Giorno: 21 Maggio 2009

Scuola, Pd: casi di Genova e Padova confermano permanenza ‘presidi spia’

“Come abbiamo denunciato in Parlamento la marcia indietro sui presidi spia è stata solo a parole e lo dimostrano i casi di Genova e Padova dove ‘solerti’ dirigenti scolastici già si ‘inventano’ cacciatori di migranti”. Lo denuncia la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni che aggiunge: non è passata neppure una settimana dall’approvazione ‘forzosa’ alla Camera del ddl sicurezza che a qualcuno non pare vero di improvvisarsi severo tutore della legge, senza averne alcun titolo. E sì – prosegue Ghizzoni – manca ancora l’approvazione del Senato, perchè il progetto del Governo possa dirsi legge dello Stato, eppure a Genova come a Padova solerti dirigenti scolastici si ‘inventano’ cacciatori di studenti migranti. Stiamo parlando di studenti che da anni frequentano le nostra scuole, parlano la nostra lingua ma sono privi di un pezzo di carta. La loro ‘colpa’ non si riferisce a qualcosa che hanno commesso ma solo alla follia della legge Bossi Fini che al diciottesimo anno di età li trasforma in migranti irregolari. A questi zelanti dirigenti, che si conquisteranno …

Tagli agli istituti tecnici modenesi

Le parlamentari del Pd Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni lanciano l’allarme per i tagli previsti dal Governo Berlusconi “Il Governo intende riformare gli istituti tecnici, istituzioni scolastiche fondamentali per la realtà modenese, con l’unico obiettivo di tagliare: gli indirizzi; il monte ore; le ore di laboratorio; le cattedre, gli insegnanti e il personale ATA. È una pessima partenza, così come lo è il non aver coinvolto Regioni, autonomie locali e forze parlamentari.” A dichiararlo sono le parlamentari del PD Mariangela Bastico e Manuela Ghizzoni nell’illustrare i contenuti di una loro interrogazione al Ministro Gelmini sulla riforma degli istituti tecnici. Si tratta di una realtà scolastica assai diffusa nella provincia di Modena, dove si contano 17 istituti tecnici superiori; per l’anno scolastico 2008/2009 sono ben 8.057 gi alunni frequentanti le 330 classi di prima, seconda e terza superiore. Per l’anno scolastico 2009/2010 (dati non definitivi) saranno 8.488 alunni distribuiti in 351 classi dei primi tre anni di scuola superiore. Sono questi i numeri relativi agli studenti, alle classi e agli insegnanti coinvolti nelle innovazioni previste nel …

Biciclettata con Dario Franceschini

Domenica 24 maggio il segretario nazionale del Pd arriverà in stazione dei treni e raggiungerà la festa del Parco Ferrari in bicicletta con i cittadini Dario Franceschini, segretario nazionale del Partito democratico, sarà a Modena per una giornata dedicata alle famiglie modenesi. Franceschini arriverà alla stazione dei treni di Modena alle 15.50. Da lì partirà in bicicletta insieme ai cittadini; volontari e candidati del Pd. Con lui saranno anche Stefano Bonaccini, segretario provinciale e candidato capolista Pd in consiglio comunale a Modena; Salvatore Caronna, segretario regionale del Pd e candidato alle europee; Luciano Vecchi, candidato al Parlamento europeo; Giorgio Pighi, candidato a sindaco di Modena; Emilio Sabattini, candidato alla presidenza della Provincia; Francesco Ori, organizzatore provinciale del Pd. Per chi lo desidera in stazione sarà a disposizione un bus ecologico che farà ritorno al termine dell’iniziativa (ore 18). La comitiva, percorrendo le piste ciclabili della città, raggiungerà la Festa del Pd di Parco Ferrari. Alle 16.30 Dario Franceschini incontrerà i cittadini modenesi e interverrà dal palco della Festa. Per l’occasione lo spazio di parco Ferrari …

“La democrazia stressata”, di Aldo Schiavone

Una democrazia stressata. Ancora forte e ben in piedi, per fortuna, ma stressata. Credo che questa sia la rappresentazione più corretta del difficile momento istituzionale e politico che stiamo attraversando non da ora, e di cui le cronache degli ultimi giorni stanno rivelando con sin troppa evidenza l´avvio di una nuova fase. L´Italia incupita e sofferta del tardo berlusconismo ci restituisce l´immagine di una democrazia sottoposta da tempo a una pressione ostinata e potente, che tende deliberatamente a comprimere alcuni suoi caratteri storici fondamentali, fissati peraltro nella Costituzione, e a ridurla a un solo elemento: la persistente vibrazione di consenso (l´espressione è di Ezio Mauro) che continua a legare il popolo al suo leader. Se essa c´è, e se dura, il resto non conta. Anche se si tratta di un resto enorme, che comprende di tutto: dalle sentenze dei giudici ai comportamenti personali, dai giudizi sulla crisi economica («È finita, è finita; tutto è tornato come prima, meglio di prima» sembra abbia detto – e si stenta a crederlo – il nostro premier a Mosca) …

«Se c’è il corrotto c’è anche il corruttore», di Jolanda Bufalini

Nella polemica politica è risuanata l’ipotesi di sottoporre il premier a impeachment. Abbiamo chiesto a Tommaso Giupponi, professore di diritto costituzionale a Bologna, quanto realistica sia questa ipotesi. Dice Antonio Di Pietro “o Berlusconi si dimette o procederemo con l’impeachment”. Come è regolato l’impeachment nel nostro ordinamento? «Semplicemente non c’è. È previsto solo per il capo dello Stato e solo in due casi: l’attentato alla Costituzione o l’Alto tradimento. Un analogo competenza in relazione ai ministri è stata abolita nel 1989, dopo che il processo Lockheed aveva partorito un topolino: la sola condanna a due anni del ministro Tanassi. Si preferì, per i reati ministeriali, far giudicare i ministri come gli altri cittadini da giudici ordinari, una volta che il Parlamento abbia stabilito che non vi sia un preminente interesse pubblico di rilievo costituzionale». Cittadini uguali di fronte alla legge, ma solo fino all’entrata in vigore del Lodo Alfano? «Non considero un tabù l’esigenza di contemperare il principio di uguaglianza con la tutela delle cariche istituzionali monocratiche. Ma bisognerebbe farlo in modo compatibile con il …

“I presidi scrivono ai genitori: ridotti ad elemosinare carta igienica e fotocopie”, di Alessandro Giuliani

“Scuole costrette ad elemosinare persino la carta igienica e le fotocopie. Alunni che restano senza docente per un gran numero di ore. Aule chiese perché inagibili e progressivo aumento del rischio incidenti”. E’ questa la fotografia della scuola pubblica scattata da centinaia di dirigenti scolastici del Lazio ed inviata il 15 maggio ai genitori degli alunni delle loro scuole attraverso una lettera-denuncia. Nella lettera i capi d’istituto, facenti capo all’Associazione Scuole Autonome del Lazio (Asal), spiegano che in queste condizioni è diventato impossibile “garantire il diritto allo studio e, nello stesso tempo, il contenimento della spesa”. Secondo i presidi il problema non però solo quello dei finanziamenti, ma abbraccia anche la “scarsa informazione sulle reali condizioni della scuola italiana da parte della società civile, che fa sì che si investa poco e male nell’istruzione e nella formazione”. Per questo hanno scritto di loro pugno alle famiglie. E presto la denuncia si estenderà ai cinque Prefetti del Lazio. Nella lettera i dirigenti spiegano di essere stati costretti a scrivere nero su bianco quale è la situazione …

«L’imparzialità ora è a rischio», di Carlo Rognoni

Quello delle nomine Rai è un vecchio film, visto e rivisto, noioso e soprattutto indecente. Ogni volta che dal settimo piano di viale Mazzini scorrono i titoli di testa, un sentimento di rabbia, di frustrazione e di vergogna ti assale. Ma possibile che ancora oggi la Rai debba essere gestita come una dependance della peggiore partitocrazia? Il premier ha tante grane a cui prestare attenzione. Da quelli più personali – il divorzio – a quelli più amicali – la bella Noemi – a quelli giudiziari – la condanna del suo ex avvocato Mills, sentenza che lo chiama in causa come corruttore – senza contare quelli pubblici rilevantissimi legati al ruolo – dal terremoto del’Aquila all’organizzazione del G8, alla crisi mondiale che sta mettendo in ginocchio – checché ne dica lui – la nostra economia. Per cui trovo sinceramente smodato e insopportabile che trovi il tempo anche di occuparsi di chi dovrà dirigere il Tg 1 o Raiuno, di chi dovrà diventare un vice al fianco del nuovo direttore generale Mauro Masi (ma davvero ha bisogno …