Giorno: 21 Aprile 2014

"Renzi: ora aiuti alle famiglie", di Claudio Tito

Io voglio ridare fiducia all`Italia. Voglio che a Bruxelles e nelle altri capitali dell`Unione si dica: “Ecco, finalmente l`Italia è tornata in Europa”». Matteo Renzi traccia un bilancio di questi primi 58 giorni di governo. E rilancia. Mette nero su bianco la road map del suo esecutivo nei prossimi sei mesi. Da un nuovo intervento sulle tasse con il “quoziente familiare” da inserire nella delega fiscale alla riforma della giustizia, civile e penale. Mai più leggi ad personam. Ma anche interventi sui Tar perché «il loro sistema non funziona». Il bonus Irpef “è stato solo l`antipasto” il presidente del Consiglio annuncia nuovi tagli alle tasse, dagli incapienti alle partite Iva. “Le banche protestano? Pagano le stesse imposte di tutti gli italiani”. Dalle misure per la pubblica amministrazione con «l`identità digitale» che consentirà a tutti il disbrigo delle pratiche burocratiche da casa all`introduzione del principio della “total disclosure”: la desecretazione dei documenti di alcune delle vicende più drammatiche della storia d`Italia come le stragi di Piazza Fontana, dell`Italicum e di Bologna. La base restano le modifiche …

"Il voto di scambio e l'atteggiamento del M5S", di Walter Verini

Le nuove norme per contrastare il voto di scambio politico-mafioso sono entrate in vigore proprio in concomitanza con la presentazione delle liste per le prossime elezioni europee, regionali (Abruzzo e Piemonte) e amministrative (migliaia di comuni). Grazie ad una iniziativa dei parlamentari Pd alla Camera, infatti, era stato approvato un emendamento che stabiliva l’entrata in vigore della legge contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, senza attendere i quindici giorni di vacatio legis previsti. Già questa decisione rappresenta un segno inequivocabile della volontà di non perdere un giorno per combattere efficacemente quella vera e propria piaga rappresentata dalla contiguità e dalla complicità tra politica e affari, e in particolare tra politica e organizzazioni criminali mafiose. Ho ancora sotto gli occhi quelle scene dell’aula del Senato, quelle scene dei senatori di Grillo, quando la legge ha avuto l’approvazione definitiva. Così come ho ancora vive nella memoria le cose dette alla Camera dagli stessi 5 Stelle lo scorso 3 aprile, quando l’assemblea approvò di nuovo la legge con le modifiche chieste dalla parte più attenta e sensibile delle …

"La sfida da vincere della realizzabilità", di Alberto Quadrio Curzio

«Per un’Italia coraggiosa e semplice» ovvero «Misure per la competitività e la giustizia sociale» sono le qualificazioni date dal Governo al decreto legge appena varato. Sappiamo che il coraggio è una condizione necessaria per governare e riformare l’Italia ma non è una condizione sufficiente perché ci vuole anche un programma nazionale solido e realizzabile. Speriamo che lo sia il Def inviato il 16 aprile alla Commissione europea che sullo stesso si pronuncerà entro il 2 giugno. In attesa del responso consideriamo i principali autori e due caratteristiche del decreto. Coraggio, solidità e realizzabilità. Sono queste le sfide su cui devono misurarsi le tre personalità di governo della conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Il Presidente Renzi sta esprimendo coraggio politico, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Delrio dovrebbe darsi come obiettivo di garantire la solidità esecutiva, il ministro dell’Economia Padoan ha il compito di assicurare la realizzabilità fiscale. Questo trio potrebbe rappresentare nella complementarietà la forza del governo. Renzi ha la presa del comunicatore e il coraggio di difendere le sue scelte anche contrastando …

"L’Europa e il gioco del silenzio", di Luca Landò

Ma l’Europa esiste ancora? Perché, a cinque settimane tonde dal voto più importante per il futuro dell’Unione, così ci hanno detto e così probabilmente sarà, colpisce la straordinaria ostinazione con cui riusciamo a parlare di tutto tranne che di questa campagna elettorale. Con effetti francamente curiosi, come quelli di un’Europa lontana, ma di una Cina vicina. Non è un gioco di parole: oggi sappiamo più delle polveri di Pechino e dei miasmi di Shanghai che dell’inquinamento record in Francia e Belgio mentre, al contrario, nessuno accenna al miracolo della Ruhr, ex bacino di acciaierie e veleni che, bonificato e riconvertito, oggi richiama più visitatori di Pompei. Fa più notizia lo sciopero degli operai cinesi della Yue Yuen di Dongguan (producono scarpe per Nike, Timberland, Adidas e Asics) che il blocco totale dei treni che fra tre giorni paralizzerà la Romania o i ripe- tuti scioperi in Spagna e Grecia di cui nessuno parla al di fuori dei diretti interessati e dei rispettivi confini. Certo, la cronaca è la cronaca, ma il risultato è che tra …