"La guerra mondiale dei debiti", di Andrea Bonanni
Il declassamento del Fondo salva Stati europeo (Efsf) da parte di Standard&Poor´s era scontato ed è una logica conseguenza del taglio inflitto a Francia e Austria, che hanno perso la tripla A grazie alla quale garantivano la massima quotazione del fondo. Come scontato potrebbe essere nell´immediato futuro un downgrading delle banche che detengono i titoli di debito dei nove Paesi europei di cui l´agenzia americana ha tagliato il rating. Quello che sorprende, semmai, è che le altre due “sorelle” americane di S&P, cioè Moody´s e Fitch, non l´abbiano ancora seguita in questa guerra al massacro. E soprattutto che i mercati si siano mostrati per ora relativamente poco reattivi all´ennesima scomunica che da Oltreoceano arriva sulle teste degli europei. In parte questo fenomeno si può spiegare con il fatto che i grandi investitori avevano da tempo anticipato il downgrading della Francia e avevano già portato gli interessi sul debito dei Paesi europei meno solidi a livelli fin troppo elevati. Come ha ricordato il presidente della Bce, Mario Draghi, oggi i rischi dei debiti sovrani europei «sono …