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Contro le violazioni del ministro, parte il ricorso al Tar

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato stampa dell’Associazione Per la Scuola della Repubblica

Più di 2mila ricorrenti e tante associazioni come sostenitrici: il mondo della scuola si muove contro la circolare 21/2011 che taglierà a settembre 34.000 posti. Appello per la mobilitazione delle Regioni

Lo scorso 28 maggio è stato notificato al TAR del Lazio il ricorso sottoscritto da oltre 2 mila genitori, docenti e studenti di tutta Italia contro la Circolare Ministeriale 21 del 14/3/2011 che determina i tagli del personale per il prossimo anno scolastico: 20.000 posti docente e 14.000 non docente, dopo i 67.000 e 43.000 degli scorsi due anni, oggetto dei precedenti ricorsi.

Mai il numero dei ricorrenti è stato così elevato! Ciò si deve principalmente alla constatazione che i tagli Tremonti – Gelmini, oltre a devastare la scuola statale, sono stati dichiarati illegittimi dal Tar del Lazio con la sentenza del 14 aprile 2011.
Ciononostante, a fronte di una sentenza che annulla i decreti sugli organici del 2009 e del 2010 censurando l’uso delle circolari come fossero leggi, la CM 21, come le precedenti, vìola gravemente lo stato di diritto e le procedure previste per l’emanazione di qualsiasi normativa.

Il ricorso è patrocinato dagli avvocati Fata, Mauceri e Virgilio; i ricorrenti sono di Bologna, Pordenone e San Vito al Tagliamento, Roma, Firenze, Milano, Genova, Padova, Vicenza, Ferrara, Carpi e Modena, Pisa. Le associazioni sostenitrici sono l’associazione nazionale “Per la Scuola della Repubblica”, il Comitato bolognese Scuola e Costituzione, il C.R.I.D.E.S. di Roma, Scuola Daneo Genova, Rete scuole Milano, il Comitato Scuola pubblica Ferrara, l’Associazione Scuola futura Carpi.

Il ricorso è inoltre rafforzato e sostenuto da centinaia di mobilitazioni e in particolare da un inedito sciopero della fame che genitori, docenti e studenti stanno attuando in alcune località come forma di lotta per scongiurare una ulteriore dequalificazione del sistema d’istruzione.

Auspichiamo che anche questo ricorso, come quello dello scorso anno, venga sostenuto da un numero crescente di enti locali, danneggiati direttamente da provvedimenti che penalizzano le scuole statali e scaricano sulle comunità locali i costi dell’istruzione di competenza statale.
Il ricorso dello scorso anno era stato sostenuto da vari Comuni, intervenuti ad adjuvandum, nonché dalle Province di Bologna, Perugia, Pistoia, Cosenza e Vibo Valentia.

Ci aspettiamo ora l’adesione dei nuovi sindaci recentemente eletti e che le Regioni non continuino a restare silenti come finora è stato. Noi le esortiamo con forza a considerare l’importanza dell’esito favorevole dei ricorsi precedenti e a prendere posizione a fianco del mondo della scuola in questa battaglia per la sopravvivenza della Scuola della Costituzione.

da www.partitodemocratico.it