Giorno: 29 Luglio 2012

"Due aziende su tre riaperte dopo il sisma", di Francesco Alberti

Due su tre sono tornati. E se il bicchiere mezzo vuoto è quel 39% di imprenditori che ancora non si sono rialzati e non dormono la notte al pensiero di quanti mesi dovranno passare prima di poter riaccendere i motori, è su quel 61% di «risorti» che trae linfa la ricostruzione emiliana: un’avanguardia di sopravvissuti che a forza di domeniche e ferie cancellate, a testa bassa, notte e giorno, inventandosi soluzioni in una sorta di «fai da te» creativo quanto coraggioso, ha riallacciato i fili con il mercato, recuperato fornitori e clientela, alla faccia di chi parlava di inevitabile desertificazione, dando per spacciato il modello industriale di questa porzione d’Emilia, miracoli annessi. La strada è in salita. La crisi non fa sconti a nessuno, figurarsi ai terremotati. E gli eterni mali italiani (estenuante burocrazia, legislazione farraginosa, crediti con il contagocce, una politica spesso inconcludente), visti e vissuti dall’epicentro, fanno ancora più male, oltre che rabbia. Però sono tornati: grandi imprenditori e piccoli artigiani, botteghe e multinazionali, commercianti e bancarelle. Con una grinta quasi sfacciata. Più …

"L'estate calda della scuola fra tagli di spesa e disservizi", di Salvo Intravaia

Tagli alla scuola, aumento delle tasse universitarie 1,caos nei test 2 per accedere ai corsi per l’abilitazione all’insegnamento, ferie dei supplenti “cancellate” per calmare lo spread e allarme delle province 3 per l’avvio dell’anno scolastico. Per trovare un’estate più calda, non solo dal punto di vista meteorologico, di quella che il mondo della formazione sta vivendo in questi giorni occorre andare indietro di qualche anno: quando il governo Berlusconi nel 2008 annunciò una serie di interventi su scuola e università. Questa volta la revisione della spesa riguarda anche la ricerca scientifica, motore per l’economia di qualsiasi Paese. Le due uniche buone notizie sembrano le oltre 26 mila assunzioni 4 a tempo indeterminato nella scuola a partire da settembre e il possibile dietrofront del governo sui tagli alla ricerca. Aumento delle tasse universitarie. A dare l’allarme, dopo l’approvazione del decreto-legge sulla Spending review è stata l’Unione degli universitari. Rivedendo il meccanismo di calcolo del cosiddetto 20 per cento – la quota di pressione fiscale universitaria che, secondo una legge del 1999, gli atenei non possono superare …

L'ira di Bersani sul Pdl: «Così sarà rottura», di Simone Collini

«Un colpo di mano da parte del Pdl sarebbe un atto di rottura irrimediabile». Irritato è dir poco. Tanto che la prima stesura della nota scritta da Pier Luigi Bersani era molto più dura, molto più esplicita nel delineare le conseguenze derivanti da un blitz di Pdl e Lega a Palazzo Madama sulla legge elettorale, per di più avallato dal presidente del Senato Renato Schifani nell’evocare un’approvazione a maggioranza. La versione poi data alle agenzie di stampa dal leader Pd è stata smussata, ma fino a un certo punto: «Come si vede anche dalle dichiarazioni del presidente del Senato Schifani, il Pdl sulla legge elettorale oscilla tra pratiche dilatorie ormai estenuanti e la suggestione di un colpo di mano in Parlamento. Quanto alla ipotesi del colpo di mano, è evidente che se si ripetesse per la legge elettorale quel che si è visto proprio in Senato per la riforma costituzionale, sarebbe un atto di rottura irrimediabile». Un monito che, chiaramente, non riguarda soltanto le trattative in corso per arrivare a un testo condiviso sulla legge …

"Fuoricorso, è polemica sull’aumento delle tasse", di Salvo Intravaia

Scoppia la polemica sull’aumento delle tasse per gli universitari fuoricorso. Dopo l’approvazione dell’emendamento sulla spending review, che consente agli atenei di aumentare le tasse fino a raddoppiarle, gli studenti minacciano di scendere in piazza. Per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, «l’idea che si possano recuperare i fuori corso attraverso l’aumento delle tasse universitarie è assurda e pericolosa». «Dietro il fenomeno dei fuoricorso — continua Pantaleo — ci sono molteplici ragioni non sempre documentabili. Il rischio è la penalizzazione dei più deboli, perché chi è ricco potrà tranquillamente continuare a frequentare l’università anche con l’aumento delle tasse». Luca Spadon, portavoce di Link-Coordinamento universitario, aggiunge: «Il governo deve sapere che se continuerà a scaricare sugli studenti il peso dei tagli, a settembre torneremo in piazza». La sola ipotesi di un incremento delle tasse fa saltare dalla sedia Giuseppe Del Barone, presidente nazionale del Sindacato medici italiani, che definisce il provvedimento in questione «un attentato allo studio, alla cultura e, in particolare, alla medicina: ci incateneremo all’ingresso del Quirinale, se è il caso. Il percorso di …

"Non solo Taranto, sono 131 le vertenze aperte", di Pino Stoppan

La crisi è profonda. E purtroppo non riguarda solo Taranto e la sua Ilva, di Fiat, Alcoa. A luglio è salito a 131 il numero delle vertenze che vengono discusse con maggiore frequenza al ministero dello Sviluppo economico (erano 109 a gennaio 2011) per un totale di 163.152 lavoratori coinvolti (135.839 a gennaio 2011), secondo i dati riportati dallo stesso Mise. Questo quanto emerge da un dossier della Cgil. Cifre è l’allarme della Cgil «che stanno crescendo vertiginosamente, se si considerano gli innumerevoli altri casi di crisi aziendali non ancora giunte al Ministero, ma già avviate a livello territoriale che contribuiscono a mettere in ginocchio il tessuto industriale ed occupazionale di intere Regioni». Per la Cgil «occorre risolvere, al più presto i singoli casi di crisi presenti a partire dai tavoli aperti al Ministero dello sviluppo economico, che non possono concludersi con il solo intervento degli ammortizzatori sociali». Sono tante, troppe, le crisi industriali che in lungo e in largo attraversano tutto lo stivale. «Dal 2009 ad oggi oltre 30mila imprese hanno chiuso i cancelli …

"Donne d'Italia", di Concita De Gregorio

Che meraviglia queste tre ragazze italiane, questi tre profili sul podio: un airone sottile, una bambola bambina, una madre con le prime rughe. Elisa, Arianna, Valentina. Che spettacolo queste tre donne così diverse così uguali, nemiche e compagne di squadra, rivali e vicine di letto. BELLE come il sole direbbero e diranno le loro mamme: sei bella come il sole. Ciascuna lo è. Che sorrisi, che impresa. Quanto dolore perdere di un soffio, quella lacrima che scende e la mano con le unghie blu di Arianna Errigo che la asciuga, che meraviglia vincere all’ultima stoccata, gli occhi che cercano il cielo di Elisa Di Francisca, in un secondo che ti giochi tutto in quell’attimo e non vedi non senti altro che sì, è la tua volta, è il tuo momento. È adesso. Che orgoglio risalire la china del terzo posto con la zampata della vecchia leonessa, che tempra il vecchio Cobra, Valentina Vezzali è ancora qui. Oro incenso e mirra hanno portato, venute da tempi diversi della vita: una ragazzina, una giovane donna, una campionessa …

"Stanno giocando con il fuoco", di Claudio Sardo

Una buona notizia: Mario Draghi ha schierato la Bce in una difesa dell’Euro «senza riserve» e ha trascinato dalla sua, pur con qualche resistenza, il governo tedesco. Ovviamente l’azione di Draghi ha un limite nel mandato assegnatogli, e in questo drammatico contesto la sua scelta appare persino una carta estrema, l’ultima a disposizione: tuttavia è riuscita a raffreddare la tensione su Borse e spread e a dare all’Europa un po’ di tempo in più per prendere quelle decisioni politiche, che sole possono salvare la moneta unica e ciò che resta della pace sociale del continente. Ma gli ultimi giorni hanno portato anche una pessima notizia: il Pdl, dopo un lungo torpore, è rientrato in campo con l’obiettivo di sabotare la ricostruzione del sistema politico. Era uno degli impegni concordati della transizione post-berlusconiana: mentre Monti doveva fronteggiare da Palazzo Chigi l’emergenza economico-finanziaria e risalire la ripida china della credibilità persa all’estero, il Parlamento avrebbe dovuto ripristinare uno standard democratico europeo, attraverso il cambio della legge elettorale e alcune mirate riforme istituzionali. Il Pdl invece ha deciso …