"Terremoto, la fabbrica dei reni artificiali riparte sotto i tendoni", di Martina Castigliani
Un distretto biomedicale tra i più avanzati d’Europa e nel mondo. Per questo motivo era ricordata la zona industriale di Mirandola fino a qualche mese fa, poi il terremoto ha reso inagibili fabbriche e capannoni, costringendo un intero territorio a ricominciare da capo. Tra le aziende colpite anche la Bellco, una delle prime fornitrici di impianti di dialisi per i reparti di nefrologia in giro per il territorio nazionale e internazionale e tra le prime a ripartire. Ad un mese e mezzo dal sisma crolli e disagi sembrano già il passato: non hanno fermato l’attività delle aziende del distretto che costrette dalla necessità hanno allestito tendoni e tensostrutture sotto le quali continuano i lavori e la ricerca. La Bellco è tra quelle industrie di Mirandola che, nonostante le due scosse del maggio scorso, non ha potuto fermare la distribuzione di materiale sanitario e ha dovuto cercare di rimettersi in moto il prima possibile per non perdere clienti. “Il nostro obiettivo”, spiega il presidente Antonio Leone, “era quello di non mancare l’appuntamento con i nostri pazienti. …