Giorno: 14 Luglio 2012

Bersani: "dalla parte dell'Italia con responsabilità e fiducia"

Siamo davanti al Paese e ad un Paese molto, molto turbato. Oggi parleremo dunque di Italia, parleremo di politica e parleremo di Partito Democratico in quanto utile ad una buona politica per l’Italia. Stiamo vivendo il tempo della grande crisi, la più grande dal dopoguerra, che ci accompagnerà per un tempo non breve e secondo un percorso che nessuno oggi, in verità, è in grado di descrivere o prevedere. Un tempo non ordinario, un tempo di grande responsabilità. Abbiamo recentemente tenuto una Direzione nazionale molto importante. L’abbiamo tenuta dopo il risultato non scontato e davvero straordinario delle elezioni amministrative. Unanimemente, abbiamo detto in quella Direzione: tocca a noi. “Tocca a noi” non è una pretesa. E’ una assunzione di responsabilità. E’ un impegno a portare la nostra forza, a investire la nostra forza sul punto principale della questione italiana: il governo della lunga crisi e quindi il rapporto fra politica e società, essendo evidente che non può esserci governo della crisi in presenza di un generale discredito della politica. Qui siamo già di fronte a …

"Il festival degli sprechi", di Gian Antonio Stella

Fanno davvero male, di questi tempi, bastonate come quella che Bruxelles ha appena dato alla Regione Siciliana. Dove sono stati bloccati 600 milioni di fondi Ue, una boccata di ossigeno, perché l’Unione non si fida più di come vengono spesi nell’isola i soldi comunitari. «C’è stata una difficoltà di comprensione…», ha detto un funzionario al Giornale di Sicilia. Testuale. Purché non si levino ritornelli contro la «perfida Europa» nella scia di quelli lanciati dal regime mussoliniano contro le sanzioni: «Sanzionami questo / amica rapace…». Prima che dai vertici europei, l’andazzo era già stato denunciato infatti dalla Corte dei conti. In una dura relazione di poche settimane fa i magistrati contabili avevano scritto di «eccessiva frammentazione degli interventi programmati» (troppi soldi distribuiti a pioggia anziché investiti su pochi obiettivi-chiave), di «scarsa affidabilità» dei controlli, di «notevolissima presenza di progetti non conclusi», di «tassi d’errore molto elevati» tra «la spesa irregolare e quella controllata», di «irregolarità sistemiche relative agli appalti». Una per tutte, quella rilevata nella scandalizzata relazione che accompagna il blocco dei fondi: l’appalto dato a …

Sentenza tedesca: «Per i profughi l’Italia è un inferno», di Roberto Brunelli

Per i profughi stranieri l’Italia è un inferno. Ai richiedenti asilo viene riservato un «trattamento inumano e umiliante». I migranti rischiano di condurre una vita «al di sotto della soglia di povertà», e quasi sempre sono costretti a vivere senza un tetto sulla testa. Giudizi impietosi, scolpiti nel marmo. Come si parlasse della Siria, o della Libia. Invece è il Bel Paese a essere nel mirino. Stiamo parlando di una sentenza del tribunale civile di Stoccarda, che con quelle argomentazioni vieta alle autorità tedesche il trasferimento di una famiglia di rifugiati palestinesi in Italia. La notizia campeggiava ieri con grande evidenza sul sito on line dello Spiegel. Che non mancava di ricordare che «l’Italia è uno degli Stati fondatori dell’Unione europea, è un Paese che si vanta della sua ospitalità e nonostante la crisi attuale è ancora la terza economia dell’Eurozona». È dall’Italia che la famiglia palestinese era giunta in Germania. È vero, ammette lo Spiegel, che il Paese è letteralmente travolto dai richiedenti d’asilo. Però non è la prima volta che un tribunale stabilisce …

"Dove vola Berlusconi", di Michele Prospero

Brandendo dei fasulli sondaggi segreti a lui favorevoli, Berlusconi somiglia sempre di più a quell’orribile idolo pagano che soleva succhiare il nettare dal cranio degli uccisi. La prematura morte politica di Alfano è la condizione per la resurrezione del condottiero di Arcore. È vero che il Cavaliere si riprende il comando perché sente che attorno a lui non opera un vero partito. Ma è altrettanto certo che a destra nessun partito potrà nascere se ogni delfino tra i piedi si ritroverà sempre un padrone scomodo che decide a sua discrezione assoluta il leader, il nome, il simbolo. Alfano mette la parola chiuso ai cantieri per edificare un partito della destra perché non ha osato sfidare il capo. All’origine del suo fallimento c’è la volontà subalterna di rimanere all’ombra di Berlusconi rinunciando a sfidarlo apertamente. Così, nella Lega, ha fatto Maroni che ha promosso un nuovo gruppo dirigente e ora cancella il nome di Bossi dal simbolo del partito. Non si esce da un partito personale (e padronale) senza una grande discontinuità. Finché in giro si …

"Il futuro bosone e la ricerca massacrati dai tagli", di Antonio Zoccoli*

A volte per il pubblico risulta difficile comprendere il significato delle scoperte della scienza quali quella del bosone di Higgs, annunciata la scorsa settimana. La difficoltà sembra riscontrarsi anche quando si parla delle peculiarità e dell’organizzazione degli enti di ricerca italiani che hanno dato un contributo fondamentale a queste scoperte, come l’Istituto nazionale di fisica Nucleare (Infn). È infatti della scorsa settimana l’annuncio dei tagli programmati nella spending-review che colpiscono pesantemente l’Infn, basti ricordare che l’importo del taglio Infn è pari a 24 milioni di euro a fronte dell’importo totale per tutti gli enti di ricerca pari a 50 milioni. Benché in questo caso il governo non abbia applicato tagli lineari, ma abbia seguito un metodo che cerca di tener conto delle diverse situazioni, questa manovra colpisce in modo devastante l’Infn a causa della sua organizzazione e delle sue attività che risultano uniche nel panorama nazionale. L’Infn è infatti un ente con due peculiarità, da una parte possiede una grande dimensione internazionale, svolgendo molte delle proprie attività di ricerca in laboratori esteri, come il Cern …

"Va ora in onda sulla Rai la commedia degli inganni", di Giovanni Valentini

All’interno di un rapporto insano tra assetti proprietari, informazione e politica è dunque possibile che gli interessi pubblici vengano subordinati a quelli privati. (da “Alle origini dell’antipolitica” di Pino Pisicchio – Levante Editori, 2012 – pag.47). La Rai ha finalmente una nuova presidente, nella persona di Anna Maria Tarantola. Ma la nuova presidente avrà la Rai, cioè i poteri effettivi per guidarla e governarla? La questione sta tutta in questo interrogativo, per rispondere al quale bisognerà seguire attentamente le prossime mosse dei partiti nello spregiudicato gioco di potere che s’incrocia fra palazzo Chigi e viale Mazzini. In tutta franchezza, l’impressione è quella di assistere all’ennesima commedia degli equivoci, o meglio degli inganni, intorno al controllo della radiotelevisione pubblica. E quindi della sua capacità di fare informazione e opinione, in vista delle future elezioni politiche. A voler azzardare una previsione, tanto più verosimile dopo l’inquietante annuncio della rentrée di Silvio Berlusconi come candidato premier, si potrebbe già dire che la Rai è destinata purtroppo a restare ancora un campo di battaglia fra centrodestra e centrosinistra nel …

"Garantire subito la stabilità", di Stefano Lepri

Senza inseguire fantasie di complotti, senza ascoltare gli arzigogoli dei nostri politici, la nuova valutazione di Moody’s sull’Italia è utile per riflettere meglio su come funziona la finanza globale. I mercati veri ne hanno tenuto scarso conto, in breve riportando i tassi dei titoli italiani dove stavano prima; l’importanza delle tre discusse agenzie di rating è oltretutto in calo, per recenti scelte delle istituzioni ufficiali. Tuttavia i mercati finanziari sono un luogo dove si gioca d’azzardo. Ha poco senso domandarsi se Moody’s sia in malafede o no: nei casinò c’è chi fa delle scommesse, c’è chi ne fa delle altre. Alla base delle scommesse sono andamenti economici reali, ma il processo per cui una scommessa finanziaria si vince o si perde ha alla fine un rapporto assai mediato e contorto con gli eventi concreti del lavoro e del risparmio. Sopravvivere alla continua instabilità comporta: primo, che l’Europa non può più resistere così come è strutturata adesso; secondo, che la politica italiana non si può continuare a fare come la si è fatta fino adesso. Questo …