Giorno: 18 Aprile 2014

Alluvione, parlamentari “Una risposta concreta per i danneggiati”

I parlamentari modenesi Baruffi, Ghizzoni e Vaccari sul dl Modena varato dal Governo. Il Consiglio dei ministri, nel pomeriggio di oggi, ha adottato l’atteso decreto legge recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione del 19 gennaio scorso. Nel provvedimento è previsto l’indennizzo al dei danni subiti per una somma di 210 milioni, 160 nel 2014 e 50 nel 2015 . “Si tratta di una risposta concreta al disagio che famiglie e imprese stanno tuttora vivendo – spiegano i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari – che riconosce la specificità dell’emergenza modenese. Manca l’istituzione di una zona franca urbana per la quale il Governo si era impegnato in Parlamento. Bene dunque il decreto ma noi non desisteremo e ci faremo trovare pronti quando il provvedimento approderà in Parlamento”. Ecco la dichiarazione di Baruffi, Ghizzoni e Vaccari: “Siamo soddisfatti anzitutto perché si tratta di un provvedimento specifico che riconosce nei fatti la peculiarità dell’emergenza modenese: un territorio colpito in venti mesi da due calamità necessita di un provvedimento ad …

Max&Co, Ghizzoni “Chiusure che penalizzano le lavoratrici donne”

L’on Ghizzoni ha presentato una interrogazione con l’on Baruffi della Commissione Lavoro. Prendendo spunto dal caso carpigiano, la parlamentare Pd Manuela Ghizzoni ha deciso di portare sul tavolo del ministro del Lavoro Poletti il progressivo ridimensionamento dei negozi Max&Co, del gruppo Max Mara, che, negli ultimi due anni, ha portato al licenziamento di una sessantina di addette alle vendite. “Questi licenziamenti sono avvenuti nella disattenzione generale – spiega l’on. Ghizzoni – Da un gruppo così affermato nel mondo ci si sarebbe aspettati almeno un tentativo di più efficace difesa del marchio e, di conseguenza, del personale occupato”. L’ultimo a chiudere, in ordine di tempo, in maniera improvvisa è stato il punto vendita in centro a Carpi, ma il ridimensionamento del numero dei negozi di abbigliamento del monomarca Max&Co è un fenomeno molto più esteso che sta, però, passando nella disattenzione generale: a lanciare l’allarme è proprio la deputata carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni che, con una interrogazione firmata anche dal collega Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro, ha posto il tema all’attenzione del ministro del …

"Bellaria, la destra rimuove la Resistenza", di Onide Donati

Bello? Brutto? La disputa sulla «Gabbia dei sassi», grande e da sempre discusso monumento alla Resistenza, è stata superata. Ci hanno pensato una pala, una sega da ferro, un flessibile e qualche altro attrezzo a risolvere la disputa trentacinquennale sull’opera che il maestro Luigi Poiaghi aveva realizzato davanti al municipio di Bellaria-Igea Marina. La destra al potere è andata alla radice del caso distruggendo il problema, ammesso che di problema si trattasse. L’ha fatto nottetempo, a dieci giorni dal 25 Aprile, con la rimozione della installazione. «Gabbia dei sassi» è il nome attribuito a furor di popolo ad un monumento molto particolare, per dimensioni e stile, che nel 1978 vinse un concorso nazionale. L’identità vera è «Passatopresente» e, nella catalogazione che ne ha dato l’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna è costituita da «una figura simbolica» in pietra, cemento e ferro per esaltare i valori «della lotta e dei sacrifici sostenuti per l’Indipendenza e la Liberazione del nostro Paese». In pratica, sopra un basamento bianco di 50 metri quadrati vi era posta una imponente gabbia …

"Perché la lotta alla burocrazia", di Michele Ciliberto

Con le sue recenti dichiarazioni il presidente del Consiglio ha riaperto con toni molto forti il problema della burocrazia, preannunciando, in questo campo, una lotta «violenta». Ha fatto bene a farlo, anche se è possibile non condividere i suoi toni, perché si tratta di un problema centrale per la nostra democrazia da molti punti di vista. Anzitutto esso riguarda i rapporti tra politica e amministrazione: se la burocrazia prevale, vuol dire che la democrazia è in una situazione di crisi. E che la politica non è più in grado di svolgere il suo compito specifico, che è quello di dirigere la Nazione, non di svolgere una funzione subalterna. Un problema che ha sollecitato a più riprese l’attenzione dei teorici della politica e della democrazia. Max Weber, un pensatore che si è interrogato con acutezza e profondità sui destini della democrazia nel mondo contemporaneo, ha individuato nel prevalere della burocrazia uno degli elementi di fondo della crisi della Germania bismarckiana. Già prima di lui, un grande storico come Theodor Mommsen, nel suo Testamento, si era espresso …

"Euroscettici dichiarati e latenti provano a dare l'impronta alla campagna", di Stefano Folli

Dai «no euro» a Grillo fino alle diffidenze di Forza Italia. Liste nel complesso deboli. Se si deve giudicare dalle liste elettorali, non c’è da farsi molte illusioni sul voto europeo. Candidature deboli, nessun nome o quasi di vero richiamo, pochi esponenti della fatidica «società civile». E questo riguarda le liste di tutti i maggiori partiti. A cominciare da Forza Italia, in primo luogo, che deve affidarsi ancora una volta alla presenza scenica di un Berlusconi che ha riconquistato nonostante tutto il diritto di fare quello che sa fare meglio: le campagne elettorali (anche da non-candidato). Il Partito Democratico non sta molto meglio, al di là della trovata pirotecnica delle cinque donne capilista. Il destino è affidato totalmente alle notevoli capacità di “marketing” politico messe in mostra da Renzi: nei fatti sarà lui, il presidente del Consiglio, il vincitore o lo sconfitto di queste elezioni a cui ha dato la sua impronta, misurando su se stesso l’intera posta in gioco. Gli altri, chi più chi meno, presentano ingigantiti gli stessi difetti dei due partiti maggiori. …

Caserta, la Reggia era di Cosentino “Le chiavi in tasca per fare jogging”, di Dario Del Porto

Alla Reggia di Caserta Nicola Cosentino si muoveva come a casa sua. Poteva andare a correre nel parco senza preoccuparsi di guardare l’orologio perché, del monumento Vanvitelliano famoso in tutto il mondo, aveva addirittura le chiavi, gentile omaggio del prefetto. Le hanno trovate i carabinieri durante la perquisizione del 3 aprile, giorno dell’arresto dell’ex coordinatore del Pdl indagato per estorsione nell’inchiesta sulle presunte pressioni denunciate da un imprenditore dei carburanti concorrente delle aziende di famiglia. La busta era sulla scrivania dell’ufficio, all’interno di un portaoggetti. Mittente, “il prefetto di Caserta”. Destinatario, “Illustrissimo onorevole dottor Nicola Cosentino, sottosegretario di Stato Economia e Finanze”. All’interno, tre chiavi, ciascuna con un’etichetta: “Cancello lato Reggia”, “Lucchetto cancello alloggio” e “chiave cancello garage”. Nella busta c’era anche un biglietto intestato al prefetto Ezio Monaco (estraneo all’indagine), che è stato a Caserta dal 2008 al 2012. In calce, la scritta “Affettuosamente, Ezio”. I carabinieri avevano ipotizzato che le chiavi servissero per accedere ai locali della prefettura. All’udienza di Riesame celebrata mercoledì, la difesa ha replicato spiegando che le chiavi erano state …

"Lo scambio che chiediamo all’Europa", di Stefano Lepri

A una legge che era stata definita indispensabile per salvare l’Italia ora si fa una deroga. Il cliché della sciatteria nazionale incombe; in Germania qualcuno già strilla. Ma il rinvio del pareggio di bilancio approvato ieri in Senato è una faccenda complessa, da considerare a mente fredda. Innanzitutto, è di misura modesta; per il 2014, equivale a circa 5 miliardi di euro. Il governo Renzi ha chiesto alle Camere di autorizzare una trasgressione lieve alle regole europee (il calendario di risanamento strutturale del bilancio), dopo aver scartato la trasgressione grave (il limite del 3% al deficit). Ci sono buone speranze che la Commissione europea non lo sanzioni; l’altra scelta, oltre a una punizione severa, rischiava rapidi effetti di sfiducia nell’Italia. Ugualmente il nuovo governo francese, dopo essersi baloccato con l’idea dei «pugni sul tavolo», accantona la trasgressione grave. Perfino il ministro Arnaud Montebourg, capo dell’ala massimalista, ora dichiara che la Francia rispetterà senz’altro i suoi impegni. C’è una scelta simile tra Parigi e Roma, cercare qualche spazio in più evitando lo scontro con Berlino. Occorre …