Giorno: 23 Luglio 2012

"Una sola strada da percorrere", di Tito Boeri

Se c’è qualcosa di utile nell’escalation della crisi, questo è l’avere mostrato che le misure adottate al vertice europeo del 29 giugno non sono in grado di evitare il peggio. La Spagna, come candidamente riconosciuto dal governo, a queste condizioni non è in grado di finanziare il suo debito pubblico. L’Italia è messa meglio perché grazie all’azione del governo Monti è oggi percepita meno a rischio della Spagna ed ha gestito meglio le sue aste di titoli. Ma è chiaro che uno spread che non solo non si riduce, ma addirittura si allarga, nonostante una manovra di più di 80 miliardi, è socialmente insostenibile e neanche troppo alla lunga. È bene esserne consapevoli: lo scudo antispread accolto in Italia trionfalmente non può funzionare. Non tanto perché la Corte Costituzionale tedesca si pronuncerà a riguardo a settembre, quanto perché non ha la potenza di fuoco per invertire le aspettative dei mercati. Il nuovo fondo ha in dotazione solo 60 miliardi in più di quello già esistente. Anche quando il nuovo fondo diventasse operativo, sarebbe un invito …

"Donne senza lavoro, l'Italia discrimina e invecchia d più", di Carlo Buttaroni*

È una donna il nuovo amministratore delegato di Yahoo: Marissa Mayer. Al colosso americano, che ha una struttura localizzata in 25 paesi e fornisce servizi internet in 20 lingue diverse, è arrivata dopo essere stata vicepresidente di Google. È anche giovane. Ha appena 37 anni e Forbes l’ha inserita tra le 50 donne più potenti del mondo. Giovane, donna e incinta di un maschietto che nascerà a ottobre. Bastano queste caratteristiche per collocare la storia della Mayer a una distanza siderale rispetto a quanto accade normalmente nel nostro paese. La Mayer ha comunicato la sua gravidanza al board di Yahoo, insieme all’intenzione di prendere un breve periodo di maternità e ha precisato «nessuno ha mosso obiezioni e ha manifestato perplessità». Cose dell’altro mondo. Già, perché in Italia le donne sono spesso costrette, al momento dell’assunzione, a firmare in bianco le proprie dimissioni in caso di una gravidanza. Un licenziamento camuffato da dimissioni. Una spada di Damocle permanente. Un ricatto al quale le donne sono sottoposte, strette tra la scelta di avere un figlio o conservare …

"Cara università, ecco il primo esame i conti in tasca a chi deve scegliere", di Salvo Intravaia

Architettura o ingegneria, lettere o lingue? Per 500mila studenti che hanno appena finito la maturità è già scattato il rebus della scelta universitaria. Ma, con il rientro dalle vacanze, molti si troveranno di fronte a una brutta sorpresa. Da Milano a Palermo potrebbero scattare aumenti stellari delle tasse. E l’iscrizione diventare proibitiva anche per le matricole. Questo almeno temono gli studenti dell’Unione degli universitari che, sulla scorta dei provvedimenti contenuti nel decreto 95, hanno elaborato una simulazione degli incrementi possibili per ogni ateneo, in seguito alla norma che ridisegna il calcolo del tetto del 20 per cento. Ovvero del rapporto fra i contributi versati dagli studenti e il finanziamento erogato dallo stato agli atenei. «È liberalizzazione selvaggia», denuncia l’Udu. Il meccanismo – disegnato nel ‘99 per evitare un incremento incontrollato delle tasse – ora potrebbe saltare. Dati alla mano, i timori non sembrano infondati. Anche perché parecchie università con le casse al lumicino sono costrette a rivolgersi agli studenti e alle famiglie per recuperare liquidità. I conteggi dell’Udu sono preoccupanti: diventa praticabile un aumento medio …

"Dalla carne alla mozzarella Camorra food spa serve a tavola", di Roberto Saviano

Mozzarelle, zucchero, burro, caffè, pane, latte, carne, acqua minerale, biscotti, banane, pesce. Difficile ammettere che quando andiamo a fare la spesa rischiamo di finanziare le organizzazioni criminali. Eppure è così. Il paniere della camorra, di Cosa Nostra, della ‘ndrangheta tocca la giornata tipo di un comune cittadino. Ogni gesto, dal primo che compiamo al mattino sino alla cena, può far arricchire i clan a nostra insaputa. Per comprendere come ogni passaggio possa esser dominato dai clan, basta descrivere una giornata. Si inizia dal bar. Il caffè in molti territori è monopolio dei boss. A volte ne gestiscono la produzione, altre solo la distribuzione. Esempio: il clan Mallardo di Giugliano imponeva ai bar di comprare il caffè Seddio prodotto da una ditta intestata ai D’Alterio, nipoti del boss Feliciano Mallardo. L’operazione della Guardia di finanza “Caffè macchiato” del 2011 ha mostrato che l’imposizione del caffè Seddio era di tipo estorsivo ma ha anche svelato l’esistenza di un vero e proprio accordo tra il clan Mallardo e i vertici dei Casalesi, che consentivano l’espansione degli interessi dei …

"La rivincita dell'albero degli zoccoli nel cuore della Bassa Bergamasca", di Michele Brambilla

«L’albero degli zoccoli» è un film del 1978 diretto da Ermanno Olmi, vincitore della Palma d’oro al 31º Festival di Cannes. Il film fu girato nel dialetto bergamasco della zona in cui l’opera è ambientata (il film è stato girato prevalentemente nella pianura compresa tra i comuni di Martinengo, Palosco, Cividate al Piano, Mornico al Serio, Cortenuova e principalmente Treviglio) e fu poi doppiato in italiano dagli stessi attori per la distribuzione italiana. Notevole è la perfetta corrispondenza tra l’ideologia e il linguaggio. Tutti gli attori sono contadini e gente della campagna bergamasca senza alcuna precedente esperienza di recitazione. In una cascina di pianura a Palosco (nella campagna bergamasca), tra l’autunno 1897 e la primavera 1898, vivono 4 famiglie di contadini. Minek (Domenico), un bimbo di 6 anni sveglio ed intelligente, deve fare 6 chilometri per andare a scuola. Un giorno torna a casa con uno zoccolo rotto. Non avendo soldi per comprare un nuovo paio di scarpe, il padre Batistì decide di tagliare di nascosto un albero per fare un nuovo paio di zoccoli …

"La diga della BCE", di Andrea Bonanni

Può capitare che i falchi, quando esagerano, diventino avvoltoi. È successo ieri con il ministro tedesco dell’Economia, Philipp Roesler, che ha confermato e rafforzato le voci su un’imminente uscita della Grecia dall’euro. Roesler è un esponente del Partito liberale, alleato della Merkel e portavoce dell’ala oltranzista del governo tedesco in materia di politica monetaria. Le sue dichiarazioni riprendevano voci riportate dalla stampa di Berlino sull’intenzione del Fondo monetario internazionale di non rinnovare il prestito ad Atene. Le parole del ministro tedesco accelerano l’agonia della Grecia. La Troika arriverà solo domani ad Atene per valutare la situazione e discutere le proroghe chieste dal governo greco. Ma già si sa che gli ennesimi ritardi nel risanamento colpevolmente accumulati durante la doppia campagna elettorale difficilmente potranno essere colmati. E proprio l’altro ieri la Bce ha rifiutato di accettare i titoli greci come collaterale a garanzia di finanziamenti alle banche. Forse Roesler ha pensato di inserirsi nel braccio di ferro in corso tra Atene, che chiede nuove proroghe, e Bruxelles, che non le vuole concedere. Ma di fatto il …