"Alla ricerca di contratti con validità erga omnes", di Nicoletta Picchio
A parole, almeno sui principi generali, sono tutti d’accordo. E cioè trovare una soluzione sulla validità erga omnes dei contratti, per ridurre la conflittualità nelle fabbriche. Ma è su come arrivare all’obiettivo che le strade divergono, con un diverso atteggiamento tra Cisl e Uil da una parte e Cgil dall’altra nel rapporto tra iscritti e non iscritti, verifica di mandato e uso del referendum. L’argomento rappresentanza e rappresentatività è emerso in questi ultimi anni a fasi alterne. Solo che stavolta è più dirompente che in passato. A metterlo sotto i riflettori è la vicenda Fiat, con gli accordi di Mirafiori e Pomigliano: le intese prevedono, oltre flessibilità innovative, il passaggio dalle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie elette dai lavoratori (solo con un terzo riservato ai firmatari dei contratti) alle Rsa, le rappresentanze sindacali aziendali, previste dallo Statuto dei lavoratori, dove è presente solo chi ha firmato l’accordo, quindi Fim, Uilm e Fismic, senza la Fiom. Sono state approvate dal referendum tra i lavoratori. Ma nemmeno questi passaggi sono stati sufficienti per evitare i ricorsi giudiziari della …