Giorno: 20 Novembre 2011

"L´ira di Bossi e i due summit carbonari i dieci giorni che sconvolsero l´Italia", di Claudio Tito

Due settimane fa Mario Monti di buon mattino è andato a messa nella chiesa di San Pietro in Sala a Milano. Oggi ci andrà a Roma. Come ha fatto domenica scorsa probabilmente a Sant´Ivo alla Sapienza, a pochi passi dal Senato. Stesse abitudini, medesimi appuntamenti. Ma in queste due settimane tutto è cambiato. Per il presidente del consiglio e per la politica italiana. «Questa crisi – ammette il leghista Roberto Maroni – è come quel meteorite che ha provocato l´estinzione dei dinosauri. Da questo momento in poi ogni cosa sarà diversa. Il governo Monti non solo archivierà il berlusconismo. Ma il suo obiettivo è pensionare questo bipolarismo e una classe dirigente». Come dice Dario Franceschini citando il giornalista americano John Reed che raccontò la Rivoluzione d´Ottobre, questo sono stati «I dieci giorni che sconvolsero il mondo». Ma cosa è accaduto in questa settimana e mezza? Ripercorrendo l´agenda di chi ha vissuto da vicino il crollo del governo e la formazione del nuovo esecutivo, si scorgono episodi e incontri rimasti segreti fino ad oggi. Come i …

"Nel segno dell'equità", di Maria Cecilia Guerra

Spostare l’onere del prelievo fiscale dal lavoro e dall’impresa, nel nostro Paese, è un obiettivo non più eludibile. La strategia per perseguire questo risultato deve seguire più strade. Il recupero dell’evasione, che sposterebbe l’onere fiscale sui redditi non da lavoro dipendente e sui consumi. La razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, che non significa intervenire con tagli lineari su istituti come le detrazioni per lavoro dipendente o per carichi familiari, ma disboscare le centinaia di regimi speciali e incentivi di dubbia efficacia esistenti, molto spesso regressivi. Lo spostamento di parte dell’onere fiscale sui patrimoni e sui redditi finanziari. Il problema del prelievo patrimoniale va affrontato in termini rigorosi, ricorrendo non a un prelievo straordinario, finalizzato ad abbattere una tantum il debito pubblico, che è tanto minaccioso quanto non risolutivo, ma a un prelievo ordinario, con aliquote contenute, coordinato con gli altri aspetti del sistema fiscale, in linea con quanto avviene in tanti paesi avanzati. Un prelievo patrimoniale, che si sostituisca ad altri prelievi (o, in una situazione grave come quella delle finanze pubbliche italiane, ne eviti l’aumento), …

"Il governo tecnico e la destra storica", di Eugenio Scalfari

La domanda ancora in parte inevasa riguarda Mario Monti: chi è veramente? Qual è la sua formazione culturale e la sua concezione politica? E che cosa rappresenta il suo governo di tecnici nella storia italiana? Le risposte finora fornite da chi lo conosce e da chi ne ha seguito il percorso di studioso, di rettore della Bocconi, di commissario alla Commissione dell´Unione europea e infine di neo-premier, lo definiscono un liberale cattolico; forse – azzardano alcuni – un liberale radical-moderato, dove la parola radicale sta a significare che la sua moderazione non inclina tanto al compromesso ma piuttosto all´intransigenza. Un moderato intransigente, coi tempi che corrono, rappresenta una felice anomalia quanto mai necessaria per raddrizzare l´Italia del post-berlusconismo. Raddrizzare mi sembra un termine più adatto di ricucire perché non c´è molto da ricucire, non ci sono due lembi di stoffa da mettere insieme: ne verrebbe fuori un mantello da Arlecchino. Da raddrizzare invece c´è un Paese intero, da rimettere in piedi, da ricollocare nel rango che gli spetta, da ridargli fiducia nelle istituzioni ripulendole dalle …

"Ma l'Italia migliore può riprendere la corsa", di Gianni Riotta

Le foto di vita quotidiana che La Stampa pubblica oggi in chiusura delle feste per i 150 anni del Paese, raccolte da Banca Intesa San Paolo, testimoniano, con l’obiettivo di artisti, che non siamo quella comunità isterica, arcigna, petulante che sembriamo su giornali, talk show, twitter e blog. Gli italiani, ciascuno con le sue convinzioni personali, politiche, religiose, non vivono in guerra civile e condividono voglia di crescere, cura per la famiglia, amore per l’onestà, disprezzo per la corruzione. Se il nuovo governo guidato da Mario Monti, con il ministro Passera allo sviluppo, la Fornero al Welfare e il tandem Ornaghi-Profumo a Cultura e Istruzione, saprà parlare al meglio che ogni italiano sente dentro di sé, non al peggio come troppi han fatto fin qui, c’è speranza di ripresa nazionale. Le immagini che vedete vengono dalle nostre antiche città, come pure dal paese che spera nel futuro europeo e globale. Senza viva, senza abbasso, insieme ragionando e lavorando, come auspica nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che per questo clima ha lavorato, …