Giorno: 3 Aprile 2010

“Linea Carpi-Modena, vogliamo risposte chiare dal governo”

Ennesima interrogazione dell’on. Ghizzoni che dovrebbe essere discussa il 9 aprile. Proseguono i disservizi sulla linea ferroviaria Modena-Mantova e anche ieri si sono registrati pesanti ritardi e problemi. La deputata carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni, che è già intervenuta in più occasioni con interrogazioni parlamentari sui disagi per i pendolari e gli utenti della linea, ha depositato all’inizio di marzo una nuova interrogazione che verrà discussa giovedì 9 aprile, con la ripresa dell’attività parlamentare successiva alle ferie pasquali. “Questa volta ci attendiamo risposte chiare e impegni precisi da parte del Governo – afferma l’on. Ghizzoni – perché la situazione non è più tollerabile. I disservizi, la riduzione delle corse, delle fermate e della qualità complessiva del servizio ferroviario sulla linea Carpi-Modena proseguono, nonostante le ripetute denunce degli utenti e delle amministrazioni locali. Dopo i molti problemi già segnalati con precedenti interrogazioni, la società Trenitalia ha chiuso anche la locale biglietteria durante la domenica senza avvisare preventivamente nemmeno le autorità facenti parte del tavolo di confronto sui problemi della linea Modena-Carpi (Regione, Provincia e Comune) e …

Dopo il record di critiche da Cota e Zaia retromarcia sulla RU486

Tutti contro la crociata leghista: PD, governo, medici. Agostini: “Più fondi ai consultori e per le politiche sociali”. Umberto Veronesi: “Sono incostituzionali”. E invece il neogovernatore piemontese è partito dalla crociata contro la somministrazione della pillola RU4486. Per poi tornare sui suoi passi in tempi record, seguito da Zaia e dal vicepresidente in pectore della Lombardia il leghista Andrea Gibelli, che strafà e come denunciato a Filippo Penati, “si spinge anche più in là e dice che la legge 194 sull’aborto ha fatto il suo tempo. Tanto per cominciare, vorrei ricordargli che ogni rappresentante dello Stato è tenuto a rispettare le leggi, non ad eluderle”. E dalla Calabria anche il neoletto Giuseppe Scopelliti si scopre contrario alla pillola. Oggi il senatore PD Umberto Veronesi, il più famoso degli oncologi italiani e presidente dell’Istituto europeo di Oncologia di Milano, scrive in un articolo su la Repubblica che “le dichiarazioni dei neo-governatori di Piemonte e del Veneto sull’intenzione di non distribuire la pillola sono anticostituzionali”. Un bel pasticcio per Cota, così appena partita la distribuzione tutta Italia …

"Deficit ai massimi dal ’96. Non è solo colpa della crisi", di Bianca Di Giovanni

Cosa è successo davvero al bilancio pubblico nel 2009? Fuori dalla polemica politica, è importante leggere le cifre disaggregate: sono quelle che dicono molto sulla politica economica del governo. L’Istat ha confermato ieri un indebitamento netto pari al 5,2% del Pil. Un risultato così negativo non si raggiungeva dal 1996. Per la prima volta dal 1991, poi, il saldo primario (cioè la differenza tra entrate e uscite al netto degli interessi passivi) risulta negativo e pari a -0,6%: l’anno prima era pari a +2,5%. Come dire: si è tornati ai livelli della più grave crisi che aveva investito l’Italia agli inizi degli anni ‘90. TREMONTI E LA CRISI Si sa che il ministro Giulio Tremonti anche stavolta chiama a discolpa la crisi, la più grave da quella del ‘29,come ama ripetere. Se il deficit cresce è perché c’è un rapporto con il Pil, che ha subìto una contrazione da brivido: -5,1%.Maè davvero così? Certamente la crisi è dura e continua a farsi sentire anche quest’anno. A testimoniarlo gli ultimi dati sulla Cig diffusi ieri dall’Inps. …

Lite al Tg1, la Busi resiste «C'è libertà di espressione»

Scontro aperto al Tg1. Da una parte Augusto Minzolini, direttore dal 20 maggio 2009 (voto contrario dei tre consiglieri di opposizione su nove). Dall’altro alcuni conduttori storici (Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio e Piero Damosso, sostituiti da Minzolini a partire da lunedì con Francesco Giorgino, Laura Chimenti e Francesca Grimaldi) e soprattutto Maria Luisa Busi, per ora non rimossa ma «richiamata» da Minzolini con una lettera dopo un’intervista rilasciata dalla conduttrice a la Repubblica in cui contestava duramente le «epurazioni» del direttore. La Busi ha risposto a Minzolini con un’altra lettera rivendicando «la libertà di espressione sancita dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori e come membro del Consiglio nazionale della Federazione nazionale della Stampa». Il dissidio tra i due è aperto da tempo, soprattutto da quando Maria Luisa Busi, inviata all’Aquila il 21 febbraio (nelle ore della protesta delle carriole) e contestata sul posto al grido di « Tg1 scodinzolini» commentò: «Non posso rispondere dell’informazione in generale che il Tg1 ha dato in questi dieci mesi di terremoto». Le replicò Minzolini: «Giudizi inaccettabili, perché …

Il nuovo fronte del Carroccio "Graduatorie regionali per i prof", di Roberto Bianchin

Non solo mogli e buoi dei paesi tuoi. Anche maestri e professori. È la scuola una delle nuove frontiere della “rivoluzione” leghista, che vuole stabilire “graduatorie regionali” per i docenti, alle quali accedere con il semplice certificato di residenza. Il Carroccio, sfruttando il peso maggiore che ha adesso nella coalizione, intende proporre al governo di “rivedere in senso federalista” la normativa nazionale sulle graduatorie degli insegnanti, per favorire i docenti locali. In sostanza, per impedire agli insegnanti del Sud di “venire a rubare il posto di lavoro” a quelli del Nord. A fare da apripista, la Lega del Friuli-Venezia Giulia, molto attiva in questi giorni con il suo rifiuto delle celebrazioni dell’unità d’Italia e la proposta di un nuovo marchio, “Friulano tipicamente Padano”, per i vini e i prosciutti della regione. I leghisti sono riusciti a far passare in consiglio regionale, coi voti favorevoli del centrodestra, una mozione che impegna la giunta a sensibilizzare governo e parlamento affinché le graduatorie per l’accesso al ruolo degli insegnanti “siano stilate su base regionale”. E “non si verifichino …

"Il mix di Bossi dai celti alla Chiesa", di Michele Brambilla

Martedì scorso su Il Fatto Massimo Fini ha rivelato un episodio di alcuni anni fa. Una sera a cena, convinto che il momento fosse propizio per una confessione, fece una domanda a Bossi. Umberto, dimmi finalmente la verità: ma tu sei più di destra o più di sinistra?». Bossi rispose: «Più di sinistra, ma se lo scrivi ti faccio un culo così». È un aneddoto che può apparire assurdo, in questi giorni in cui ci si chiede se la Lega non sia diventata un partito cattolico, anzi clericale. E in cui altri invece sostengono, come hanno sempre sostenuto, che è un partito xenofobo di estrema destra, quindi del tutto anticristiano. Insomma che cosa è la Lega? La realtà è molto complessa. Nella battuta di Bossi a Massimo Fini c’è del vero. La Lega ad esempio non è in alcun modo assimilabile al berlusconismo. Chiunque abbia seguito le feste del popolo della libertà e quelle della Lega, o i comizi di Berlusconi e quelli di Bossi, sa bene che fra le due realtà c’è una distanza …

Scuola, la circolare spiega tutto. Solo che questa è incomprensibile

L’ultima circolare del ministero dell’Istruzione sembra proprio un pesce d’aprile. E potrebbe esserlo, perché la data che riporta la nota inviata oggi a tutti i dirigenti scolastici italiani è proprio quella del primo di aprile. Ma il ministero dell’Istruzione non fa pesci d’aprile o, almeno, non li ha mai fatti. Tuttavia, una cosa sembra certa: i presidi che questa mattina si sono imbattuti nella comunicazione MIURAOODGOS, protocollo numero 2532 /R. U./U cercando di capirci qualcosa, saranno rimasti di stucco. ECCO IL TESTO DELLA CIRCOLARE La circolare è breve e ricorda a tutti gli operatori della scuola che le norme dei regi decreti 635 del 1925 e 2049 del 1929 sono ancora pienamente in vigore. Ma non sembra neppure detto questo. Vediamo di capirci qualcosa. “Con riferimento a notizie di stampa, si precisa – scrive il direttore generale Mario Dutto – che le disposizioni di cui al regio decreto n. 653/1925 ed al regio decreto n. 2049/1929, delle quali l’art. 2 del decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200 (…) aveva previsto l’abrogazione a decorrere dal 16 …