Giorno: 13 Aprile 2010

Bersani: "E' in gioco l'Italia, ripartiamo dai problemi della gente. Serve una reazione forte"

Il leader PD incontra i segretari regionali e i senatori che avevano chiesto in una lettera di cambaire passo. E rilancia: “Più spazio ai circoli e un’agenda alternativa alla destra. Mettiamo al centro la riforma del fisco, il lavoro, i giovani”. “Noi dobbiamo parlare dell’Italia, dei problemi della gente. E valorizzare il territorio”. E’ la prima indicazione che Pier luigi Bersani ha dato alla riunione della Segreteria del Pd con i segretari regionali, primo passo di una road map, una vera “agenda alternativa da proporre al Paese” ribadita anche nel pomeriggio durante l’incontro con i 49 senatori che dopo il voto delle regionali avevano scritto al leader per denunciare l’imborghesimento loro e del PD e per chiedere un cambio di passo. Ecco che Bersani delinea un’agenda alternativa a quella della destra incentrata su riforma fiscale, lavoro e giovani generazioni. “Dobbiamo organizzare una reazione forte perché e’ in gioco l’Italia” spiega al termine della riunione con i senatori democratici alla biblioteca del Senato: “Queste elezioni hanno segnalato un distacco molto forte fra i cittadini e la …

Assessore Peri su stazione di Carpi

Disservizi sulla Modena-Carpi: parla l’assessore regionale Peri: «Incalzeremo Trenitalia». «Motrici vecchie, biglietteria chiusa, coincidenze perse». «I consiglieri provinciali di centrodestra dovrebbero sapere – sbotta Alfredo Peri, assessore regionale ai trasporti – che i treni non sono gestiti dalla Regione, ma da Trenitalia, la cui proprietà è al 90% del ministero dell’Economia, in base a uno specifico contratto di servizio che deve essere rispettato ». Peri interviene nella polemica, aperta dal consigliere provinciale del Pdl Matteo Malaguti, sui disservizi della linea Modena-Carpi. E annuncia che la Regione «utilizzerà gli strumenti che ha a disposizione per rivendicare la rispondenza dell ’offerta con gli impegni presi da Trenitalia». «Sulla linea – prosegue l’assessore – circolano elettromotrici di vecchia costruzione che, oltre ad avere prestazioni limitate, risentono di un livello di efficienza legato al prolungato utilizzo nel corso degli anni. Noi abbiamo già investito e speso risorse per rinnovare e potenziare il materiale rotabile: aspettiamo ancora segnali da parte del gestore nazionale». Oltre alla carenza di treni, sulla Modena-Carpi «sono venute meno diverse coincidenze a causa di un ulteriore …

"Emergency e l'Italia dei clan", di Massimo Gramellini

Leggendo l’intervista rilasciata ieri a La Stampa dall’onorevole La Russa verrebbe da chiedersi con il poeta: che anno è, che giorno è? Il ministro della Difesa rispolvera gli interminabili Anni Settanta per informarci che anche Gino Strada potrebbe aver allevato nel suo seno degli infiltrati «come accadde al Pci con le Br e al Msi coi Nar», trattando Emergency alla stregua di un partito, diviso in frange più o meno estremiste. Non vi è dubbio che le responsabilità dei tre italiani fermati in Afghanistan andranno accertate e nel caso punite, ma è inaccettabile la tentazione di trattare questa vicenda come se fosse una questione di politica interna. Nel compilare il proprio autoelogio, il ministro ricorda i tanti «esponenti di sinistra che abbiamo salvato negli scenari di guerra». E non allude a un parlamentare del Pd strappato ai talebani o a un banchiere delle cooperative rosse preso in ostaggio dai pashtun. Intende riferirsi a giornalisti, medici, pacifisti: tutta gente che nelle zone di guerra ci va per vocazione o per mestiere, certo non per conto di …

"Tra la guerra e gli anni Sessanta. Ragazze, la vostra libertà nacque in quell’età di cui non c’è memoria", conversazione con Marisa Rodano di M. Serena Palieri

Perché le ragazze italiane di oggi rifiutano l’eredità del femminismo? La domanda ce la facciamo in molte da un bel pezzo. Ma è la prima volta che ascoltiamo una risposta esauriente come questa che ci dà Marisa Rodano. Primo, osserva, perché si sentono libere, da un lato, e, dall’altro, non sanno che la parità acquisita non è «naturale» ma ha richiesto battaglie durate decenni; secondo, perché condividono «paritariamente» coi coetanei maschi il grande dramma di questi anni, la precarietà; terzo, perché vivono, come tutti noi, in un’epoca segnata da un feroce individualismo. Marisa Rodano, 89 anni da poco compiuti, può dirlo perché prima «c’era». Memorie di una che c’eras’intitola il saggio in cui ricostruisce la storia dell’associazione di cui è stata nel ‘44-45 tra le fondatrici, l’Udi, e che ha presieduto dal ‘56 al ’60. Sono, i secondi Quaranta e soprattutto i Cinquanta e i primi Sessanta, gli anni, sotto questo aspetto, cruciali, ma anche più opachi e di cui si ha meno memoria. E sono quelli appunto che metteremo a fuoco in questo colloquio. …

"Uno sconticino ai tagli al personale", di Alessandra Ricciardi

Anche quest’anno, l’operazione tagliaorganici sarà fatta su due fronti diversi: dei 25.600 posti da cancellare dal ruolo degli insegnanti del prossimo anno (15 mila invece per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo), 22 mila spariranno dagli organici di diritto e 3.560 saranno eliminati invece da quelli di fatto. Soluzione che «potrà garantire una maggiore stabilità delle platee scolastiche e del personale docente interessato, anche a tutela della continuità didattica e della qualità del servizio e, al tempo stesso, a orientare meglio e attenuare il rigore dell’intervento riduttivo». È quanto prevede il decreto organici 2010, alla firma del ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, di concerto con il collega dell’economia, Giulio Tremonti. Di fatto, la riduzione di 3600 posti non sugli organici di diritto consentirà di continuare ad assumere in futuro anche a tempo indeterminato sui posti in oggetto. Uno sconticino, insomma, rispetto ai rigori della manovra sulla scuola decisa con il decreto legge 112/2008, frutto di una lunga trattativa con le forze sindacali. E che però non lascia soddisfatti: «Anche se nell’immediato attenua l’impatto dell’intervento, non risolve …

"Industria, la produzione risale. Ma la ripresa resta debole", di Bianca Di Giovanni

La produzione industriale torna a vedere un segno più dopo 14 mesi. Il dato Istat di febbraio segna un +2,7%rispetto allo stesso mese dell’anno prima, mentre resta invariata rispetto a gennaio. A trainare la ripresina è il settore dei prodotti chimici (+15,7%), della fabbricazione di computer e dei prodotti di elettronica e ottica (+9,9%) e dei mezzi di trasporto (+9,1%). onica e ottica (+9,9%) e dei mezzi di trasporto (+9,1%). In diminuzione sono risultati, invece, l’industria del legno, carta e stampa (-4,7%), l’attività estrattiva (-1,8%) e i macchinari e attrezzature non classificati altrove (-1,3%). OTTIMISMO Il primo segno positivo dal 2008 a oggi ha messo le ali ai messaggi di speranza e ottimismo del governo, mentre sul fronte delle parti sociali si invita alla cautela. Il ministro Claudio Scajola parla di «ulteriore conferma del fatto che la ripresa è in corso ed è la migliore risposta a chi continua a parlare di declino», dando una stoccata a sindacati e Confindustria. Ma se la tendenza al ribasso si è fermata, i livelli raggiunti restano molto inferiori …

Roma – L'organizzazione del sistema universitario (Seminario)

Aula Magna del Rettorato | via Ostiense, 159 – Roma coordina la discussione: Paolo Benvenuti, preside della Facoltà di Giurisprudenza interventi introduttivi Franco Asciutti, senatore, componente VII Commissione del Senato Manuela Ghizzoni, deputato, componente VII Commissione della Camera Andrea Lenzi, presidente del Consiglio Universitario Nazionale Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Sapienza Università di Roma, portavoce dell’Interconferenza dei Presidi di Facoltà Roberto Moscati, docente di Sociologia dell’Educazione, Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Milano Bicocca Sergio Rizzo, giornalista, Corriere della Sera Carlo M. Travaglini, preside della Facoltà di Economia, Università Roma Tre discussione