Giorno: 1 Luglio 2012

"50 gradi nelle tende: l’odissea degli sfollati", di Chiara Affronte

Bologna, Ferrara e Roma le città più calde d’Europa che toccheranno i 40 gradi tra le 12 e le 17 di oggi. Caronte e Scipione sono stati tra gli anticicloni africani più forti di sempre per intensità ed estensione: il bollino rosso del ministero della Salute è per dieci città italiane dove è prevista un’ondata di calore «in grado di avere effetti negativi non solo su anziani, bambini e malati», ma anche su «persone sane e attive». E quest’anno a subire le conseguenze del caldo che soffia dall’Algeria saranno soprattutto gli sfollati delle tendopoli dell’Emilia terremotata. Se all’esterno si registrano 40 gradi, dentro una tenda si possono raggiungere i 50. Da una settimana nelle tendopoli gestite dalla Protezione civile sono arrivati «duemila condizionatori, comprese le strutture sanitarie», riferisce Demetrio Egidi, responsabile della Protezione civile regionale. Sono gli apparecchi che erano stati utilizzati all’Aquila. «Sono stati recuperati e portati qua – spiega Egidi -, ovviamente poi si è provveduto a far arrivare nelle tendopoli ulteriori cavi dell’Enel perché in questi casi c’è bisogno di una tensione …

Bersani: "Ora tocca a noi"

Dal Nord parte la riscossa civica. Bersani conclude i lavori del Forum delle Assemblee del Nord. “Quando dico che ora ‘tocca a noi’ non indico una pretesa, ma una sfida. Indico la volontà di non avere paura di metterci in gioco”. Così il segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha introdotto il suo intervento al forum delle Assemblee delle Regioni del Nord, concludendone i lavori. “Alle parole devono seguire i fatti” ha continuato il leader democratico. “Il PD non può guardarsi la punta delle scarpe ma essere uno strumento per il cambiamento del paese” È evidente che siamo davanti ad un cambio di fase. Con l’impatto con la crisi la destra è arrivata ad un confuso e fiammeggiante tramonto. Il ciclo si sta finendo: il crollo del Pdl e della Lega è prezzo del fallimento di 10 anni di governo, un fallimento che adesso trascina con sé elementi di malcostume e di rapporti malati. Viene a compimento una forma sbagliata della politica: la politica del personalismo e del populismo. Ma i rischi non sono finiti …

Prodi: «In Ue nuovi rapporti di forza. E l’Italia è tornata», di Simone Collini

Se il Consiglio europeo di giovedì e venerdì è riuscito a dare «una prima risposta concreta all’emergenza», se con le misure decise a Bruxelles si è recuperata quella «solidarietà» che finora era mancata nell’affrontare la crisi è perché, dice Romano Prodi, «è cambiato il fronte politico». Grazie al cambio di governo in Francia? «Ma non perché Hollande sia socialista. Semplicemente, la gestione solitaria franco-tedesca aveva fortemente indebolito la Francia». Mentre oggi? « È tornata a fare la Francia. E l’alleanza con Italia e Spagna, che parte da comuni interessi, ha cambiato il rapporto di forza del Consiglio europeo. Questo ha prodotto alcune decisioni che rovesciano la tendenza precedente di un’Europa sempre più frammentata, mentre ora è possibile un’ azione comune fra Paesi europei». Forse fra alcuni Paesi contro la Germania, non crede? «No, non avrebbe senso lavorare contro la Germania. È necessario dimostrare a Berlino che c’ è un fronte comune che ha piattaforme nuove ma accettabili per tutti. Se al Consiglio europeo ci fosse stata una rottura con la Germania ci sarebbe stata la …

"I diritti, la Chiesa e la sessualità", di Nadia Urbinati

La repubblica di San Marino ha riconosciuto in questi giorni le convivenze tra omosessuali. Il riconoscimento è entrato attraverso la legge che stabilisce che il permesso di soggiorno nella repubblica del monte Titano verrà garantito anche al partner straniero in quanto convivente, senza specificazione di sesso e di legame matrimoniale. La legge approvata a larga maggioranza (e con l’opposizione della Democrazia Cristiana) è stata salutata dai sostenitori come un atto di giustizia che mette fine a una palese discriminazione. A questa vittoria di civiltà dovrebbero ispirarsi i democratici italiani. Tra i quali il tema del riconoscimento delle coppie omosessuali è ragione di divisione, di separazione laici e cattolici tradizionalisti. Le ragioni di giustizia sono una ragione di diritti uguali, un principio difficile da metabolizzare come le reazioni al documento del Pd sui diritti ha provocato (ragioni bene analizzate su questo giornale da Chiara Saraceno). La difficoltà riflette quella che è forse la più importante questione della modernità: la tormentata relazione del pensiero cattolico con il liberalismo dei diritti individuali. In un pregevole studio su Chiesa …

"Un piano per la Giustizia senza bavagli", di Antonio Ingroia

Quale deve essere oggi la priorità delle priorità nell’agenda politica nazionale? Domanda diretta che impone risposta altrettanto secca. Una risposta, a prima vista, perfino facile. Tutti direbbero, senza esitazione, che la priorità è la crisi economica. Una crisi che impedisce la crescita del nostro Paese, che sta mettendo a rischio l’euro e la stessa idea di Europa, e che avvilisce la quotidianità degli italiani. Non è un caso che la politica abbia fatto un passo indietro per cederlo a un governo di tecnici, qualificatissimi proprio per fronteggiare l’emergenza e rilanciare l’economia nazionale. E la Giustizia? Dove collochiamo la Giustizia nella scala gerarchica delle priorità? L’impressione è che la comune opinione la faccia scivolare se non nel fondo, quanto meno a metà classifica. Un errore gravissimo che pagheremmo salato aggravando la stessa crisi economica. Mi spiego. L’Italia è stata più volte condannata dalla Corte europea dei Diritti umani per l’ingiustizia dei tempi della sua giustizia. Troppo lunga la durata del processo, sia penale che civile. E pensate che sia indifferente per gli operatori economici sapere di …

"L’alleanza e le pulsioni populiste", di Massimo Adinolfi

E’ stato detto che il populismo esprime, sia pure in modo distorto, un’esigenza di partecipazione che i meccanismi istituzionali della democrazia rappresentativa non riesce più a soddisfare. Può darsi sia così. Ma in tal caso credo sia giusto prendere un po’ di fiato e poi obiettare con il più classico degli: «embé?». Visto che per i populisti i ragionamenti sono sempre troppo intellettuali, immagino che la mia obiezione sarà apprezzata. Ma posso comunque provare ad articolarla meglio. E cioè: nelle pulsioni populiste che percorrono le società contemporanee (non solo l’Italia) ci sarà pure del buono, anche se si esprime in modi decisamente meno buoni. Resta vero tuttavia che regole e istituzioni del gioco democratico sono essenziali e dobbiamo averne cura. Perciò direi: grazie per la precisazione sociologicamente corretta, nessuno demonizzi nessuno, ma lasciateci ancora compiere lo sforzo di mettere la politica nelle forme richieste da una democrazia parlamentare, con il senso delle istituzioni e dello Stato che ciò richiede, con il profilo di una forza di governo consapevole di impegni e responsabilità nazionali e internazionali, …

Nelle tendopoli sfiancate da Caronte “Durante il giorno impossibile resistere”, di Jenner Meletti

La signora Vittorina esce dalla tenda vestita di tutto punto. «Più tardi c’è la Messa », dice. La borsetta in una mano, un ventaglio nell’altra. «Il caldo? C’è sempre stato. Certo, fossi a casa mia…». Una casa di campagna, crollata assieme alla stalla. «Anche nell’ora più calda, sotto il noce, si stava sempre bene. E facevo corrente, fra la cucina e la cantina. I muri erano forti, tenevano fuori il freddo e il caldo». Adesso è arrivato Caronte e la nuova «casa», la tenda della Protezione civile, sembra ancora più fragile. Si usa ogni mezzo, in questa guerra fra i terremotati e il caldo che toglie il respiro. In ogni tenda c’è il condizionatore e molte sono coperte dagli «ombreggiatori ». Ma basta entrare in una di queste case di tela per sentirsi soffocare. «Durante il giorno — dice Marco Cestari, responsabile della Protezione civile di Finale Emilia — non puoi resistere. Con otto persone, dopo poco tempo, anche con il condizionatore devi cambiare l’aria, e se apri la porta o la finestra entra la …