Giorno: 14 Marzo 2011

"Muti: io, ribelle del podio un urlo per salvare la cultura", di Ernesto Assante

I direttori d´orchestra non devono parlare ma era necessario: la nazione che perde la propria cultura perde l´identità. Riccardo Muti in prima fila contro i tagli alla cultura. Contro “la riduzione al nulla” della nostra cultura. La serata di sabato, per la prima di Nabucco all´Opera di Roma, si è trasformata in una straordinaria manifestazione sulle note del “Va pensiero”. Maestro Muti, una serata davvero speciale…«Veramente fuori dalla norma, non preparata, ci tengo molto a dirlo. Io penso che i direttori d´orchestra non dovrebbero parlare dal podio, ma ieri, dopo l´intervento del sindaco di Roma, era necessario, importante, che anche il musicista prendesse la parola. Per un musicista come me che poi ha la fortuna di girare il mondo e vedere la realtà italiana dalle altre nazioni, e quindi soffrire per la situazione. Era doveroso parlare. Ma pensavo di aver terminato lì, dopo aver detto: “Il 9 marzo del 1842 Nabucco debuttava come opera patriottica tesa all´unità ed all´identità dell´Italia. Oggi, 12 marzo 2011 non vorrei che Nabucco fosse il canto funebre della cultura e …

"Potremo ancora ascoltare un concerto di Mozart?" di Mario Pirani

Oggi il presidente di Santa Cecilia, Bruno Cagli, presenterà le sue dimissioni ai 70 accademici e al consiglio di amministrazione di una delle più antiche e prestigiose istituzioni musicali del mondo (fu fondata da Sisto V nel 1585). Nel 2008 l´Orchestra permanente ha compiuto il primo secolo, in un periodo che l´ha vista risorgere a nuova vita per l´incrociarsi di due eventi, l´assunzione (2005) a direttore musicale del maestro Antonio Pappano, rivelatosi una bacchetta di livello mondiale, coincidente con lo straordinario e insperato successo del Parco della Musica, concepito da Renzo Piano, il contenitore che da sessant´anni i melomani della Capitale attendevano. La rinomanza internazionale è risultata di tale rilevanza che quest´anno l´orchestra è stata invitata a prodursi in sessanta concerti in alcune delle principali metropoli. Per esemplificare, poi, il successo basti dire che il concerto di sabato, oggi e domani (Verdi, Liszt e Mahler) ha registrato un “tutto esaurito” dei 2800 posti dell´Auditorium. Le dimissioni di Cagli vogliono essere un gesto angosciato di protesta e, comunque, l´annunciato rifiuto di gestire il catatrofico declino di …

"L'inverno della democrazia", di Fabio Luppino

Per Gelmini e Berlusconi il 12 marzo è scesa in piazza la sinistra al cachemire. Quelli che mandano i figli alle paritarie e si sgolano falsamente per la scuola pubblica. Non sono italiani, né per l’una né per l’altro. Semmai gente da usare per l’opposizione. È l’ormai proverbiale disprezzo per i governati, ridotti a sudditi da una politica sterzata contro di essi. Mariastella sembra Maria Antonietta, quella dei pasticcini: si fece una rivoluzione per rovesciare il monarca autoritario e la sua regina. La democrazia non la prevede. Ma la democrazia pretende il rispetto delle regole e dei suoi valori. Gelmini e Berlusconi vivono con disagio le une e gli altri. Non credono che si possa sacrificare un sabato pomeriggio per sostenere la Costituzione e la scuola pubblica. E chi lo fa è un ipocrita, falso. Berlusconi governa per tutelare se stesso, Gelmini sta riducendo la scuola ad un cumulo di macerie culturali, sta incrementando i drammi familiari, di insegnanti, italiani, cacciati dal mondo del lavoro (ma dice che sono sempre troppi). Come Marchionne, peggio di …

"Altro che generazione mille euro, il primo impiego ne vale appena 800", di Francesca Barbieri

Dimenticate la generazione mille euro. Oggi la busta paga di un giovane al primo impiego è ben più leggera: 823 euro netti al mese. Giusti giusti per pagarsi l’affitto di un monolocale nel centro di una grande città o per vivere in qualche metro in più in periferia. Con mamma e papà che continuano a fare da sponsor per far quadrare i conti a fine mese. Il centro studi Datagiovani ha passato ai raggi x 313mila under 30 al primo impiego (e che lavorano da non più di un anno) per tratteggiare il quadro degli stipendi medi delle new entry sul mercato del lavoro. E l’immagine che ne emerge è una cartina dell’Italia con evidenti differenze sul territorio: al Nord il guadagno è di 876 euro, il 6% in più rispetto alla media, mentre nel Mezzogiorno lo stipendio non arriva a 750 euro. Il gender pay gap, poi, è ben evidente sin dall’inizio della carriera: «Mentre i maschi neoassunti sfiorano 900 euro mensili – spiega Michele Pasqualotto, ricercatore di Datagiovani – le ragazze si fermano …

"L'indignazione necessaria", di Guido Crainz

Neppure l´oppositore più prevenuto avrebbe potuto attribuire a Berlusconi le parole che ha realmente pronunciato presentando il suo progetto sulla giustizia: con questa legge – ha detto – non vi sarebbero mai state le indagini di Mani pulite. In altri termini, non sarebbe mai stato rivelato ai cittadini il degrado etico-politico che ha portato all´agonia e al tracollo della “Prima Repubblica”. Il premier ha aggiunto: desidero questa legge dal 1994. Cioè dal momento in cui il suo populismo antipolitico ha potuto affermarsi sulle macerie di un sistema partitico minato dalla corruzione e incapace di rinnovarsi. Perché Berlusconi ha voluto e potuto proclamare ad altissima voce opinioni e propositi che anni fa sarebbero stati vissuti dal sentire comune del Paese come un vero e indecente vulnus? Perché, anche, ha fatto una dichiarazione di guerra così aperta alla magistratura e alla Costituzione proprio alla vigilia di processi che ha tentato di evitare in tutti i modi e con tutti i lodi possibili, entrando in ripetuto conflitto con la Corte Costituzionale e con la Presidenza della Repubblica (con …

"Giappone esempio di etica pubblica", di Lorenzo Mondo

L’immane tragedia che si è abbattuta sul Giappone rischia di cancellare come insignificante, almeno dal nostro punto di vista, una notizia pervenuta pochi giorni prima da Tokyo. Il ministro degli Esteri Seiji Maheara si è dimesso percuotendosi il petto, dichiarando di avere mancato la promessa fatta agli elettori di impegnarsi in una «politica pulita». Per la caduta di un uomo politico tra i più promettenti si è portati a immaginare una condotta particolarmente scandalosa, come intrecci affaristici, frequentazioni malavitose, imbarazzanti festini erotici. Macché. Maheara era accusato di avere ottenuto un finanziamento elettorale da uno straniero, cosa vietata dalla legge. Lo straniero era in realtà una sudcoreana, titolare di un ristorante, che, per quanto nata in Giappone, non può essere naturalizzata. Deploriamo le disposizioni severamente restrittive di Tokyo contro gli immigrati da Seul, ma ci preme al momento quantificare il contributo versato al ministro degli Esteri: scopriamo allora che non equivale a una tangente miliardaria ma, udite udite, a 450 euro! C’è da restare sbalorditi. Dalle nostre parti un’analoga presa di coscienza dovrebbe indurre decine di …

«I nostri primi 150», di Maurizio Tiriticco

“È segno di maturità che un adulto sappia ripensare la sua giovinezza per meglio comprendere come e perché è giunto a quel punto e come e perché debba procedere oltre. È un atteggiamento che vale per il singolo come per i popoli”. Spunti di riflessione per un’analisi celebrativa dell’Unità d’Italia. Nel lontano 10 gennaio 1859, alla vigilia della Seconda guerra di indipendenza, Vittorio Emanuele II, Re del Regno sardo, nel Discorso della Corona pronunciò la celebre frase: “Nel mentre rispettiamo i trattati, non siamo insensibili al grido di dolore che da tanta parte d’Italia si leva verso di noi. Forti per la concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza”. Com’è noto, fu un discorso forte sul quale gli stessi suoi ministri e perfino il Conte di Cavour non erano totalmente d’accordo e avrebbero suggerito una maggiore prudenza. Il fatto è che la storia, vista con l’occhio del poi, sembra scorrere come un fiume nel suo alveo certo, ma, vista con l’occhio del prima, è un fiume che …