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«A Pontida porteremo uova marce e fischietti», di Giuseppe Rizzo

Ai leader della Lega stanno già fischiando le orecchie. Per il momento sono solo fischi virtuali, ma il Senatur e gli altri leader del Carroccio temono che domenica, al tradizionale raduno a Pontida, quei fischi possano trasformarsi in contestazioni reali. Intanto, sul web i militanti si scatenano in sondaggi, sfottò e moti di rabbia verso i loro rappresentanti in parlamento e al governo. Una sorta di “popolo verde” che come quello viola usa il web per le sue campagne e le sue proteste.

Il sito Padania.org, progetto di ricerca indipendente sostenuto dalla Nexus-International Broadcasting Association, ha lanciato in questi giorni un sondaggio tutt’altro che benevolo verso il Carroccio. La domanda posta dai redattori è semplice: “19 giugno 2011 a Pontida. Cosa portare?”. Quattro le opzioni: 1) Pomodori e uova marce; 2) Fischietto; 3) Bottiglione di vino, pane e salame per gli amici leghisti; 4) Orecchiette con cime di rapa; 5) No, quest’anno non vado. Una partita vinta a mani basse, col 59.5%, da pomodori e uova marce. E assurbanipal si chiede: «Faranno a tempo a marcire le uova?» Ma anche l’altra opzione più votata, seppure a distanza dalla prima, certo non farà piacere ai ministri padani. Il 15.5%, infatti, sceglie proprio di non andarci, quest’anno, a Pontida.

Uno scenario, quest’ultimo, che sembra togliere il sonno a Bossi, il cui ordine perentorio è quello di portare più gente possibile. E del resto, «Pontida è sempre un appuntamento importante per la salute della Lega – come ha ribadito oggi Roberto Maroni – questa non è in assoluto la più importante, in cui si diranno tante cose che certamente influiranno sulla scena politica».

Sul sito Disabili.com, intanto, Serpentello scrive: «Domenica tutti a Pontida e portate tante belle uova marce e pomodori e soprattutto fischietti (così non vi sgolate) e facciamo sentire al senatur, che tiene in vita il vecchietto porcello, nonostante le bastonate prese, tutto il nostro sdegno possibile!». Uno stato d’animo, quello dell’internauta, condiviso da molti altri sostenitori della Lega. Al momento sul web. Domenica si vedrà.

da www.unita.it

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Tensione Bossi-Maroni: il senatur diserta il vertice

A poche ore dall’inizio del tradizionale raduno leghista a Pontida, crescono i malumori nella Lega. Per oggi era stato previsto un vertice tra i leader del Carroccio. Vertice che non c’è stato. O meglio: Bossi alla sede di via Bellerio a Milano non c’è proprio andato. C’erano Roberto Calderoli, Roberto Castelli, Marco Reguzzoni, e il segretario della Lega lombarda, Giancarlo Giorgetti. Molti vi leggono l’ennesimo segnale di confusione interno al Carroccio. Perché annunciare ai giornalisti un incontro tra il generale e i colonnelli e poi farlo saltare?

La speranza è nelle parole che Bossi pronuncerà a Pondita. Perlerà solo lui? «Così ho letto sui giornali, noi siamo gente che decide all’ultimo momento e non abbiamo un cerimoniale così rigido che si definisce tre giorni prima».

Questa la risposta del ministro Maroni a chi gli ha chiesto se sul prato di Pontida domenica parlerà solo il leader della Lega. Maroni ha comunque aggiunto: «Sono tutte cose dei giornali per fare scoop che non ci sono» e poi ha spiegato «comunque valuteremo nelle prossime ore e poi deciderà Bossi».

«Pontida è sempre un appuntamento importante» e anche questa volta «influirà sulla scena politica», ha voluto insistere il ministro leghista a Varese per un incontro all’Università dell’Insubria, non si sbilancia oltre sulla portata della kermesse della Lega di domenica e non conferma che a intervenire sarà il solo segretario federale Umberto Bossi: Pontida è un’iniziativa importante «per la salute della Lega» perchè il Carroccio «è sempre determinante e ancora una volta gioca un ruolo da grande protagonista» e a Pontida si diranno cose «che certamente influiranno sulla scena politica» ma aggiunge come anche in passato ci siano già stati altri appuntamenti «carichi di aspettative ed emozioni».

Poi rilancia l’arma xenofoba: un blocco blocco navale per fermare il flusso di immigrati dalla Libia. «Credo che si possa intervenire già da subito – ha detto a margine di un incontro all’Università dell’Insubria a Varese – chiedendo per esempio alla Nato, che schiera le navi davanti alle coste libiche per impedire l’ingresso di merci in quel paese, di fare il blocco navale anche per le uscite. Sarebbe già una soluzione al problema».

I vertici della Lega Nord sono riuniti nella sede federale del partito, a Milano, per fare il punto in vista della raduno di Pontida, in programma domenica. In via Bellerio, sono arrivati il segretario federale, Umberto Bossi, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e il titolare della Semplificazione normativa, coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Calderoli.

da www.unita.it