Giorno: 4 Aprile 2010

"Il diritto di essere felici", di Michela Marzano

Gli economisti la usano al posto del pil per misurare il benessere delle nazioni I filosofi si interrogano su come raggiungerla in un´epoca senza più grandi utopie. I politologi la considerano il compito principale delle democrazie contemporanee Perché oggi essere felici non è più solo un´aspirazione individuale Ma un dovere collettivo. Che cos´è oggi la felicità? A giudicare dal numero di libri pubblicati in questi ultimi anni e dal successo dei dibattiti organizzati sul tema, sono in molti a chiederselo. È anzi uno degli argomenti che appassiona di più. Forse perché nessuno sa esattamente cosa sia la felicità, ma, al tempo stesso, non ha alcuna intenzione di rinunciarci. Tutti desiderano essere felici. L´oggetto del desiderio, però, è più che mai oscuro. Non siamo più all´epoca di Platone, quando la felicità non aveva misteri: era la conseguenza necessaria di una vita buona, una vita, cioè, passata a cercare la saggezza e la virtù. Come essere felici, infatti, quando il significato stesso del termine “virtù” è poco chiaro? Quando anche la soluzione epicurea – un uomo è …

"Il balletto degli ignavi", di Lorenzo Mondo

Tristissimo e crudamente emblematico ciò che è accaduto in una scuola media di Salò. Durante la lezione di francese, una ragazza dodicenne è stata indotta da tre compagni a prestazioni sessuali, mentre altri, anziché protestare, facevano scudo e l’insegnante continuava imperterrito a interrogare tre allieve, privandole – si direbbe – del piacere di assistere al «gioco». Sogghigni, ribalde allusioni, e nei giorni successivi un’insegnante di italiano, per vederci chiaro e ottenere una indiretta confessione del fatto, ha assegnato un tema a commento di alcuni versi di Dante che condannano gli ignavi, quelli che nella vita non si sono mai schierati: «Ed elli a me, come persona accorta: / “Qui si convien lasciare ogne sospetto; ogne viltà convien che qui sia morta”». Era utile proporre un argomento di riflessione per dei ragazzi che, usi a considerare il sesso nella sua rozza istintualità, avevano mostrato indifferenza o compiacimento davanti al vergognoso episodio. Ma il tema avrebbero dovuto svolgerlo, prima degli allievi, anche gli adulti, in diversa misura corresponsabili. La preside ha decretato dei giorni di sospensione per …

"Ecco chi specula sul disastro dei musei", di Alessio Postiglione

Napoli, siamo nel bookshop del museo della Certosa di San Martino, gestito in concessione da Electa-Mondadori. La legge prevede che la libreria (concessionaria) debba vendere almeno il 50% di titoli di altri editori; ma qui non è così. I libri riconducibili alla Mondadori saranno, a occhio, oltre l’80% del materiale in mostra. Alla ricerca di spiegazioni, le sorridenti impiegate del bookshop oppongono un mutismo quasi omertoso. Non sanno niente; fa tutto Mondadori, quando vengono i suoi uomini ad allestire le esposizioni. Le impiegate non conoscono il nome di alcun responsabile; possono solo darmi il numero di un centralino che, in seguito, non mi risponderà o non saprà dirmi nulla. Ma come vengono gestiti i beni culturali, oggi, in Italia, e chi controlla i concessionari? Dalla legge Ronchey del ’93, infatti, si è fatto largo un nuovo approccio manageriale alla gestione della cultura che ha previsto, in primis, l’ingresso dei privati nel settore e, anche, l’istituzione di “società pubbliche” che organizzassero il settore con l’efficienza dei privati. L’ultimo step di questa rivoluzione copernicana è il “federalismo …

"Il vento vandeano da Torino a Treviso", di Eugenio Scalfari

Se vogliamo guardare al futuro dopo lo scossone elettorale le questioni sono due: il destino delle riforme e l´andamento dell´economia. Ma poiché entrambi questi temi sono condizionati dalla politica e dai rapporti di forza emersi dalle elezioni della scorsa settimana, i risultati del 29 marzo non possono essere archiviati come cosa nota. Pesano sul futuro, sui comportamenti dei protagonisti e sugli umori della società. Perciò dobbiamo esaminarli con cura e al di fuori della propaganda di parte, rileggendo i numeri emersi dalle urne e cavandone un significato. Comincerò dalla Lega, che politicamente è il partito vincitore. La sua vittoria politica è indubitabile: non governava nessuna Regione ed ora ne governa due; in Veneto ha largamente superato il Pdl; il Nord padano è saldamente guidato dal centrodestra e in particolare dalla Lega che può vantare anche una penetrazione inquietante in Emilia. Alla vittoria politica non si è però accompagnata una vittoria elettorale in termini di cifre assolute. Gli elettori della Lega infatti sono stati due milioni e 750 mila; nelle europee erano stati due milioni e …

"La città ha perso i suoi luoghi: ripartiamo da lì", di Claudia Fusani

Prima i ragazzi si ritrovavano lungo la scalinata di S. Bernardino, sedevano a gruppetti, sguardi, qualche parola, gli amici, le amiche, lo struscio fino al Corso Vittorio e a piazza Duomo e al ritorno ancora la scalinata, monumentale, di pietra bianca, stile barocco, custodita ai lati dalle edicole dei santi. Alle spalle la basilica, intorno le montagne e il Gran Sasso. I primi amori. Il posto più sicuro e più bello del mondo. Questo prima, prima del terremoto. Oggi i ragazzi si ritrovano al bar del centro commerciale. «Ed è molto triste, loro, i ragazzi, stanno diventando tristi…» dice il sindaco Cialente guardando la dolce discesa della scalinata ora piena di erbacce, detriti, le edicole ingabbiate nel legno e nel ferro. S.Bernardino è uno dei luoghi che fanno l’anima dell’Aquila, da generazioni testimone silenzioso di amori e passioni, delusioni e pezzi importanti di vita. «L’Aquila non ha più i suoi luoghi. Prima uscivi e non ti sentivi mai solo. Adesso passiamo la giornata in macchina. Come se voi a Roma la passaste sul raccordo anulare…». …

L'amaca di Michele Serra

Nella baraonda di parole seguita al voto regionale, mi ero perso questa dichiarazione di Fabrizio Cicchitto (Partito dell´Amore) al Corriere: «La vittoria di Torino è stata clamorosa, politicamente parlando uno “stupro” (virgolette del Corriere, ndr). La caduta della città dell´intellighenzia azionista e comunista segna definitivamente il cambio dell´egemonia culturale del Paese». A prima vista, è l´uso gongolante della parola “stupro” a colpire, perché perfino da un estremista fanatico come Cicchitto ci si aspetterebbe quel filo di ipocrisia che aiuta a salvare la forma. Essendo però l´azionismo torinese una delle poche pagine nobili e oneste (soprattutto oneste) della politica italiana, si può anche capire che Cicchitto lo detesti al punto di perdere le staffe. Ma è la seconda parte della dichiarazione a dirci, di Cicchitto, perfino più della prima: l´egemonia culturale del Paese non è più comunista, e tantomeno azionista, da almeno vent´anni. La cultura e lo stile dei Cicchitto è solidamente condivisa, impregna il Paese e lo governa. Ma vincere e comandare, a quelli come Cicchitto, non dà sollievo

Sale la benzina e il governo aumenta le tariffe di treni, poste, autostrade. Ecco la Pasqua anti-liberalizzazioni

Il pieno costa 10 euro più di un anno fa, le tariffe dei servizi regolamentati per l’ISTAT salgono del 3,7%. Fassina: “I prezzi corrono e il governo fa festa”. Lirosi denuncia le tasse occulte che mettono le mani nelle tasche degli italiani e Sangalli denuncia: “Prima delle elezioni informazioni occultate” Arriva la Pasqua e più della metà degli italiani resterà a casa, anche perché il pieno costa 10 euro più di un anno fa ma un barile di petrolio 5 dollari in meno di 2 anni fa…. Secondo i dati dell’Adoc, quest’anno il 55% sconterà il caro-esodo. Anche se TG1, TG2, TG4, TG5, Studio Aperto, non ve l’hanno detto il pieno di carburante, che sia diesel o benzina, secondo i calcoli delle associazioni dei consumatori costa 10 euro di più che nella Pasqua dell’anno scorso. Allora la benzina costava in media 1,2 euro al litro, adesso è sopra gli 1,4 euro. Il prezzo del petrolio sale (giovedì il barile ha sfiorato gli 85 dollari), ma nelle pompe la stangata è arrivata due settimane fa: la …