"Le preferenze penalizzano le donne", di Vittoria Franco
La discussione sulla legge elettorale si va facendo sempre più sfuocata. Con il formarsi di una doppia maggioranza, una che sostiene il governo e l’altra che procede parallelamente sulle riforme, sono saltati i contorni entro i quali potevano prendersi decisioni condivise su ogni aspetto dell’attività istituzionale. Il sospetto è che questa maggioranza parallela abbia già apparecchiato per il ritorno a un proporzionale che non fa vincere nessuno agitando il totem delle preferenze come la soluzione definitiva della crisi politica. Sa davvero di ritorno all’antico. Si mette fra parentesi un ventennio di ricerca di una strada per garantire la stabilità e la governabilità senza avere la capacità di inventare qualcosa di nuovo e di più avanzato. Il tutto condito con un preteso rafforzamento del potere di decisione degli elettori, mentre appare sempre più chiaro che alcune forze politiche cercano non il sistema migliore per garantire la governabilità, ma lo strumento che consenta loro di contare anche in caso di sconfitta, non importa se si crea incertezza e instabilità al Paese. Il Pd fa bene a difendere …