Giorno: 17 Dicembre 2009

“Bankitalia, per le famiglie ricchezza in calo del 2%”, di Stefano Lepri

Per la prima volta nel 2008 la ricchezza complessiva netta delle famiglie italiane è diminuita, -1,9%. La grande crisi produce anche questo; in termini di potere d’acquisto i nostri beni vanno indietro di cinque anni. E già va meno peggio di altri paesi, dove hanno perso di valore anche le case; per noi tutto il danno è dal lato delle attività finanziarie, a causa del crollo delle quotazioni nelle Borse. Nel primo semestre 2009, stima la Banca d’Italia, il calo si è arrestato. Normalmente ogni anno le ricchezze nette (mobili e immobili meno debiti) si accrescono per il flusso di nuovo risparmio. Nel 2008 gli 88 miliardi di euro tesaurizzati sono stati inghiottiti dai 521 miliardi di riduzione di valore dei beni già posseduti. E’ il primo calo dal 1995, anno in cui la Banca d’Italia ha cominciato le rilevazioni. In tutto la ricchezza netta ammontava nel 2008 a 8.284 miliardi, ovvero circa 348.000 euro a famiglia, di cui circa 196.000 in abitazioni. I patrimoni, si sa, sono più diseguali dei redditi, perché si ereditano. …

“Le leggi per la Rete”, di Stefano Rodotà

L´Italia ha scoperto la Rete. Appena ieri era divenuta evidente per tutti la forza di Internet quando proprio da lì era partita l´iniziativa che era riuscita a portare in piazza un milione di persone per il “No B Day”. Si materializzava così una dimensione della democrazia inedita per il nostro paese. Pochi giorni dopo quell´immagine appare rovesciata. Internet diventa il luogo che genera odio, secerne umori perversi. E questa sua nuova interpretazione travolge quella precedente: il “No B Day” è presentato come un momento d´incubazione dei virus che avrebbero reso possibile l´aggressione a Berlusconi, Internet come lo strumento in mano a chi incita alla violenza. Conclusione: la proposta di un immediato giro di vite per controllare la Rete , secondo un abusato copione che trasforma ogni fatto drammatico non in un imperativo a riflettere più seriamente, ma in un pretesto per ridurre ogni questione politica e sociale a fatto d´ordine pubblico, limitando libertà e diritti. Per fortuna, all´interno dello stesso mondo politico è stata subito colta la pericolosità di questa impostazione. Intervenendo alla Camera dei …

Un fisco più giusto. Superare gli studi di settore

La crisi economica corre, e ha reso inutilizzabili gli studi di settore. Ormai i lavoratori, le piccole e medie imprese e i professionisti ne ricevono un trattamento iniquo. Per il Partito Democratico non si può più aspettare : “Bisogna superarli – annuncia il segretario del PD, Pier Luigi Bersani -per adeguare il campo di applicazione del ‘forfettone’ fiscale fino a 70mila euro di fatturato, coinvolgendo una platea potenziale di circa 2 milioni tra lavoratori, Pmi e professionisti. Sono passati undici anni dall’introduzione degli studi di settore, hanno ‘retto’ bene ma è ora di andare oltre. Rivisitiamo strutturalmente questo meccanismo fiscale e sia chiaro – ha sottolineato – che quando il Pd parla di lavoro sta parlando dei lavoratori e delle piccole imprese, per noi sono un sinonimo”. La proposta è stata presentata in un incontro tra Bersani, il suo vice Enrico Letta e il responsabile economico della segreteria del PD Stefano Fassina, e la giunta di Confartigianato, guidata dal presidente dell’associazione Giorgio Guerrini. Insomma il Pd vuole creare un nuovo rapporto con le piccole imprese …

Scuola, Pd: scudo fiscale potrà finanziare rinvio riforma Gelmini

“Il Governo ha accolto un ordine del Giorno del Pd che raccomanda l’uso di una parte delle somme dello scudo fiscale per compensare i mancati risparmi dovuti al rinvio del riordino della scuola superiore”. Lo rendono noto la capogruppo democratica nella commissione Cultura, Manuela Ghizzoni e il responsabile Scuola del partito, Giovanni Bachelet, che aggiungono: “ormai anche il Governo riconosce che risulta sempre piú evidente l’impossibilità di far entrare in vigore dal prossimo anno il previsto riordinamento della scuola secondaria superiore”, visto che cosí recita la premessa dell’ordine del giorno della Camera che il Governo ha or ora accolto”.

Scuola, Pd: riforma Gelmini superiori sia rinviata di un anno

Ghizzoni: siamo alle comiche, da ministero incapacità organizzative. “E’ l’ennesimo rinvio, di questo passo le iscrizioni coincideranno con l’inizio dell’anno scolastico. Siamo alle comiche a questo punto sarebbe meglio rinviare la riforma di un anno”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta la notizia di un nuovo rinvio del termine per le iscrizioni alla scuola secondaria previsto dalla riforma del Ministro Gelmini. “Quanto trapela dal ministero – aggiunge Ghizzoni – dimostra che l’ultimo anno è trascorso invano, l’incertezza regna ancora sovrana sui contenuti del riordino, come dimostrano anche i chiarimenti richiesti dal Consiglio di Stato. Se lo scorso anno il rinvio a febbraio aveva rappresentato la ‘resa’ del ministero alla propria incapacità organizzativa e programmatoria, con l’annuncio di spostare addirittura a marzo le iscrizioni si supera ogni immaginazione. Ci sarebbe quasi da sorridere se la situazione non fosse così seria e grave. Non solo per il perdurare dell’incertezza procurata a studenti e famiglie circa la scelta della scuola a cui iscriversi, ma anche perché si sta impedendo alle istituzioni …