Giorno: 7 Ottobre 2010

"L’Aquila libera dalle macerie. Basta aspettare fino al 2079", di Jolanda Buffalini

Sessantanove anni, un’esistenza intera dalla culla alla vecchiaia, almeno fino a quando non si avvererà la promessa del premier Berlusconi di prolungare la vita a 120 anni. 69 anni è il tempo, secondo Legambiente, necessario per eliminare i cumuli di macerie che paralizzano L’Aquila e gli altri paesi del cratere, ai ritmi attuali di smaltimento. «Macerie anno zero» a 18 mesi dal sisma del 6 aprile 2009, sostengonoVittorio Cogliati Dezza e Angelo Di Matteo. «Errori e omossioni», per gli esponenti ambientalisti, hanno prodotto l’esasperante lentezza che «toglie ai cittadini la speranza di rientrare a casa». «Indecisioni e incertezze», secondo Legambiente, insieme a errori di calcolo, sono all’origine di questa tragedia. «La stima dei calcinacci è – secondo la Regione – di 2 milioni e 650mila metri cubi, di cui uno e mezzo solo a L’Aquila ma i conti non tornano». A Villa Sant’Angelo, per esempio, la stima ufficiale è di 28mila metri cubi, mentre secondo gli abitanti è di 40mila. C’è il problema dello stoccaggio con l’unico sito, la discarica ex Teges, ormai quasi colmo. …

Università, Pd: Gelmini fa marcia in dietro su ‘Lodo salva rettori’

Ghizzoni: era moneta di scambio per avere ok a riforma . “A conferma che le nostre obiezioni non erano peregrine oggi è arrivata puntuale la riformulazione del Governo all’emendamento che portava a 78 l’età pensionabile dei rettori attualmente in carica. Si trattava di una norma gerontocratica, paradossalmente non sgradita ad un ministro che invoca continuamente il ringiovanimento accademico e il merito. E’ stata quindi abolita una norma che molti hanno letto come una moneta di scambio da offrire ad alcuni rettori”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta la nuova formulazione dell’emendamento ‘salva rettori, approvata oggi alla Camera.

Università, Pd: esame ddl slitti a dopo sessione di bilancio

Ghizzoni: prima affrontare questione risorse poi riforma. “L’atteggiamento di totale chiusura alle proposte delle opposizioni, in particolare a quelle del Pd, è la conferma che il governo non ha alcuna intenzione di arrivare ad una riforma condivisa del sistema universitario”. Lo sostiene la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni che sottolinea come: “nel corso dell’esame sono state bocciate tutti le nostre proposte prioritarie: dalla restituzione del maltolto agli atenei (1,5 miliardi solo per il 2011) alla autonomia responsabile, basata sulla valutazione dei risultati; dall’istituzione di borse di studio nazionali che tengano conto simultaneamente di reddito e merito degli studenti; all’arricchimento delle opportunità del diritto allo studio; dal contrasto al precariato della conoscenza con l’istituzione del contratto unico formativo di ricerca alla proposta per arrivare in cattedra in 6 anni fino al piano straordinario per portare in 6 anni almeno 15.000 ricercatori (strutturati e precari) nel ruolo di professore. Insomma sono state respinte tutte le proposte che avrebbero potuto raddrizzare un provvedimento storto e iniquo. L’unica novità, peraltro insufficiente a risolvere i problemi …

"Firenze, ricorso sull'eterologa Legge 40 alla Consulta", di F. Fan.

La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale (legge 40) con la quale si vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Lo hanno reso noto gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono i coniugi che hanno presentato la richiesta. L’uomo soffre di mancanza di spermatozoi causata da terapie fatte in adolescenza. Torna quindi alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita. Il governo: «Ritorno al far west» «È ormai evidente che nei confronti della legge 40 c’è un’attacco di alcuni tribunali. Non su punti marginali ma puntando alla struttura della legge per smontarla. Si dica che si vuole tornare al Far West»: è il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ad affermarlo dopo avere appreso dell’ordinanza che porta la legge 40 sulla fecondazione assistista in Corte Costituzione nella parte che riguarda l’eterologa. «Si vuole così colpire la volontà popolare perchè, tra l’altro, l’eterologa era uno dei punti sottoposti …

"Perchè è incostituzionale l'inchiesta sui magistrati", di Alessandro Pace

Il proposito del Presidente Berlusconi di chiedere l´istituzione di una commissione parlamentare d´inchiesta sui pubblici ministeri «famigerati», enunciato domenica scorsa in chiusura della festa nazionale del Pdl a Milano, non ha il benché minimo fondamento costituzionale ed urta, anzi, contro due fondamentali principi del nostro ordinamento. Il primo è che l´istituzione di una commissione parlamentare d´inchiesta compete in esclusiva alle singole Camere, tant´è vero che su di essa il Governo non può porre la questione di fiducia (art. 116 comma 4 regolamento Camera). Il secondo è che il nostro sistema costituzionale presuppone una parità tra i poteri dello Stato e, quindi, tra gli organi che tali poteri esprimono, tant´è vero che la Corte costituzionale ha il compito di dirimere gli eventuali conflitti derivanti da reciproche menomazioni (art. 134 della Costituzione). Conseguentemente, come sarebbe farneticante che una Camera istituisse una commissione d´inchiesta sul funzionamento dell´altra Camera o che le Camere istituissero una commissione d´inchiesta sul funzionamento della Presidenza della Repubblica, è altrettanto farneticante il proposito di istituire una commissione d´inchiesta su singoli magistrati e, quindi, indirettamente, …

Federalismo svuotato

Quando si parla di federalismo non si capisce più quale siano le posizioni del governo e della Lega. Quando è tra i propri sostenitori, la Lega tuona contro tutti gli ostacoli alla realizzazione del decentramento. Quando è a Roma continua ad avallare le decisioni del governo che di fatto svuotano e rimandano alle calende greche la riforma federale. Per usare un’espressione del segretario Bersani “siamo di fronte al federalismo delle chiacchiere”. Sembra tutto troppo facile per Berlusconi & Co. parlare di riforme e di successi ottenuti, quando poi, conti alla mano, nessuna riforma è stata ancora realizzata e i successi si sono dimostrati evidenti fallimenti. In questi giorni l’esecutivo ha aperto un tavolo con le Regioni per discutere le criticità del federalismo: mettere in linea il decreto legislativo sulla fiscalità regionale con la legge delega 42. Restano dei miraggi per il governo prevedere come costi standard “non sanitari” l’assistenza, l’istruzione e la spesa in conto capitale del trasporto pubblico locale. Una difficoltà in più per le Regioni alle prese con la definizioni dei costi e …

"Università, quella riforma fatta con i tagli", di Sergio Pimpinelli

A leggere i giornali appare evidente che le diatribe e le accuse reciproche di nefandezze all’interno della maggioranza hanno reso collettivamente molti dei suoi componenti una sorta di rei confessi e quindi il governo oggettivamente inaffidabile. È sconcertante constatare come la prevalenza di disvalori quali il perseguimento del successo e dell’arricchimento personale abbia innescato un Big bang inculturale che sta barbaramente soffocando diritti e doveri considerati naturali, e sanciti dalla costituzione, come il lavoro, la salute, la solidarietà, l’istruzione e la cultura il cui soddisfacimento rappresenta il grado di civiltà di un paese. A fronte degli scandalosi sperperi nella finanza pubblica, che viene trattata come un pozzo senza fondo a cui attingere per soddisfare interessi indecenti, il governo, per tamponare la crisi che stiamo attraversando, propone tagli indiscriminati in tutti i settori della vita pubblica le cui nefaste conseguenze sono facilmente intuibili. Per esempio, dovrebbe andare in discussione alla camera la legge di riforma dell’università. Come può essere credibile una riforma elaborata da un governo che non sembra avere a cuore le sorti della cultura …