Giorno: 15 Maggio 2009

L’Europa che convince

“La crisi economica che ha investito l’Europa pone un obiettivo di archiviare al più presto l’ideologia che l’ha sorretta, ovvero quella di mercati in grado di autoregolarsi e di una globalizzazione all’insegna delle disuguaglianze e dell’assenza di regole. La crisi ha dimostrato l’importanza, di fronte ad un mondo sempre più complesso, incerto ed imprevedibile, di avere una ‘casa europea’. Senza una forte integrazione ed una moneta unica l’impatto della crisi sulle nostre società ed economie sarebbe stato ben più drammatico. Se si fosse dato ascolto alla destra ostile all’euro e che contrastava l’integrazione, l’Italia si sarebbe trovata in balia della crisi senza interlocutori né mezzi per trovare una risposta coerente”. Questo è solo un breve stralcio del programma politico del Pd per le prossime elezioni europee del 6 e 7 giugno, presentato oggi alla stampa dal segretario Dario Franceschini. Il Pd sarà in prima linea per “reimpugnare la bandiera” dell’europeismo. Per il leader del Pd occorre “risvegliare la vocazione europeista degli italiani”. In Italia “è una cosa rara che un partito presenti il programma per …

“Ripresa nel 2010, ma è allarme lavoro”, di Elena Polidori

Pur permanendo «una profonda recessione», pur aspettandosi una inflazione negativa a metà anno e un «continuo, marcato ristagno della domanda», il bollettino Bce certifica che «il ritmo di deterioramento dell´attività economica è diminuito» e che una «graduale ripresa ci sarà nel corso del 2010». Ma Lucas Papademos, numero due dell´Istituto, avverte che «di recente» stanno aumentando «i segnali positivi» e perciò l´agognata svolta per l´economia «potrebbe arrivare prima del previsto». In entrambe gli scenari resta allarmante l´aumento del tasso di disoccupazione ricalcolato ora ben oltre le previsioni: fino al 9,3% quest´anno e addirittura al 10,5% nel 2010. In pratica, un disoccupato su dieci. Questo «ulteriore peggioramento» del mercato del lavoro rientra tra i cosiddetti «andamenti avversi» – così li chiamano gli economisti europei – dell´attuale, difficile fase attraversata dall´economia mondiale e dunque anche da Eurolandia. L´occupazione del resto va male dappertutto. Negli Usa, epicentro del grande sconquasso globale, le richieste di sussidi di disoccupazione toccano l´ennesimo record con un aumento settimanale di ben 32 mila unità, il triplo delle attese, fino a quota 637 mila. …

Napolitano: «Adesso basta xenofobia», di Ugo Magri

Il costume politico va scadendo sempre più, constata amaro il Presidente della Repubblica. Ne ha viste tante, però mai finora si era sparso da noi il contagio ben conosciuto altrove, quella «retorica pubblica che non esita a incorporare accenti di intolleranza e di xenofobia» nei confronti degli immigrati. Ecco, invece, il virus arrivare «anche in Italia». Dove «si diffonde». Complice per caso la campagna elettorale, la smania del governo di acchiappare qualche voto in più? Napolitano questo non arriva a dirlo, si ferma un attimo prima perché lungi da lui l’intenzione di scatenare un’altra guerra con Berlusconi dopo Eluana, dopo il braccio di ferro sui decreti, dopo le scintille sulla Costituzione. E nel Palazzo del Quirinale sono categorici: il Capo dello Stato si riferisce a un clima generale, a uno stato d’animo collettivo, e tra parentesi non è la prima volta che manifesta il proprio allarme. Era intervenuto all’inizio del mese, la coincidenza con il voto della Camera sul «pacchetto sicurezza» è del tutto occasionale… Già, perché mentre Napolitano rivolge il suo indirizzo in inglese …

“Medici e presidi obbligo di denuncia”, di Massimo Solano

Le sigle sindacali dei medici, come anche quelle degli insegnanti, non credono alle rassicurazioni e alle alzate di spalle del ministro dell’Interno Maroni. Per loro la situazione è chiara: entrato in vigore il nuovo reato di clandestinità saranno obbligati a denunciare gli extracomunitari irregolari. Una analisi che è condivisa anche da Guido Calvi, penalista ed ex senatore diessino. Presidi, insegnanti e medici ospedalieri temono di essere costretti a fare la spia. Cosa ne pensa? «Che sono preoccupazioni fondate, codice penale alla mano. Prendiamo l’articolo 361 che recita: “il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria, o ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da euro 30 a euro 516”. L’articolo 362 prevede la stessa cosa per “l’incaricato di pubblico servizio”». E presidi e medici sono pubblici ufficiali? «Certamente. Nell’esercizio delle proprie funzioni sono pubblici ufficiali. Non ci piove. Facciamo l’esempio di un medico ospedaliero: se è in servizio e …

“Scuola, la protesta delle mamme: beffate sulla scelta del tempo pieno”, di Maristella Iervasi

Vanessa è una mamma che lavora nell’archivio di un grande giornale nazionale ed ha un figlio che andrà in prima elementare il prossimo settembre. Federico è stato iscritto nella scuola del quartiere, la «Vincenzo Cuoco» di Roma, nello stesso istituto dove il bambino frequenta l’ultimo anno di materna. Presentando la domanda di iscrizione, la famiglia ha scelto per il figlio il tempo pieno. Ma qualche giorno fa l’amara sorpresa: scorrendo la graduatoria dei bambini ammessi nell’istituto didattico comprensivo del quartiere Marconi, la sua mamma ha scoperto che Federico pure avendo tutti i requisiti avrà invece il maestro unico. Vanessa lì per lì ha sperato in un errore. Con l’angoscia nel cuore è entrata subito in segreteria per chiedere spiegazioni. Ma nulla da fare. Per Federico c’è solo è soltanto il maestro unico. E non è l’unico caso isolato. Da Roma al Piemonte cresce la protesta delle mamme: «Siamo stati beffati. Il ministro e lo stesso Berlusconi ci hanno più volte ripetuto che le famiglie potevano scegliere, che non ci sarebbero stati tagli al tempo pieno. …