Giorno: 19 Luglio 2012

«Nel 2013 un governo del tutto rinnovato Le primarie? Non escludo il doppio turno», intervista a Bersani di Aldo Cazzullo

«È tempo di concentrarci sul Paese, perché si sta facendo dell’Italia il punto di leva per ribaltare il carro dell’euro. O stringiamo almeno le cose che si sono decise, o dobbiamo farci dare qualche margine in più per fronteggiare una recessione che sarà durissima. L’Europa chiede una soluzione al quesito dell’affidabilità dell’Italia. È tempo che la politica si prenda le sue responsabilità: le eccezionalità non danno mai una percezione di affidabilità. Si deve smettere di chiedere: “E dopo Monti cosa succede?”. Predisponiamo un percorso e una competizione: centrodestra contro centrosinistra. Proporrò con le primarie un’offerta di partecipazione per la scelta del leader. E avanzerò una proposta di serietà e rigore con dentro il cambiamento: un governo larghissimamente rinnovato, che dia all’Italia la sensazione di avere energie nuove in campo. Un colpo di reni». Segretario Bersani, partiamo dall’inizio. Sta dicendo che, se non scattano le misure anti-spread, l’Italia deve poter spendere di più per la ripresa? «È senza ripresa che spendiamo di più! Noi siamo la cavia dell’attacco all’euro. Lo dice il governatore Visco: 200-250 punti …

"Part time, asilo e catering così l’ufficio condiviso diventa a misura di donna", di Cinzia Sasso

L’appartamento è al primo piano di una palazzina anni Sessanta: 250 metri quadrati con un salone da 16 postazioni di lavoro; quattro salette con pareti mobili per riunioni; uno spazio relax con chaise longuee piante verdi; la cucina, naturalmente; e poi due aree per bambini divisi per età, con quella dei piccolissimi fino ai tre anni attrezzata come una nursery. E poi l’ufficio che fornisce i “servizi salvatempo” che vanno dalla fila alla posta alla prenotazione di una visita medica, fino al pieno di benzina per la macchina. Via Simone d’Orsenigo, un angolo di Milano che tira verso la periferia: è questo l’indirizzo del lavoro del futuro. Il luogo dove, da settembre, partirà un progetto ambizioso e rivoluzionario che legge la realtà, conclude che è superata, e inventa il modello del domani partendo da quello che in America, ad esempio, è diventato regola: il coworking. Uno degli effetti della crisi è di costringere le aziende a tagliare i costi fissi e i tempi morti e questo modo di lavorare insieme vuole proporre un nuovo sistema: …

"Unioni gay, la strada verso una soluzione condivisa", di Vladimiro Zagrebelsky

Torna nella discussione pubblica la questione del riconoscimento giuridico da dare alle coppie omosessuali. A Milano il Consiglio comunale esamina la proposta di istituire un registro delle unioni civili: coppie di fatto da assimilare per certi versi alle coppie sposate. Nel Pd il tema ha dato luogo a vivaci contrapposizioni.nV’è dunque motivo per ritornare su un problema ineludibile, che attende ancora soluzione. Nel diritto italiano e in quello europeo vi sono alcuni punti fermi. Fermi per il momento, poiché l’evoluzione che in materia si è svolta nel passato, è naturalmente destinata a continuare. Ma allo stato attuale si tratta di un punto di arrivo da cui non si può prescindere. La Corte Costituzionale ha affermato che il matrimonio su cui si fonda la famiglia, secondo l’articolo 29 della Costituzione, è quello previsto dal Codice Civile, come unione di persone di sesso diverso. Al tempo stesso la Corte ha ritenuto che il riconoscimento da parte della Repubblica dei diritti fondamentali dell’uomo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, secondo l’articolo 2 della Costituzione, …

"Silvio e Marcello servi-padroni", di Francesco Merlo

Silvio gli fa il baciamani e lo chiama don Dell’Utro, dove la o che arrotonda e deride al tempo stesso enfatizza e onora il carisma del mistero. Insomma lo svuota e lo carica: lo svuota di mafia per caricarlo di mafiosaggine, ammette e allontana: non delinquente ma uomo di rispetto. Lo stesso uomo — e Berlusconi non capisce — che si rifiuta di andare in tv dai giornalisti compiacenti. «Io — dice — vado da Santoro», ed è vero. Perciò Berlusconi gli bacia la mano, perché non cede alle lusinghe, lo riconosce come duro. Ed è una pantomima che piace ad entrambi, e infatti la raccontano loro stessi. «Ma tu sei solo un tessera P2 — ha pubblicamente detto Dell’Utri a Berlusconi — io invece sono arrivato alla P4». Forse neppure loro sanno chi dei due è il secchio e chi la corda, chi è il doppio e chi è il sosia di chi. Sanno però che l’uno è l’autenticità dell’altro. Nella storia del berlusconismo, inteso come lunghissima amicizia d’affari che poi diventa politica, Berlusconi …

"Gli insegnanti italiani all'estero scrivono a Napolitano", da La Tecnica della Scuola

Di seguito la lettera che un gruppo di insegnanti ha inviato quest’oggi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Onorevole e Illustrissimo Presidente, siamo un gruppo di Insegnanti di Scuole Statali di vari ordini e gradi in Italia e all’Estero, che hanno espletato in Dicembre scorso la Pubblica Selezione per l’Accertamento Linguistico indetto dal Ministero Affari Esteri al fine di insegnare e divulgare la Lingua e la Cultura Italiana nelle Istituzioni pubbliche all’Estero. Pur essendo in attesa dell’Ordinanza per la dichiarazione dei titoli professionali e culturali e della relativa formulazione delle Graduatorie, valevoli dal 1 settembre 2013, Le scriviamo per esprimere preoccupazione riguardo a quanto emerso nell’ultimo periodo in relazione agli ulteriori tagli – sulla già vessata scuola pubblica – previsti dal D. L. 6 luglio 2012, n. 95, sullo Spending Review, recentemente varato dal governo, in cui il contingente statale all’estero verrebbe ridotto del 40%. Non ci sembra di ravvisare alcuna coerenza con quanto votato con larga maggioranza dal Senato della Repubblica, che, nella seduta del 3 e 4 luglio u.s. si era espresso a …