Giorno: 9 Ottobre 2010

Assemblea Nazionale Pd – Interventi

Idee e progetti per allearsi con l’Italia. Bersani conclude l’Assemblea Nazionale: “Perché siamo venuti a Varese? Peravvicinarsi ai cittadini che lavorano. Il progetto per l’Italia, con lavoro e legalità, serve anche al nord, preso in ostaggio da Berlusconi e dalla Lega. La Lega di 37 leggi ad personam approvate, ruberie coperte…la Lega si prenda il suo che noi lo mettiamo sui manifesti”. Il Pd non è abbastanza “rispettato”, lo sarà presto ma a patto che “ci rispettiamo tra di noi”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani lo dice aprendo la relazione conclusiva all’assemblea nazionale democratica: “E’ stata una bella assemblea, noi siamo un bel partito. Se ne convinceranno. Certo, non siamo rispettati abbastanza, non ci rispettano abbastanza gli amici, gli avversari… su di noi si dice di tutto, mi sveglio al mattino e imparo che ho fatto cose che non ho neanche mai pensato. Ma vi garantisco che ce l’avremo ‘sto rispetto, con calma e gesso, ci rispetteranno”. “L’unica condizione – avverte – è che ci rispettiamo noi. Se ci rispettiamo noi stiamo sicuri …

L'Assemblea riprende con un minuto di silenzio per i soldati caduti in Afghanistan

Riprendono i lavori dell’Assemblea con un minuto di silenzio per i nostri 4 alpini morti in Afghanistan. Piero Fassino apre i lavori con una relazione sulle missioni all’estero. Quattro militari italiani sono morti e uno è rimasto ferito in modo grave nella zona di Farah, in Afghanistan. La notizia è stata data da fonti del Ministero della Difesa. I militari, che erano tutti alpini, alle 9:45 ora locale (le 7:15 in Italia), sarebbero stati vittime di un’imboscata al ritorno da una missione, mentre si trovavano nella valle del Gulistan, nella provincia di Farah. Ci sarebbe stato sia un attacco con colpi di arma da fuoco, sia l’esplosione di un ordigno. Il militare ferito, ha detto il generale Massimo Fogari, capo ufficio stampa del ministero della Difesa ai microfoni di Sky Tg24, è stato soccorso e trasportato con un elicottero nella base di Delaram, il luogo più vicino a quello dell’attentato. Si parla di un suo imminente trasferimento nell’ospedale da militare da campo americano di Farah. Al momento l’alpino sarebbe cosciente, anche se ha riportato tantissimi …

"Scuola, 300mila in piazza contro i tagli Gelmini: chi protesta non vuole riforme", di Oriana Liso

Si sono ritrovati ieri nelle stesse piazze italiane, negli stessi cortei, in una fusione di movimenti e istanze sempre più piena. Studenti delle superiori e universitari, ricercatori precari, insegnanti, genitori: 300mila persone in corteo, per la prima di una annunciata, nuova stagione di protesta contro la riforma Gelmini, tra preoccupazione per i tagli ai fondi di istituti e di atenei, al numero di insegnamenti e insegnanti. Oltre 90 i cortei (non solo nelle grandi città, per la prima volta anche nei comuni più piccoli) – organizzati da Rete degli studenti, Unione degli studenti, Link-coordinamento universitario -, momenti di tensione e scontri a Milano, Torino, Verona, Firenze. A Roma la sede del ministero dell´Istruzione è stata cinta dal pacifico assedio di 30mila persone, ma il ministro Maria Stella Gelmini ha commentato al ribasso, definendo le proteste come la riproposizione di «vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi crede di usare la scuola come luogo di indottrinamento politico della sinistra». Parole contraccambiate dai manifestanti, che sul ministro hanno sfornato slogan e striscioni di …

"La rivolta degli schiavi parte dal litorale domizio" di Vincenzo Iurillo

I luoghi simbolo del caporalato sono le rotonde stradali sparpagliate tra i vialoni del casertano, del litorale domiziano, della provincia Nord di Napoli. È nei pressi di questi slarghi di cemento che ogni mattina migliaia di immigrati, per lo più africani, vengono ingaggiati per pochi euro al giorno. Per lavorare in nero nell’edilizia, nella grande distribuzione, nelle campagne. Senza assicurazione, senza tutele, senza contributi. Senza nessun diritto. Ieri mattina all’alba questo esercito di manovalanza clandestina e silenziosa – stimato in quasi 7000 persone secondo i movimenti dei migranti e dei rifugiati – ha deciso di protestare incrociando le braccia. Per dire no alle condizioni finora imposte loro dai caporali, alle paghe giornaliere da fame ancora più basse con la crisi in atto, alle trattenute di 3 o 5 euro imposte dagli schiavisti del Terzo millennio. SOSTENUTI dai centri sociali, dai movimenti anti-razzisti e dalle associazioni di volontariato, gli immigrati si sono radunati a Baia Verde, Villa Literno, Castelvolturno, Casal di Principe, Pianura, Scampia, Afragola, Giugliano, Quagliano, Licola, Quarto, portando appeso al collo il cartello: “Oggi …

"Mariastella delle gaffe. Il ministro senza fondi che Tremonti snobba", di Federica Fantozzi

“Pregiudizi contro chi, come me, ha gli occhi a fessuretta» si difendeva la vaporosa Caterina Guzzanti-Mariastella Gelmini a Parla con me. Chissà se, in consiglio dei ministri, la vera titolare dell’Istruzione ha opposto lo stesso argomento allo sferzante sarcasmo di Giulio Tremonti con le forbici in mano. In fondo, il mite collega Bondi, che ha minacciato dimissioni dalla Cultura stanco di fronteggiare la rivolta di teatri, musei, fondazioni, enti lirici, siti archeologici, etc, ha incassato non soldi ma almeno umana solidarietà. Lei, invece, tutti si chiedono se sia cattiva o la disegnino così. L’avvocato dalle mise grigio acciaio, i lineamenti appuntiti e gli occhiali aguzzi; il ministro ribattezzato dall’Onda «della Pubblica Distruzione»; la cattolica ritratta come Beata Ignoranza in irridenti santini; la neo-mamma che ha fatto imbufalire mezza Italia dichiarando che «il congedo di maternità è un privilegio, tutte dovrebbero tornare subito a lavorare come me». 37 anni, liceo a Desenzano del Garda, laurea a Brescia, praticantato ed esame da avvocato a Reggio Calabria (trasloco foriero di molte illazioni), sposata a Sirmione con un aitante …

"Legge elettorale, due bozze bipartisan", di Rudy Francesco Calvo

Politica, sarà possibile superare il Porcellum? Non ci saranno stati i vertici ad altissimo livello rivelati da giornali e agenzie di stampa, come quello tra Bersani, D’Alema e Gianni Letta prontamente smentito dal segretario del Pd o, ancora prima, quello tra Franceschini, Mantini e Bocchino, anch’esso rigettato come una bufala dai diretti interessati. Quel che è certo, però, è che i contatti informali in prospettiva di una riforma della legge elettorale esistono e sono trasversali agli schieramenti di maggioranza e opposizione. Se Fini si chiede se sia «eresia » dire che «democrazia è restituire all’elettore la possibilità di scegliere i suoi rappresentanti », Casini parla di «un’intesa possibile», che sarebbe «già nel cassetto», pronta per essere tirata fuori in caso di un’accelerazione verso la crisi di governo. Berlusconi lo sa e sa anche che per quella strada passerebbe la realizzazione di un governo di transizione, magari a guida Pisanu, che frenerebbe la sua corsa alle urne. Non è un caso, quindi, che il fedelissimo presidente del senato Schifani tiri il freno a mano, collocando la …

"La firma del cavaliere", di Giuseppe D'Avanzo

Berlusconi se ne sta zitto. Non si cura della crepa che s´allarga tra il governo e gli industriali, dopo la violenza subita dalla Marcegaglia per mano del giornale di famiglia. Tace con arroganza e “firma” l´aggressione. Lo comprende anche il comitato di presidenza della Confindustria. Che va per le spicce e sceglie con parole essenziali di non arretrare dinanzi all´imboscata e alle minacce del foglio del Cavaliere. Non teme nemmeno di denunciare il degrado di un´azione di governo che, incapace di assolvere alle sue responsabilità, immiserisce nel rancore e nella vendetta liberando una violenza che pretende di umiliare la libertà morale di chi rappresenta migliaia di imprese. Confindustria esprime solidarietà a Emma Marcegaglia, e ci mancherebbe. È quasi un atto dovuto. Né dovuti né scontati sono gli argomenti che gli industriali propongono. Scrivono: «La libertà d´informazione è un bene prezioso che va difeso e tutelato, ma chiunque, a maggior ragione se ricopre ruoli di rappresentanza, ha il diritto e il dovere di esprimere giudizi e valutazioni, senza timori di azioni che possano lederne l´immagine e …