Giorno: 22 Marzo 2011

Omicidio di Carpi, “sgomento” dell’on. Ghizzoni. “Il dolore e il cordoglio per una morte violenta devono rafforzare il nostro impegno per la battaglia contro la violenza sulle donne”

Sgomento e dolore viene espresso dall’on. Manuela Ghizzoni per l’omicidio di una donna questa mattina a Carpi. Ecco la sua dichiarazione. «Sono sgomenta per quanto accaduto questa mattina a Carpi. Conoscevo personalmente la vittima e questo rende ancora più acuto il dolore per la morte violenta di una donna e di una madre. Un episodio che scuote il vivere civile della nostra città e suscita profondo turbamento all’interno di una comunità da sempre pacifica e operosa. Non si può tuttavia evitare di riflettere – qualunque sia stato il movente e la dinamica dell’omicidio – sull’ennesimo episodio di morte violenta di una donna tra le mura domestiche, segno che nessuna società è estranea al virus della violenza contro le donne, nessun territorio ne è immune (solo lo scorso anno sono state 115 le donne uccise nel nostro Paese). Il dolore e il cordoglio per la morte di una concittadina devono rafforzare il nostro impegno per la battaglia contro la violenza: mettendo in campo sin dalla tenera età politiche per il rispetto delle donne; sostenendo attivamente i …

«La Gioventù non è per i disabili. Giochi negati ai bambini», di Chiara Paolin

Nel Vicentino gli alunni con disabilità non hanno potuto partecipare ai Giochi della Gioventù: mancavano i soldi per l’assistenza durante le gare. Il ministro dell’Istruzione Gelmini si difende: “L’organizzazione era affidata al Coni”. “La squadra integrata con due studenti diversamente abili e altrettanti normodotati ha gareggiato nella campestre interregionale a Treviso, su un percorso di 400 e 800 metri. Buoni risultati globali per tutti gli studenti-atleti provinciali: in particolare, i ragazzi della media di San Vito al Tagliamento hanno conquistato la qualificazione per le finali a Nove. Ma il Comitato italiano paralimpico (Cip) non ha sufficienti fondi per partecipare alla fase nazionale della campestre”. In Friuli la gente è abituata a dosare le parole, anche quando i sentimenti fanno venir voglia di urlare. Per questo Gianfranco Chessa, titolare dello sport all’Ufficio scolastico di Pordenone, ha commentato così gli eventi dello scorso weekend: a Nove, vicino Vicenza, si disputavano le finali della corsa campestre per i Giochi della Gioventù edizione 2010-11, ma i ragazzi con disabilità sono rimasti a casa. Mancavano i moduli per iscriverli alla …

Sosteniamo il ruolo dell'Italia nei limiti delle decisioni ONU

Bersani al TG1: “L’emergenza sbarchi non è ai livelli dei Balcani. Non possono restare tutti a Lampedusa, le regioni sono disponibili da settimane ma Maroni ha tardato a incontrarle. Un governo i problemi non li agita, li affronta”. “C’è molta confusione e noi abbiamo l’impressione che il governo italiano ne aggiunga un bel po’. Se c’era un problema con la Francia poteva sollevare la questione al vertice di Parigi. La nostra posizione invece è chiara: noi siamo pronti a sostenere il ruolo dell’Italia strettamente nei limiti delle deliberazioni delle Nazioni Unite, che non prevedono di fare la guerra, non prevedono di abbattere il regime di Gheddafi, ma prevedono di evitare che Gheddafi possa mitragliare il suo popolo come ha fatto fin qui”. Lo dichiara il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ospite in studio del TG1. Il segretario del PD non nega l’esistenza di un problema legato agli sbarchi, ma rifiuta gli allarmismi che soffiano sul fuoco: “Non siamo arrivati all’emergenza della crisi dei Balcani, ma non si possono concentrare tutti gli immigrati a Lampedusa. …

"Così la riforma Gelmini ha fermato le università", di Corrado Zunino

Allarmi e proteste ormai non si contano: la legge – e si sapeva – ha bisogno di molteplici decreti che il governo dimentica: le funzioni della ricerca (tutte), la chiamate di progettisti, associati e docenti sono bloccate. Risparmi? No, paralisi. La Legge Gelmini, oggi, ha fermato le università italiane. A partire dal mondo della ricerca, l’asset più citato, il più fragile in verità. Il motivo principe del motore fermo, e quindi dello spaesamento di matricole, studenti di lungo corso, assegnisti, ricercatori, finanche dei “prof” vicini alla cattedra, dipende dal fatto che la riforma universitaria è un tomo lungo e complesso e i decreti attuativi di cui abbisogna per essere trasformata in sostanza richiederebbero Consigli dei ministri in seduta permanente e non occupati dall’incandescente quotidianità della cronaca nazionale e internazionale. Ci sono tre fonti che oggi consentono di certificare il “blocco universitario”: le voci degli studenti universitari, i blog dei ricercatori (in particolare della Rete 29 Aprile), le proiezioni della Cgil scuola e ricerca. Uno dei nodi universitari è il nuovo ciclo del dottorato di ricerca: …

"Il male minore", di Luigi Manconi

Nella società del rischio, può accadere di trovarsi sotto ricatto. Può succedere più di una volta nell’esistenza del singolo così come nella vita sociale. E può capitare che il ricatto fisico – l’intimidazione, la pressione intollerabile, attuata con mezzi coercitivi che limitano la libertà e l’autonomia – si intrecci a quello ideologico o morale. È lecito pagare un riscatto per una persona cara quando so che, così facendo, alimento il mercato dei sequestri? È indispensabile sapere che non esistono soluzioni semplici né vie di uscita lineari. Ed è altrettanto indispensabile capire che non è possibile restare innocenti né scegliendo una strada né optando per quella in apparenza opposta. Bombardare Tripoli significa – anche provocare danni incalcolabili e causare vittime civili. Non bombardare Tripoli significa – anche – non impedire (= consentire) che Muammar Gheddafi, porti a compimento il massacro degli oppositori. C’è una “terza soluzione”? Oggi non so, ieri certamente sì. Ma andava perseguita per tempo, molte settimane fa. Una soluzione che prevedesse il riconoscimento degli insorti, il sostegno alla loro mobilitazione, il ricorso a …

"Cultura e spettacolo al collasso, stop ai tagli" Mobilitazione in teatri, cinema e musei, di Alessia Manfredi

Contro il crollo della spesa statale per il settore, iniziativa nazionale il 26, 27 e 28 marzo. Si conclude al regio di Torino, con un incontro pubblico, fra denunce e proposte. Tre giornate per dire no ai tagli per la cultura e lo spettacolo. Tre appuntamenti per informare e sensibilizzare cittadini, opinione pubblica e rappresentanti politici ed istituzionali, perché il settore, dal teatro alla danza, dalla musica al cinema, è in ginocchio. E il crollo di spese statali e sovvenzioni per l’anno in corso rischia di compromettere la sopravvivenza di moltissime attività, e di cancellare qualcosa come 220mila posti di lavoro, solo nello spettacolo. A rischio sono realtà di primo piano, note a tutti, pezzi della nostra storia: come Cinecittà, che rischia di chiudere i battenti; il teatro La Fenice di Venezia, che in questa situazione può garantire stipendi solo fino a luglio, o il festival delle letterature di Mantova, appuntamento di respiro internazionale, che quest’anno vedrà i finanziamenti del comune ridotti della metà. Tre giorni per la cultura. Alzano la voce Federculture, Agis, Anci, …

Lampedusa: gli sbarchi dei disperati

Emergenza immigrazione, PD: “Attrezzarsi per l’accoglienza dei perseguitati, dei profughi e dei rifugiati. L’immobilismo del governo è scandaloso. Lampedusa è stata abbandonata”. Profughi, immigrati, rifugiati politici, clandestini, sono migliaia i disperati che fuggono dalla dalle guerre, dalla violenza, dalla disperazione, dalle barbarie delle loro terre d’origine, sull’onda degli stravolgimenti economici e politici in atto nei Paesi dell’area del Mediterraneo orientale. Vengono definiti con i più svariati termini, raramente con quello più semplice di persone con una loro storia, una loro identità un loro triste percorso. E soprattutto vengono percepiti principalmente come un grande problema da gestire o addirittura evitare, prima ancora che da comprendere umanamente. Questi cittadini di terre non poi così lontane, che intraprendono traversate pericolose in barconi di fortuna, che hanno dovuto abbandonare le loro case, che hanno pagato a caro prezzo un viaggio che purtroppo per alcuni sfortunati, si risolve di sola andata verso la morte, stanno diventando un grande fenomeno di massa. Il loro numero si amplia di giorno in giorno, a causa delle guerre endemiche che da dicembre si sono …