Giorno: 15 Luglio 2012

"Non ci sarà una manovra-bis gli economisti fiduciosi la recessione pesa poco sul deficit", di Roberto Petrini

L’Italia è sotto scacco. Ma, dicono gli economisti, ancora non è scatto matto e il nostro Paese può uscire dall’angolo in cui si è cacciato. Moody’s, il Fondo monetario e i mercati ci hanno messo sotto osservazione per verificare se e in che misura riusciremo a raggiungere quattro obiettivi fondamentali: l’attuazione delle riforme, il contenimento del debito e del deficit, il rilancio della crescita e la stabilità politica del dopo-Monti. Il primo problema che il duo Monti-Grilli ha di fronte è quello di scongiurare o limitare i danni del circolo vizioso austeritàrecessione- austerità: l’effetto depressivo delle manovre fin qui realizzate si sta già traducendo, secondo il Fondo monetario internazionale, in un calo del Pil di un punto e mezzo. Ma un’economia in recessione significa anche allontanamento dal doppio obiettivo di un più basso rapporto tra debito e Pil e di un deficit a zero. E questo ci potrebbe portare, secondo la logica, a una nuova manovra di austerità, in un vortice senza fine che ci ricorda molto la sindrome greca. LA FRENATA DEL 2012 Ma …