Mese: Gennaio 2012

"Non c'è crescita senza istruzione", di Patrizio Bianchi

Dopo i decreti «Salva Italia», ora è il momento degli interventi «Cresci Italia». Tuttavia è legittimo domandarsi se l’intero apparato produttivo italiano sia oggi effettivamente in grado di sostenere quell’accelerazione necessaria per tirarci fuori dal pantano in cui ormai da oltre quindici anni siamo finiti. È infatti dalla metà degli anni novanta che il nostro Paese presenta tassi di crescita annuali inferiori a quelli di ogni altro Paese avanzato. L’enfasi sulla finanza e sulla macroeconomia, che oggi tengono banco nel dibattito quotidiano, rischia di confondere la semplice verità dei fatti: se non ripartono produzione e lavoro non c’è crescita. Ma nel mondo d’oggi la crescita è legata alla capacità di essere competitivi, non solo sui prezzi,ma anche sulla qualità dei prodotti e questa è direttamente connessa con le competenze e le conoscenze delle persone. Ed è qui che il nostro sistema produttivo presenta oggi il suo deficit più significativo. I dati che abbiamo di fronte sono chiari: nonostante una significativa crescita delle esportazioni, il paese nel suo insieme non cresce, il che significa che gli …

"Scuola, obbligo di trasparenza tutte le informazioni in rete" di Salvo Intravaia e Federica Carvero

Parte la scuola “open”, la svolta voluta dal ministro Profumo per garantire alle famiglie trasparenza. Dal 12 gennaio basterà collegarsi al sito del Miur per avere tutte le informazioni sugli istituti di ogni ordine e grado: dai corsi attivati alle dotazioni informatiche, dalle statistiche alle performance. Per i genitori sarà anche possibile iscrivere online i propri ragazzi. «Andiamo verso la misurazione di tutto. Va bene, è meglio di niente, ma è triste». È una riflessione amara quella di Paola Mastrocola, 56 anni, scrittrice e insegnante torinese, a proposito del piano trasparenza sulla scuola avviato dal ministro Francesco Profumo. Mettere in rete caratteristiche e performance può aiutare nell´orientamento? «Si tratta certo di un contributo importante. Ma divento triste a pensare che di questo passo finiremo per scegliere tutte le cose della vita grazie a misurazioni e statistiche». Invece? «Invece le cose importanti sono altre. Per esempio potrò scoprire grazie a una tabella quanti insegnanti ci sono, ma mai quanti sono gli insegnanti bravi. D´altra parte, però, da tempo la scuola ha preso questo indirizzo, da quando …

"Oggi più che mai è il lavoro la vera priorità", di Guglielmo Epifani

Il Paese a cui si è rivolto il discorso del Presidente della Repubblica è attraversato da preoccupazioni e inquietudini grandi, come poche volte è capitato nel passato. Si avverte l’insidia di una crisi economica e finanziaria solo in parte ascrivibile alle responsabilità nazionali. Una crisi su cui ora gravano il peso delle manovre di aggiustamento dei conti pubblici; la crescita dell’inflazione e la caduta dei redditi da lavoro e pensione; la lunghezza di un ciclo senza crescita economica e le previsioni di una ulteriore caduta dell’occupazione e dei consumi per l’anno che si apre. Innanzitutto grava sull’Italia il rischio di perdere altri 150mila posti di lavoro, o forse anche di più, in tutti i settori dell’industria e dei servizi. Per questo il presidente, senza nascondere la gravita del momento, ha esortato il Paese ad avere fiducia rassicurando che i sacrifici serviranno a fare uscire dalla crisi di oggi sia l’Italia che l’Europa. E parole non diverse hanno usato la cancelliera tedesca e il presidente della Repubblica francese, il quale ha messo la questione sociale al …

"Il diritto di fare figli e lavorare", di Mariella Gramaglia

A Bologna nella notte del 31 dicembre, da genitori ambedue italiani del piccolo paese di Monterenzio, è nata Linda, la prima cittadina dell’anno che viene. Poco dopo a Roma si è affacciata al mondo Sofia, di mamma vietnamita e di papà italiano. E ancora, a Torino, Takwa, di genitori tunisini, che sarebbe assurdo che restasse straniera nella nostra terra, come ci ha ricordato ancora una volta Napolitano nel discorso di fine d’anno. Sono 78.000 ogni anno i bambini nati in Italia da genitori stranieri. Uno su cinque, sul totale di 561.900 neonati stimabile anche per l’anno prossimo, avrà almeno un genitore straniero. Una benedizione del cielo, anche per chi il cielo lo vede poco stellato e vuoto di dei. Le mamme italiane, infatti, sono stanche. Se dipendesse solo da loro il tasso di fecondità sarebbe dell’1,29%, uno dei più bassi del mondo. Le straniere non sono delle fattrici senza posa. Semplicemente si adeguano ai tassi degli altri Paesi sviluppati. Arrivano al 2,13, come in Francia e negli Stati Uniti, e ci permettono per ora di …

"Discorso alla nazione", di Massimo Giannini

“Il discorso del re” non è stato solo un magnifico film di questo terribile 2011. È stato anche il messaggio di Capodanno a reti unificate di Giorgio Napolitano, che almeno sul piano simbolico è ormai al tutti gli effetti il vero “sovrano democratico” di questa incompiuta e inconcludente Repubblica parlamentare. Al contrario degli ultimi due anni, stavolta il capo dello Stato non si e limitato a un breve e colloquiale augurio dedicato alle famiglie italiane sedute a tavola per il solito cenone. “Re Giorgio”, come ormai lo ha ribattezzato il New York Times, ha tenuto un vero e proprio “discorso alla nazione”. Ad alto impatto etico, politico e persino psicologico. Colpiscono i toni. A differenza del capodanno 2010, nelle parole del presidente della Repubblica si è percepito un piglio e un orgoglio del tutto inusuali, ma assolutamente coerenti con la fase. Napolitano sente l´esigenza di scuotere il Paese dalla sua inebetita frustrazione. Di strigliare la politica nella sua stupefacente auto-sospensione. Di stimolare il governo nella sua complicata missione. Di svegliare l´Europa dalla sua masochistica indecisione. …

"CresciItalia, studia e poi..Vai via?", di Mila Spiccola

Italia ha 12 anni ed è la più brava della sua classe. Ma di molto più brava. Da grande vuole fare il Presidente della Repubblica e studia come una matta. Persino nei momenti di massima popolarità del “velinapensiero” lei niente: “Da grande farò il Primo Presidente della Repubblica Donna, del resto mi chiamo Italia, e studio”. Glielo abbiamo ripetuto fino alla nausea: se non studi non vai da nessuna parte. Le mento spesso quando la rassicuro e le nascondo la verità. Ma è furba, la verità la conosce perfettamente. Perché, anche se studi, non vai mica chissà dove, contano le conoscenze più deicurricula. Se poi sei donna oltre un certo punto non puoi andare. O no? A meno che non ti accontenti di fare il vicesindaco a Salemi. In quel caso devi essere “anche” carina. Italia è normale. Una bimba normale a vederla che è anormalmente brava. Basterà? Quelli che fanno finta di sconoscerla la realtà sono proprio coloro che dovrebbero mutarla. Donne e posizioni apicali. Di questo sto parlando. Nel nostro Paese le donne …

“2012 I ministri a Riccione e la profezia dei Maya” di Michele Serra

Satira in versi per raccontare l’anno che verrà. Talmente sobrio da portare il governo e tutti gli italiani a lavorare anche in spiaggia. L’euro sparirà e ritroveremo il baratto. Torneranno in campo politici che sembravano scomparsi mentre il San Raffaele si trasferirà nei Caraibi. E alla fine la profezia dei Maya… GENNAIO Vien gennaio. Sobriamente. Perché questo è il corso nuovo: che si mangia, mediamente, due persone con un uovo. Molto sobri anche nel bere perché questo è il nuovo corso: grande o piccolo il bicchiere se ne beve solo un sorso. Ci si copre, e basta e avanza, con un vecchio paletò che se stringe sulla panza basta dimagrire un po’ Il ministro bocconiano dà l’esempio: in aeroplano vola a Londra a risuolare le sue scarpe molto care. FEBBRAIO È febbraio. Nevicate siberiane, che a folate trasfigurano i passanti. Son davvero mendicanti quelle giovani, a Milano che protendono la mano per un obolo da poco? E le unghie rosso fuoco? E le labbra sifonate? E le Mini abbandonate senza benza? E gli Svaroschi che …