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"Esami anteprima da incubo", di Fabio Luppini

La notte prima degli esami sarà un incubo più per i presidenti di commissione che per i ragazzi. Le premesse della maturità tutta telematica non sono affatto buone. Ieri la prima riunione per avviare la procedura è stata un tormento. Il ministero dell’Istruzione ha obbligato (pur avendo ricevuto ripetuti inviti alla prudenza) i professori impegnati per la maturità a fare il verbale telematico.
Dovevano collegarsi alla pagina commissione web, ben visibile aprendo il sito del Miur e procedere. In centinaia di scuole, forse molte di più stando alle segnalazioni che sono arrivate in redazione, non è stato possibile.

Clicca e riclicca i presidenti di commissione non sono riusciti ad inoltrarsi nel candido mondo internautico apparecchiato dai tecnici del ministero. Sicché hanno optato per altre due strade. In alcuni casi hanno riattivato il programma Conchiglia, una utilità off line per poter redigere il verbale su computer; in altri si sono dotati di pazienza ed olio di gomito e sono ricorsi al verbale cartaceo, possibilità che era stata auspicata da chi dentro il Miur riteneva già un mese fa che la cosiddetta Commissione web non era pronta per funzionare ottimamente.

L’alba tragica della primissima volta della maturità on line. Quest’anno, come ormai è noto, le tracce dei temi arriveranno dal web, così come la versione, le prove di matematica, insomma tutto quel che concerne prima e seconda prova. Non più carabinieri in macchina o a cavallo (a volte ancora arrivavano così in alcune zone d’Italia), anche se la ceralacca, per stare alla tradizione, i presidenti di commissione l’hanno trovata nelle buste inviate dal ministero, con anche il timbro, lo scotch e altre amenità.

Domani mattina, se tutto andrà come deve andare accadrà quanto segue. I maturandi dovranno entrare ben prima delle 8 e 30. A quell’ora i presidenti di commissione dovranno aprire una busta entro cui c’è la password che apre la porta della cassaforte telematica dove sono custodite le tracce della prova d’italiano. La password è, sempre in busta chiusa, nella disponibilità di un’altra persona per ogni scuola. Le tracce sono già lì, on line. Sono “dormienti” e saranno sbloccate solo mercoledì mattina.

L’incubo di alcuni presidenti di commissione, visto l’antipasto di ieri, è che la password non sblocchi le tracce. Considerando che ci deve essere la contemporaneità e la possibilità che hanno i ragazzi di comunicare, (anche se vengono sequestrati i cellulari qualcosa passa sempre) la tragedia per modo di dire si potrebbe trasformare in meno di mezz’ora in farsa.

Ipotesi che tutti scongiurano, a partire appunto dai presidenti di commissione. Ma, non si sa mai… Dovesse verificarsi il blocco telematico (è già accaduto con conseguenze nefaste anche sul piano dell’ordine pubblico alla prima prova del concorso per dirigenti scolastici, un ritardo di ore) per ovviare all’increscioso inconveniente ci sarebbe la possibilità di farsi inviare per mail le tracce, ma certo il grado di copertura e segretezza sarebbe poco garantito.

Per quelle scuole costrette (speriamo nessuna) alla Caporetto telematica c’è una ultima possibilità prevista dalle circolari per consentire comunque lo svolgimento della prova di maturità: e, cioè, che il presidente decida lui tracce adeguate in sostituzione di quelle non ricevute per sopraggiunta sfiga nel funzionamento della rete. Vedremo se alle cinque della sera, domani, tutto sarà lietamente finito.

l’Unità 19.06.12