"Non c'è crescita senza istruzione", di Patrizio Bianchi
Dopo i decreti «Salva Italia», ora è il momento degli interventi «Cresci Italia». Tuttavia è legittimo domandarsi se l’intero apparato produttivo italiano sia oggi effettivamente in grado di sostenere quell’accelerazione necessaria per tirarci fuori dal pantano in cui ormai da oltre quindici anni siamo finiti. È infatti dalla metà degli anni novanta che il nostro Paese presenta tassi di crescita annuali inferiori a quelli di ogni altro Paese avanzato. L’enfasi sulla finanza e sulla macroeconomia, che oggi tengono banco nel dibattito quotidiano, rischia di confondere la semplice verità dei fatti: se non ripartono produzione e lavoro non c’è crescita. Ma nel mondo d’oggi la crescita è legata alla capacità di essere competitivi, non solo sui prezzi,ma anche sulla qualità dei prodotti e questa è direttamente connessa con le competenze e le conoscenze delle persone. Ed è qui che il nostro sistema produttivo presenta oggi il suo deficit più significativo. I dati che abbiamo di fronte sono chiari: nonostante una significativa crescita delle esportazioni, il paese nel suo insieme non cresce, il che significa che gli …