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"Norme tutte nuove scritte e riscritte per poter ripartire", di Serena Fregni

Tecnici e dirigenti regionali hanno incontrato i cittadini di Cavezzo in una affollata assemblea per dare informazioni su ordinanze, norme e modulistica. Il sindaco Stefano Draghetti ha aperto il dibattito ricordando come si sta procedendo verso la ricostruzione: «A distanza di un anno – ha detto – ci sono dati che portano a considerare positivamente le prospettive future. Nel nostro Comune per il ripristino delle abitazioni private ad oggi sono stati emessi oltre un milione di euro di contributi e quindi possiamo confermare che una pluralità di cittadini possiede già le risorse per ripartire. Il percorso è ancora lungo e complesso e riguarda ancora tante edifici ma riusciamo già a garantire il diritto ad avere i fondi». Presente anche Morena Diazzi, direttore generale delle attività produttive, che ricorda il lavoro svolto in Regione: «C’ è stata e c’è tuttora molta intraprendenza da parte di tutti. Ci siamo mossi cercando di agire per dare vita ad un insieme di norme e azioni in grado di consentire al meglio il ripristino di aziende e abitazioni. I danni stimati sono oltre i dodici miliardi di cui cinque solo per attività produttive. È stata affrontata da tutta la collettività l’emergenza e abbiamo assistito a delocalizzazioni temporanee, come Cavezzo, dove è nato il centro provvisorio nella piazza, consentendo e garantendo i servizi minimi in tempi record. Inoltre si è cercato di derogare norme in tempi rapidi e a giugno dell’anno scorso abbiamo ottenuto anche la deroga dell’Ue per intervenire e ospitare attività temporanee. C’è ancora tanta strada da fare ma a livello regionale c’è un forte impegno a fare tutto ciò che ci concerne e a mantenere vive l’attività nella zona, che è una delle nostre priorità». Luigi Costi, dirigente regionale ed ex sindaco di Mirandola, ricorda la difficoltà iniziale da parte della Regione a dover affrontare il tema del sisma senza alcuna legge in merito. «Ci siamo trovati a dover scrivere ogni singola norma e ordinanza – ha affermato Costi – e questo ha portato ad un’ulteriore lentezza ma abbiamo cercato con tutti i mezzi possibili di accorciare le tempistiche ». Costi ha anche elencato le risorse rese disponibili da gennaio che sarebbero sei miliardi, ma soprattutto ha quantificato le imprese coinvolte in domande finanziarie tra attività commerciali, agricole e artigianali che ad oggi sarebbero circa 1186 e altre 100 in domande per delocalizzazione. Tante domande anche dai cittadini che chiedono chiarificazioni su come compilare i moduli per le richieste di finanziamento e molti dubbi anche sulla cambiale Errani che però, come hanno assicurato Diazzi e Costi, è funzionale, già attiva e molto sicura. Diazzi: «Siamo consapevoli che la burocrazia ha provocato lentezza e problemi, ma stiamo cercando di semplificare e abbiamo creato diversi sportelli, a Novi, Mirandola e Sant’Agostino dove tecnici e impiegati sono a disposizione del cittadino per qualsiasi quesito. Sono tante le aziende che vengono in Regione per presentarci i progetti e siamo sempre disponibili».

La Gazzetta di Modena 09.05.13