Giorno: 3 Ottobre 2010

Le critiche spaventano Palazzo Chigi il premier accelera sul "piano per la vita", di Francesco Bei

L’articolo dell’Osservatore Romano, quelle critiche pungenti alle “deplorevoli battute” del premier, hanno fatto suonare l’allarme a palazzo Chigi. È la prima volta che l’organo della Santa Sede, non Famiglia Cristiana o l’Avvenire, prende le distanze dalla leadership di Silvio Berlusconi, criticandolo in maniera diretta. E questo nonostante Gianni Letta, fin dal giorno prima, avesse chiamato il cardinal Bertone per provare ad attutire l’impatto della notizia. Spendendosi anche con Berlusconi per offrire alla controparte un comunicato di (timide) scuse. Nelle stanze vaticane non si fa mistero della “amarezza” suscitata dalla barzelletta di Berlusconi, con quella bestemmia finale. “Non potevamo fare altrimenti, era inevitabile reagire”, dicono fonti vicine alla segreteria di Stato. Anche per non apparire reticenti rispetto all’Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, che già dal mattino si era scagliato con molta durezza contro Berlusconi. Tanto che, in questa micidiale serie di colpi al premier, qualcuno ci legge anche l’esito di una partita interna alle gerarchie, con la Cei di Bagnasco – più fredda con il Pdl e favorevole al disegno di Casini – che detta …

Marzabotto: Napolitano, ideali Resistenza vivi e attuali

Messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 66° anniversario dell’eccidio di Marzabotto. ”Gli ideali che ispirarono allora quanti scelsero consapevolmente di partecipare alla Resistenza contro la dittatura fascista e condussero alla rinascita delle istituzioni democratiche -si legge tra l’ altro nella lettera alla comunita’ di Marzabotto- conservano intatta la loro attualita’ e sono alla base dei valori di pace, liberta’ e giustizia solennemente sanciti dalla Costituzione repubblicana” Ansa 03.10.10 ****** l presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 66esimo anniversario dell’eccidio di Marzabotto, ha inviato un messaggio in cui esprime “profonda commozione al dolore dei familiari delle tante vittime innocenti della barbarie nazifascista”. “Gli ideali che ispirarono allora quanti scelsero consapevolmente di partecipare alla resistenza conservano intatta la loro attualità”, ha aggiunto il capo dello Stato. Quegli stessi ideali “sono alla base dei valori di pace, libertà e giustizia solennemente sanciti dalla Costituzione repubblicana”. Napolitano ha indirizzato il messaggio al sindaco Di Marzabotto, Romano Franchi, al Comitato promotore e a tutti i partecipanti, per il tramite del Segretario Generale della presidenza …

Bersani: "Subito al Quirinale. Basta cricche e barzellette"

Il governo «va avanti traccheggiando». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, prima di intervenire alla scuola di politica del Pd replica al ministro Maroni: «a vedere la situazione bastano 3 minuti, non c’è bisogno di 3 settimane». «Con la fiducia hanno fatto una operazione non onesta perchè il paese non ha bisogno di traccheggiamenti». «Questo governo – afferma il leader Pd – non è in condizione di governare. Davanti ad un Paese che ha un milione di problemi sarebbero stati onesti a dirlo in Parlamento. E invece cercano di traccheggiare. Si rimettano al Capo dello Stato perchè così non si può andare avanti». Bersani assicura che il Pd «è assolutamente pronto al voto». «Siamo un partito europeo e come i laburisti inglesi si sono divisi al congresso e poi riuniti». Funziona così, spiega Bersani, «nei partiti che non hanno un padrone». Basta barzellette Il Paese «è stato deformato da elementi di corruttela le leggi speciali hanno generato cricche perchè le leggi le hanno fatte le cricche. Basta barzellette, ci vogliono regole, onestà, legalità e …

"Urne anticipate, un elettore su tre verso l’astensione", di Renato Mannheimer

Il 56% ha un’opinione negativa della politica, il 28 prova addirittura «disgusto». Come ogni settimana, abbiamo effettuato nei giorni scorsi un sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani. La distribuzione delle preferenze non differisce molto dalle ricerche precedenti, salvo la conferma della tendenza ad abbandonare il consenso per i due partiti maggiori (sia il Pdl, sia il Pd) per dirigerlo verso le forze più piccole. Ma l’esito più significativo non riguarda tanto il voto, quanto il non voto. Rispetto al passato, infatti, si sono di molto accresciute le risposte «non so cosa votare», «non so se andare a votare» e similari. L’insieme di queste espressioni di indecisione, se non di rifiuto dell’intera offerta elettorale attuale, si avvicina oggi al 33% (era il 25% prima dell’estate). Insomma, più di un italiano su tre non vuole o non riesce a prendere posizione sul partito da votare. È un altro indicatore del processo di sfiducia verso la politica e le sue istituzioni che, di nuovo, si sta manifestando nel nostro Paese. Gli avvenimenti che hanno connotato lo scenario …

Degrado e sprechi, Pompei senza guida da 6 mesi", di Stella Cervasio e Alberto Custodero

Salta di nuovo la nomina del sovrintendente: l´unico candidato è sotto inchiesta. Altre indagini riguardano l´abusivismo. Dubbi sul bilancio firmato dal commissario. Da sei mesi senza vertice il parco archeologico più importante del mondo, quello degli scavi pompeiani. Il ministero dei Beni culturali non ha ancora nominato il responsabile definitivo della soprintendenza unificata di Napoli e Pompei. È giallo sulla mancata nomina: il 29 settembre il ministero avrebbe dovuto incaricare un responsabile definitivo, Angelo Maria Ardovino, ex dirigente generale per i Beni Archeologici. Ma il ministro Sandro Bondi all´ultimo momento non ha firmato il decreto, senza un perché ufficiale. C´è, sulla vicenda, solo un retroscena molto riservato: il candidato risulta infatti indagato dalla procura Salerno nell´ambito dell´inchiesta sui fondi europei insieme a Giuseppe Proietti (ex capo di gabinetto del Ministero e ad interim da aprile a settembre a Pompei), all´ex soprintendente regionale Stefano De Caro, alla sua collega di Paestum Giuliana Tocco Sciarelli, a Giuseppe Bilardi, ex dirigente del settore Bilancio del Ministero, all´archeologa di Velia Giuseppina Bisogno e alla ex soprintendente di Salerno, Maria …

"Tre parole per un patto, le nuove regole europee di stabilità", di Tommaso Padoa-Schioppa

Nel marzo scorso il presidente Sarkozy e il cancelliere Merkel, da podi affiancati, invocarono un «governo economico» per l’Europa. L’invocazione fu accolta dall’intero Consiglio europeo dopo solo tre mesi; ma chi leggeva il comunicato ufficiale scopriva che nelle principali lingue dell’Unione il concetto era espresso con tre parole diverse, di forza decrescente (Gouvernement, Governance, Steuerung). Ora la Commissione propone come tradurre quel concetto in regole, procedure, poteri, sanzioni. L’impianto è questo: le regole di bilancio restano quelle del Patto di stabilità, ma il debito pubblico (sotto il 60 per cento) – finora trascurato – assurge alla stessa importanza del deficit (sotto il 3); si rafforzano i meccanismi di controllo e le sanzioni; alla disciplina di bilancio si aggiunge una politica di prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici; si fa più autonomo il potere della Commissione e più difficile il boicottaggio del Consiglio. Le proposte sono complesse e occorre guardarsi dai giudizi affrettati; tanto più che non sappiamo con quali modifiche diverranno norme, né come le norme saranno poi applicate. Suggerisco questa linea di giudizio e …

"Le anti-Adro, dove a vincere è il tricolore", di Paolo Berizzi

In principio fu la signora Lucia. Correva l´anno 1997 quando, alla prima performance del suo cursus honorum di “resistente” antipadana, l´ormai mitologica patriota veneziana Lucia Massarotto esibiva il tricolore sul balcone di casa facendo imbestialire il popolo leghista radunato sul sacro suolo di Riva Sette Martiri. Ora la “signora della bandiera” non può più prodursi nel suo numero (urticante per i leghisti) di fiera oppositrice della padanizzazione: è stata sfrattata da casa. Persino Bossi ha smussato l´avversione verso di lei. In compenso da quel giorno di 13 anni fa – in un meccanismo quasi surreale per cui a fare notizia, soprattutto al Nord, non è più tanto l´ostensione del Sole delle Alpi e di altri simboli della Lega ma quello del vessillo che rappresenta l´unità nazionale – la signora Lucia ha fatto scuola. Si sfoggia sempre più spesso il tricolore per reazione al marketing padano, per opporsi alla deriva della monocultura cromatica del Carroccio e ribadire, sembra incredibile, che il territorio del Nord-Italia è Italia e non Padania. Nei vessilli e nelle leggi. La bandiera …