Giorno: 17 Ottobre 2010

«Per non rinunciare al futuro», appello della Rete29Aprile

Il sistema scolastico e universitario italiano è in grave pericolo. Un pericolo serio, reale, non dovuto al dilagare della tv spazzatura, non provocato dal terrorismo islamico e stranamente neppure causato dai mutamenti climatici; la scuola e l’università italiana sono a rischio perché si tagliano drasticamente le risorse che, pur tra mille difficoltà, hanno permesso fino a oggi il loro funzionamento e garantito l’esistenza di insegnanti e ricercatori convinti di star svolgendo un compito importante. Forse è per questo senso profondo di autostima e di fiducia verso se stessi che insegnare non è un lavoro come un altro. Fare ricerca non è una comoda pratica per timbrare il cartellino e poi subire un lavoro più o meno tollerato o detestato: è spendere sogni, anni, fatica e sudore per studiare, interpretare, valutare, elaborare ipotesi, fare confronti, trasmettere conoscenze e gli strumenti per elaborarle. In tutti i Paesi dell’Unione europea l’insegnamento, dalle scuole materne alle università, è considerato attività degna del massimo rispetto, in quanto riserva strategica di competenze e sapere; nel nostro Paese l’insegnante è screditato agli …

Viadana (MN) – Incontro Prospettiva Scuola

presso Auditorium Aula Magna ITC – Piazzetta OreficeProgramma 20,30 Saluti: Cesarina Baracca, Segretaria Circolo PD Viadana Moderatore: Enrico Grazioli, direttore de “La Gazzetta di Mantova” Interventi: La scuola che vogliamo e che non è On. Manuela Ghizzoni, Capogruppo PD commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera Scuola Primaria: per un’educazione di qualità’88 0-6 anni Patrizia Roncoletta, Dirigente comprensivo di Bozzolo e D.D. Viadana Scuola secondaria di primo grado: quale patto educativo? Wainer Melli, Dirigente comprensivo “Il Milione” Suzzara, Sindaco di Suzzara Effetti della riforma della scuola secondaria di secondo grado: Licei, Tecnici, Professionali Marina Bordonali, Dirigente Liceo Scientifico di Mantova La nuova autonomia scolastica: quale orizzonte? Ernesto Flisi, Dirigente Liceo Classico di Mantova, Presidente AISAM Scuola e precariato: l’impatto nella didattica Silvia Carne, Insegnante precaria scuola secondaria di primo grado La Scuola e il territorio: Il Comune e i servizi per la scuola Gabriele Oselini, assessore Pubblica Istruzione Comune Viadana La Provincia e l’offerta d’istruzione Armando Federici Canova, assessore Pubblica Istruzione Provincia di Mantova 22,30 Conclusioni – Dibattito

«Berlusconi e le ville ad Antigua: bufera sull'inchiesta di "Report"»

La ricostruzione del programma della Gabanelli: “Acquistate da società legata alla banca Arner”. Ghedini: “Pronti ad azioni legali, grave se manca il contraddittorio”. La conduttrice: prima veda servizio Bufera “preventiva” sul programma di Raitre “Report”. La trasmissione, condotta da Milena Gabanelli, si appresta a mandare in onda questa sera un’inchiesta sulle ville di Berlusconi ad Antigua. L’isola caraibica, immersa in uno spettacolare contesto naturale, è uno dei 38 Stati inseriti dall’Ocse nella “lista grigia” dei paesi che (pur avendoli sottoscritti) non rispettano gli standard fiscali internazionali. Secondo il servizio di “Report” che andrà in onda stasera il premier avrebbe investito venti milioni per acquistare una serie di immobili sull’isola. Paolo Mondani , giornalista del “team” della Gabanelli, si è recato ad Antigua per raccogliere informazioni. E la ricostruzione è destinata a far discutere Al catasto locale l’inviato di Raitre ha trovato un documento dal quale risulterebbe che il 20 settembre 2007 Silvio Berlusconi avrebbe comprato quattro acri di terra, versando per quella operazione un milione e settecentomila euro alla società Flat Point, i cui proprietari …

«La miseria del cuore che fa il pieno di share», di Natalia Aspesi

Chi se la ricorda più la piccola Sarah, dal corpicino sottile e dal sorriso innocente, coi biondi capelli lisci di tutte le sue identiche coetanee, e la minigonna sulle gambe infantili. Quindici anni e l´aspetto ancora di bambina, a vederla nelle immagini del cellulare e dei video di famiglia, mentre fa le smorfie e ha voglia di scherzare, di giocare: di vivere. L´hanno ammazzata, e perciò col passare dei giorni da protagonista si è fatta comparsa, la sua immagine si è affievolita, poi si è annebbiata la sua persona, si è dimenticato che era viva: è uscita di scena, perché anche nei romanzi gialli, nei film noir e nelle fiction thriller, della vittima si finisce col perdere le tracce, ciò che conta sono gli assassini, e meglio se ad ogni capitolo, ad ogni scena, la storia si ingarbuglia, i sospetti crescono, deviano, si fanno sempre più caldi, gli indizi si accumulano, i detective indagano, arrivano le prove scientifiche, poi le confessioni: e la ferocia si estende dall´atto terribile che spegne una vita così breve, alla …

«Nel Pdl è caos totale. Accuse ai coordinatori», di Francesco Bei

Pdl, piano di Berlusconi per evitare il collasso “Capi locali eletti, riparta il tesseramento”. Poi avverte Tremonti: “Qui solo uno è insostituibile e non è lui”. L´offensiva di Fli sul territorio aggrava le guerre intestine. Scontro tra gli ex An e “Liberamente”. La proposta al vertice di mercoledì, ma il premier blinda i tre coordinatori Il Pdl è a un passo dall´autodissolvimento. La prossima settimana è vissuta da molti come quella decisiva. Deborah Bergamini, un tempo braccio destro del Cavaliere e ora tra i ribelli che in Toscana si oppongono a Denis Verdini. E per descrivere la «malattia» che ha infettato il Pdl usa la metafora del Signore degli Anelli: «Berlusconi è come Theoden, il re buono finito sotto l´incantesimo del malvagio Vermilinguo. Speriamo che spunti un Gandalf, un mago che lo liberi». Per placare la rivolta che sale dal basso, ammesso che non sia troppo tardi, Berlusconi ha tirato due leve. Prima ha blindato i tre coordinatori nazionali, lasciando cadere l´ipotesi di sostituirli. Quindi ha accettato, dopo mille titubanze, una regola dalle conseguenze imprevedibili: …

«Elicotteri e caccia per gli italiani. Il grande affare del fronte afghano», di Umberto di Giovannangeli

Il messaggio che il Governo ha inteso lanciare con le parole del ministro La Russa non è rivolto a rassicurare i nostri soldati o l’opinione pubblica. Quel messaggio è indirizzato alle lobby militari-industriali che spingono da anni per avere nuovi aerei». Vale la pena approfondire l’argomento, praticare questa pista, tanto più che a indicarla non è un irriducibile pacifistamauna persona che ha trascorso buona parte della sua vita nell’esercito: il generale Fabio Mini, già Capo di stato maggiore delle forze Nato nel Sud Europae comandante della missione Kfor dal 2002 al 2003. Una torta da 29 miliardi di euro. In cacciabombardieri, elicotteri e caccia da combattimento.Commesse miliardarie. Che per essere «movimentate » hanno bisogno di una trasformazione sul campo della presenza italiana nella guerra afghana. Una presenza più aggressiva nelle operazioni di bonifica del territorio porta con sé non tanto un incremento del numero dei nostri soldati impegnati al fronte, quanto di unacrescita, qualitativa e quantitativa, di mezzi di supporto aereo ai combattimenti in cui sono impegnate le forze scelte italiane. Commesse che riguardano ad …

«Le promesse bugiarde del ministro senza soldi», di Eugenio Scalfari

Il rappresentante italiano nella Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi, parlando giovedì scorso ad un convegno dell´Aspen è stato lapidario nel formulare la ricetta per uscire dalla stretta della crisi economica che turba con rinnovato vigore i mercati internazionali. Ha detto: «Il voto premia chi coniuga rigore e crescita». Monsieur de La Palisse non avrebbe potuto dir meglio. Anche il nostro ministro dell´Economia ha stilato la stessa ricetta rinviandone l´esecuzione al decreto “Milleproroghe” che sarà varato alla fine di dicembre. In quella sede – ha promesso per placare il crescente malumore dei suoi colleghi di governo – troverà i soldi che oggi non ci sono, avviando la fase 2 della politica economica. La fase dello sviluppo affiancato appunto a quella del rigore. Ma ha anche avvertito che lo “sviluppismo” potrà aver luogo soltanto se l´Europa adotterà quella stessa linea e se gli Usa non aggraveranno ulteriormente la caduta del dollaro sul mercato dei cambi. Giuste riserve. Ma poiché sappiamo già che l´Europa non ha alcuna intenzione di percorrere la strada dello sviluppo per la semplice …