Mese: Luglio 2013

“Maturità, crollano i 100 e lode l’anno nero dei superbravi i presidi: regole troppo rigide”, di Salvo Intravaia

E quest’anno andrà ancora peggio: il numero dei superbravi è destinato ad assottigliarsi ancora. Così mentre gli scrutini sono ancora in corso montano le proteste dei presidi che chiedono una norma “più flessibile”. Anche perché ora la lode vale 10 punti di bonus per l’accesso a Medicina e alle altre facoltà a numero chiuso. Da Nord a Sud, i capi d’istituto censurano l’eccessiva rigidità delle regole per l’attribuzione del massimo punteggio. «Ci sono polemiche diffuse sulla scarsità delle lodi – ammette Gregorio Iannaccone, presidente dell’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici – ma non stiamo parlando della tessera del pane. La lode è un fatto eccezionale che necessita di regole rigide». Più diplomatico Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi: «Non si può inflazionare il massimo dei voti – commenta – Ma qualunque meccanismo rigido che vincola ai risultati degli anni precedenti non consente alla commissione d’esame nessuna flessibilità di giudizio e si trasforma in una tagliola». A Milano, in appena due anni, le eccellenze si sono dimezzate. E per la prima volta i classici Berchet, Manzoni e …

Stalking, “Rosi andava protetta. Servono tribunali specializzati”, du Laura Preite

Un primo ammonimento da parte del questore, poi la querela, infine la custodia cautelare in carcere per i casi più gravi. Sono questi i passaggi che possono portare all’allontanamento dello stalker violento dalla sua preda. Anche se non sempre basta, come nel caso di Rosi Bonanno, 26 anni, uccisa di fronte al figlio di 2 anni dall’ex convivente che lei aveva per sei volte denunciato per stalking. Inutilmente. QUELLO CHE DICE LA LEGGE L’ammonimento, è una fase preliminare, la persona viene ammonita dal questore con un provvedimento formale: “Non lo fare più altrimenti si va nel penale”. Poi la vittima può decidere per la querela se l’ammonimento non ha effetto e lo stalker continua. Gli atti persecutori infatti sono sempre punibili “a querela” cioè è la vittima che denuncia e allora parte il procedimento. Basta una prima querela per far partire l’azione penale anche se si possono fare delle “integrazioni” se lo stalker nel frattempo continua. Magistrato e polizia giudiziaria quindi intervengono, verificano le circostanze, e accertano i fatti, se la vittima vive una situazione …

“Giornalismo e potere”, di Piero Ottone

La Fiat al Corriere della Sera? Mi sembra di assistere a un film già visto. Ho alle spalle, anno più anno meno, settant’anni di giornalismo, parecchi trascorsi per l’appunto al Corriere, e posso raccontare che già in un’altra occasione la Fiat diventò l’azionista di punta del giornale. Ma allora tutto era chiaro. Fiat voleva dire in quel frangente (anno 1973) Gianni Agnelli, e Agnelli sapeva diventare, in qualche occasione, un generoso cavaliere. Il Corriere di quel tempo dava fastidio al potere costituito, alla Democrazia cristiana: era troppo libero, troppo spregiudicato. Eugenio Cefis, gran personaggio del tempo, fiancheggiatore del partito dominante, rappresentante di punta in quella che Scalfari e Turani chiamarono in un libro la razza padrona, voleva mettere le mani sul Corriere, portandolo via a Giulia Maria Crespi, ultima rappresentante della famiglia. Agnelli intervenne: un po’ perché contrastava (con Leopoldo Pirelli, con altri grandi imprenditori) Cefis e la razza padrona, un po’ per cavalleria, perché era amico di gioventù di Giulia Maria. Ma non aveva secondi fini. Non pensava minimamente a servirsi del Corriere per …

“Il ritornello dei fucili”, di Filippo Ceccarelli

Passi per il bastone, che è il cuginetto più generico e meno rustico del già invocatissimo forcone, ma anche questa storia dei fucili, purtroppo, suona abbastanza famigliare. La chiamata alle armi è infatti un classico della Seconda Repubblica. E il fatto che Bossi, massimo specialista in materia pseudo- bellica, sia oggi ridotto com’è ridotto, aiuta senz’altro ad approfondire e forse anche a comprendere tale rischiosa retorica, ma certo non consola né, pur facendo un po’ ridere, allarga l’orizzonte del buonsenso. Era comunque il 1992 quando il leader della Lega, memore di una massima maoista orecchiata nella sua turbolenta giovinezza, proclamò che il potere nasceva dalla canna del fucile. Dopo di che, esclusa la Lega dalla spartizione delle vicepresidenze a Montecitorio, disse: «Prendete il moschetto, zaino in spalla e via!». Via dove, non era chiaro. Via come, almeno in teoria, parve appena più chiaro allorché l’allora (improvvido) ministro dell’Interno Mancino posticipò certe elezioni in Lombardia: «Cristo — inveì Bossi con il consueto garbo — ma allora questi capiscono solo i kalashnikov!». In seguito gli capitò di …

“Il giorno nero della Repubblica”, di Antonio Polito

Se la fissazione della data del processo a Silvio Berlusconi ha prodotto un giorno di stop dei lavori parlamentari, che accadrà il giorno della sentenza? Nonostante alla fine abbiano prevalso quelli con la testa sulle spalle, e l’Aventino minacciato da una parte del Pdl sia stato derubricato a semplice pausa di poche ore, ieri abbiamo assistito alla prova generale di ciò che può accadere al nostro Parlamento nelle prossime settimane. Ostaggio di vicende extraparlamentari, sulle quali né le Camere, né il governo e nemmeno il capo dello Stato possono alcunché. Eppure immediatamente investito, e potenzialmente dissolto, dallo tsunami politico che quelle vicende giudiziarie sono in grado di provocare. Gli attori visti ieri in scena non rassicurano sull’esito. In troppi puntano a trarre un vantaggio di parte dalla rovina comune. Quelli che nel partito di Berlusconi sfruttano la drammaticità della sua ora per acquisire benemerenze e colpire l’ala governativa. Quelli che nel Pd, per lo piu renziani, non vedono l’ora di affondare Letta magari in nome di una riscoperta purezza antiberlusconiana. E quelli che, stando all’opposizione, …

Edilizia scolastica, Ghizzoni “Fondi costanti e procedure snelle”

Il Ministero in audizione alla Camera per indagine conoscitiva promossa dal Pd. Il Ministero dell’Istruzione porta l’Emilia-Romagna della ricostruzione post-sisma come esempio virtuoso da seguire nel settore dell’edilizia scolastica. La conferma è arrivata nel corso di un’audizione in Commissione Cultura e Istruzione sollecitata dal Pd. Per il resto la situazione dell’edilizia scolastica italiana è desolante: il 42% degli edifici, ad esempio, è privo del certificato di agibilità. “Alla scuola italiana – commenta Manuela Ghizzoni, vice-presidente della Commissione Istruzione della Camera dei deputati – servono una programmazione chiara, allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali proprietari degli edifici, procedure burocratiche snelle e fondi stanziati con continuità”. 58 scuole costruite in meno di tre mesi: la ricostruzione degli istituti scolastici nell’Emilia-Romagna del dopo-sisma viene citata dal Ministero dell’Istruzione come esempio virtuoso di come si dovrebbe procedere per recuperare il patrimonio edilizio scolastico che, in Italia, è non solo vetusto, ma in troppi casi addirittura non regolare. La conferma nel corso di un’audizione a Montecitorio tenutasi a seguito della richiesta di una indagine conoscitiva promossa dal gruppo …

“Superato ogni limite, così non si va avanti”, di Simone Collini

«Il Pdl mette a rischio la funzione stessa di questo governo. C’è un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilità, che anche oggi abbiamo dimostrato, non può andare. O c’è un chiarimento serio, o il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese e non alle vicende giudiziarie di Berlusconi, oppure con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo diciamo che così non si può andare avanti». Guglielmo Epifani non sottovaluta affatto quanto avvenuto ieri. E in questa giornata di bagarre a Montecitorio innescata dal Pdl e da un Beppe Grillo che invoca nuove elezioni, il segretario del Pd lancia il suo ultimatum: «Noi non temiamo nulla, quale che sia l’evolversi della situazione». Si può continuare a sostenere il governo insieme al Pdl dopo quanto avvenuto? «È indubbio che da oggi si entra in una fase nuova. Abbiamo assistito a una richiesta insostenibile in qualsiasi democrazia. La richiesta del Pdl di sospendere per tre giorni i lavori del Parlamento a seguito di una decisione della Cassazione è un atto …