Giorno: 12 Aprile 2010

"Attacco frontale al Colle. Riforme ad alta tensione", di Marcella Ciarnelli

La tensione, avvertita ma latente, tra il Quirinale e Palazzo Chigi, finora rivelata in modo strumentale essenzialmente nei resoconti governativi, sta venendo fuori. E dal Colle trapela l’irritazione per quella che viene considerata, con preoccupazione, una falsa partenza della tanto decantata stagione della tregua e delle riforme. Il presidente del Consiglio, incassati i risultati delle regionali, più volte ha dichiarato il suo impegno ad usare i prossimi tre anni, liberi da consultazioni nazionali, per approvare un pacchetto di riforme. Al premier interessa innanzitutto quella della giustizia, per i noti motivi, e, subito dopo, quella per aumentare i poteri del ruolo che ha in testa di andare a ricoprire finita l’attuale esperienza possibilmente investito direttamente dal popolo. Premierato, presidenzialismo. E’ tale l’ambizione da portarlo a contrapporsi ai precisi paletti che il presidente della Repubblica, anche in questi giorni, ha voluto mettere proprio a proposito delle priorità in tema di riforme. Napolitano a Verona ha invitato in modo esplicito ad applicarsi alle materie su cui il lavoro è già avviato, il compimento del federalismo innanzitutto, per cercare …

"L'intellettuale ironico che raccontava il pop", di Michele Serra

Dicono gli amici più vicini che la bella testa di Edmondo, negli ultimi mesi di faticosissima malattia, trovasse requie, e perfino felicità, solo nella scrittura. La cosa non sorprende. La testa di Edmondo era così piena di oggetti, di persone, di pensieri, che non poteva certo starsene in balia del male, a rimuginare sugli orribili impicci che ostano alla nostra libertà di pensare, e ai pensieri dare un senso, un ordine, una dignità formale. La testa di Edmondo era speciale: difficile da padroneggiare, immagino, anche per lui che ne era il padrone. Era la testa di un accademico, ben strutturata attorno allo studio, politologia, sociologia, la politica dottrinaria, la storia del pensiero. Ma era piena di finestre spalancate sulla vita “normale”, la sua, la nostra. Le canzoni, il calcio, la televisione, quello che oggi si chiama genericamente “pop”, erano per Edmondo materia di incessante curiosità, di partecipazione emotiva e razionale. Un intellettuale rigoroso che non diminuisce il suo calibro culturale solo perché la materia è vile e allegra, e parla di Mariolino Corso e di …

"Con quel contratto unico d’ingresso la precarietà cresce", di Davide Imola

Nei giorni scorsi è stato presentata al Senato una proposta di legge sul Contratto Unico d’Ingresso (CUI) come la proposta riferibile al professor Boeri per il superamento del dualismo del lavoro e della precarietà. Leggendo il testo di legge sul CUI viene spontaneo dire che le operazioni di riscrittura dei diritti del lavoro dovrebbero almeno avere la decenza di non essere spacciate per un aiuto ai precari. Nel testo proposto, infatti, rimangono tutte le forme di lavoro precario oggi presenti e, in più, si amplia l’utilizzo dei Contratti a termine (oltre 2 milioni e 300mila) introducendo anche la bizzarria di un criterio di reddito a giustificazione del termine (si può fare sopra i 25mila euro riproporzionati per i part time). A questo si aggiunge il CUI come nuova forma di precarietà all’armamentario già esistente. Inoltre: a) I CUI sono possibili anche per le aziende che fanno licenziamenti o cassa integrazione potendo sostituire lavoratori tutelati con altri non tutelati. b) Ogni rimando contrattuale alle parti sociali ha sulla testa una spada di Damocle lasciando, dopo pochi …