in vigore della legge n.240, ha visto l’avvicendarsi di ben quattro “nocchieri”. Quattro ministri si sono succeduti, in poco più di tre anni, alla guida di una riforma quanto mai complessa ed estesa. Di là da qualsiasi valutazione si voglia dare di quanto fatto o non fatto dai diversi ministri, è indubbio che questi continui mutamenti hanno compromesso la possibilità di sottoporre la riforma a un indirizzo politico capace di imprimere, tramite provvedimenti concreti e non soltanto dichiarazioni, quelle correzioni di rotta che le prime applicazioni avrebbero potuto suggerire. Intende dire che i Ministri non hanno guidato la riforma? La riforma è stata studiata, sicuramente osservata. Dubito si possa dire sia stata governata, anche perché quando s’iniziava a percepire la necessità …

"Dai musei romani all’archivio centrale la beffa dello Stato che affitta a se stesso", di Francesco Erbani

È un paradosso. Ogni anno dalle esangui casse dei Beni culturali escono oltre 10 milioni di euro e finiscono nel portafoglio di Eur s.p.a., la società al 90 per cento del ministero dell’Economia e al 10 del Comune di Roma che gestisce il quartiere omonimo a sud della capitale. È il prezzo dell’affitto degli edifici che ospitano alcuni musei e l’Archivio centrale dello Stato, 110 chilometri di scaffalature in cui è depositata la memoria cartacea del Paese. Alcuni di questi edifici sono anche offerti in garanzia dei debiti che l’Eur, uno dei fulcri della “parentopoli” allestita dall’allora sindaco Gianni Alemanno, ha contratto per le sue operazioni immobiliari, fra le quali la “Nuvola” di Fuksas, che non si sa quando mai verrà finita, e la Lama, il palazzo a specchio che dovrebbe diventare un albergo e ancora si cerca chi mai potrà gestirlo. Un pezzo dello Stato, uno dei più immiseriti, si svena per rimpinguare un altro pezzo dello Stato, appartenente quasi interamente al ministero di Pier Carlo Padoan. La vicenda romana è la più eclatante. …

"Gli stipendi e il mercato", di Michele Ainis

Il nostro premier ha bisogno d’un ombrello. In questi giorni gli stanno piovendo sulla testa scomuniche e anatemi, è a rischio di bernoccolo. Mittenti: manager pubblici, vertici militari, alti magistrati, authority . La crema dello Stato, cui il decreto Irpef ha ridotto gli stipendi: adesso il tetto è 240 mila euro, pari all’indennità del presidente della Repubblica. E vale per tutti, senza eccezioni. Ma l’eccezione è quel decreto: l’unico precedente risale a Mussolini, che nel maggio 1927 tagliò del 10% le retribuzioni dei dipendenti pubblici. Tuttavia quella volta ci andarono di mezzo i soldatini, stavolta i generali. D’altronde, in tempi di vacche magre, nessuno accetta il pascolo d’alcune vacche grasse. E semmai resta da chiedersi come sia potuto accadere, quale demone sindacale abbia permesso (per esempio) che il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica percepisse 460 mila euro, dieci volte rispetto al ministro della Difesa (che è il suo diretto superiore), il doppio rispetto al capo dello Stato (che ha il comando delle Forze armate). Avevamo perso la misura, insieme alla decenza. Viceversa nel 1985 Sandro …

"Il secondo Vladimiro il Grande", di Thomas L. Friedman

Talvolta la domanda più semplice svela la più grande verità. La settimana scorsa ho conosciuto qui a Kiev alcuni attivisti di piazza Maidan: ci siamo messi a parlare di come il presidente russo Vladimir Putin insiste che l’Ucraina fa parte della “sfera di influenza” tradizionale russa e della “zona cuscinetto” con l’Occidente, e di come di conseguenza America e Unione europea debbano tenersi alla larga. A un certo punto uno degli attivisti, il popolare giornalista ucraino Vitali Sych, ha esclamato: “Qualcuno ci ha mai chiesto se vogliamo far parte della sua zona cuscinetto?”. La domanda di Sych va dritta al cuore di quanto sta accadendo qui. È semplice: la maggioranza degli ucraini è andata in collera per il gioco impostole, servire da attori secondari nella zona di influenza di Putin, così che la Russia possa continuare a sentirsi una grande potenza, essendo oltretutto costretti a tollerare a Kiev un regime filorusso corrotto oltre ogni dire. Dopo una rivoluzione partita dal basso a Maidan, la piazza centrale di Kiev, costata più di cento vittime (“I Cento …

"Scatti, la trattativa è ai blocchi", di Antimo Di Geronimo

Sindacati ai blocchi di partenza in vista dell’apertura delle trattative all’Aran, per la reintegrazione dell’utilità del 2012 ai fini dei gradoni. É prevista entro questa settimana la firma dell’atto di indirizzo da inviare all’Aran che darà il via alla tornata negoziale salvascatti. Lo ha fatto sapere il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, nel corso di un incontro con i sindacati della scuola, che si è svolto a viale Trastevere nei giorni scorsi. Sembra volgere al termine, dunque, l’annosa querelle sul recupero dell’utilità del 2012 ai fini dei gradoni. Che aveva visto , a causa dei ritardi, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Conflsal e Gilda pronti alla mobilitazione. Un recupero che comporterà la restituzione, ai docenti e al personale Ata, del diritto di avvalersi anche dell’anno 2012 ai fini della maturazione degli scatti di anzianità. Che vale mediamente 1000 euro. A tanto ammonta, infatti, la perdita dell’utilità di un anno nella maturazione della progressione di carriera. Che secondo il contratto, dovrebbe essere articolate in 5 scatti, i cui termini dovrebbero scadere, rispettivamente, in coincidenza della maturazione dell’8°, del …