Giorno: 19 Marzo 2014

Dichiarazione di voto di Manuela Ghizzoni al decreto legge che contiene misure a favore delle zone alluvionate e del sisma

Signor Presidente, il decreto che ci apprestiamo ad approvare è un piccolo decreto, ma io lo definirei anche un decreto prezioso, perché contiene delle misure utili e positive per le famiglie e per le imprese. Poi, stranamente, presenta un elemento positivo che però attiene ad una assenza, lo hanno richiamato molti gruppi, cioè il fatto che sia stato deciso unanimemente – non credo che si sia trattato di ricatti ma di una discussione approfondita – di stralciare il primo articolo, quello che riguarda il rientro dei capitali, e affidarlo a un progetto di legge (nel frattempo ne sono stati depositati anche altri) e, quindi, ad una discussione approfondita; ma c’è l’impegno – credo importante, è stato valorizzato anche da altri – che questa discussione di una materia molto complessa e molto delicata sia però concluso entro il mese di maggio.   Io, quindi, credo che si possa dire che non si tratta di una rinuncia ad affrontare un tema di questo spessore, semmai si tratta insieme di affrontarlo meglio e di affrontarlo bene.   Perdendo il primo …

Ordine del giorno presentato dal Pd (prima firmataria Manuela Ghizzoni) insieme a Sel e Movimento 5 stelle, che impegna lo stesso Esecutivo ad adottare un provvedimento d’urgenza ad hoc per le zone alluvionate

Premesso che: domenica mattina 19 gennaio 2014, in località San Matteo – a valle della città di Modena – un’ampia falla nell’argine del fiume Secchia ha determinato la fuoriuscita di circa 13 milioni di metri cubi d’acqua, che hanno invaso il territorio circostante per circa 75 chilometri quadrati; i comuni più colpiti sono stati quelli di Bomporto e di Bastiglia – nei quali l’acqua ha invaso anche i centri abitati – nonché Modena, San Prospero, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice; detti comuni erano già stati duramente colpiti dagli esiti delle ripetute scosse telluriche del maggio 2012, in quanto i loro territori coincidono con una porzione significativa di quel cratere sismico; a seguito dell’alluvione del 19 gennaio: tra i volontari immediatamente intervenuti si è purtroppo registrato un morto; migliaia di famiglie hanno abbandonato le proprie abitazioni ricercando una autonoma sistemazione, mentre oltre 1500 persone si sono rivolte ai Centri operativi comunali e più di 800 hanno ottenuto assistenza negli 8 Centri di prima accoglienza; anche in considerazione dell’ampia estensione dell’area interessata dagli allagamenti, i rilevanti …

La Camera ha varato proroghe fiscali per alluvionati e terremotati

Governo impegnato per un provvedimento ad hoc con indennizzi e fiscalità di vantaggio. Il Governo ha assunto l’impegno di adottare un provvedimento d’urgenza ad hoc per indennizzi e misure di fiscalità di vantaggio. Altre misure sono state, invece, già inserite, grazie al lavoro dei parlamentari Pd, in sede di conversione in legge del dl 4/2014: si tratta dello slittamento al 31 ottobre della sospensione delle scadenze fiscali e contributive e della sospensione dei ratei dei mutui per le famiglie e le imprese delle zone alluvionate. Disposta, inoltre, la proroga biennale nella restituzione dei finanziamenti accesi per far fronte al pagamento delle imposte pregresse per le imprese danneggiate dal sisma. “La proroga nella restituzione dei finanziamenti è una norma a lungo attesa nella zona del cratere sismico – sottolineano i deputati modenesi Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Cécile Kyenge, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Matteo Richetti – ma ha avuto vicissitudini difficilmente comprensibili visto l’atteggiamento contraddittorio tenuto in materia dalla Ragioneria di Stato”. Novità importanti per le zone colpite dall’alluvione del gennaio scorso e dal …

"Europee, sì alla parità di genere Ma entra in vigore solo nel 2019", di Claudia Fusani

Sul gran tavolo delle riforme, incardinato al Senato, si comincia a fare un po’ di ordine. Complice, anche, il gradimento europeo al piano Renzi. Sono cinque i dossier che scottano, e ballano. Ciascuno, a suo modo legato agli altri. La prima casella risolta è quella della legge elettorale europea che viene licenziata (tra ieri sera e stamani) dopo giorni di stallo. Sconfitta, ancora una volta, la parità di genere. Con buona pace del Pd che ieri pomeriggio a maggioranza, ma segnando l’ennesima spaccatura (capofila la senatrice Lo Moro), ha rinunciato al principio dell’alternanza nel voto europeo del 25 maggio. La legge lo stabilisce ma a partire dal 2019. Per ora ci si deve accontentare del fatto che se il cittadino elettore esprimerà tre preferenze, una dovrà essere per forza una donna. Come sempre, nulla è quello che appare. Il vero «pericolo» – dal punto di vista di Fi e Pd – di questo testo era però la soglia di accesso che veniva abbassata dal 4 al tre per cento. Una vera iattura per Forza Italia …

"Ricchi e poveri più lontani", di Laura Matteucci

La ripresa economica «non sarà probabilmente sufficiente » in Italia per porre fine alla profonda crisi sociale e del mercato del lavoro. C’è bisogno di investimenti per «un sistema di protezione sociale più efficace che permetta di evitare che le difficoltà economiche diventino sempre più radicate nella società». Nel rapporto annuale sugli indicatori sociali dell’Ocse, il focus sull’Italia fa emergere, ancora una volta, la gravità delle nostre difficoltà rispetto a quelle degli altri Paesi in esame. Procedere ad investimenti per un welfare più sicuro, dunque, è tra le prime raccomandazioni, per «assicurare supporto ai gruppi più vulnerabili», sostiene l’Ocse, ricordando che «da lungo tempo si dibatte in Italia di un sussidio di disoccupazione universale e di reddito minimo garantito ». Il problema è legato anche al crollo del reddito medio, quantificato in circa 2.400 euro rispetto al 2007, arrivando ad un livello di 16.200 euro pro capite nel 2012. L’Italia, questo il punto, ha sofferto più di tutti la recessione. Nello stesso tempo, infatti, nell’eurozona gli stipendi sono calati di 1.100 euro. Tanto che la …

"Fotografia dell'Università italiana: meno fondi e lontana dall'Europa", di Corrado Zunino

Il primo dossier Anvur su università e ricerca, a tre anni dalla nascita dell’Agenzia (ministeriale) di valutazione, ci dice che negli ultimi dieci anni statisticamente rilevati (1993-2012) la quota dei laureati sulla popolazione in età da lavoro è salita dal 5,5% al 12,7% e la quota dei laureati italiani tra i giovani (25-34 anni) è salita dal 7,1% al 22,3%, dimostrando che l’università è diventata accessibile e possibile per larghi strati della popolazione. Il problema è che non solo si parte da valori più bassi del resto dell’Europa sviluppata, ma il divario tende a crescere. Nell’Unione europea, in media, i laureati nella fascia “età da lavoro” oggi sono il 25,3%, in Francia il 42,9%, nel Regno Unito il 45%. Ancora nel 2008 avevamo uno scarto con la Ue di 11,8 punti percentuali (?), nel 2012 è salito è del 12,7% (?). Sui diplomi di secondo livello (la maturità) siamo in linea con la Ue: 77,6% (età presa in considerazione 20-24 anni). Meglio di Spagna e Germania, peggio di Regno Unito (81,3%) e Francia (84%). Lo …

"Scuole: già 5mila lettere dai sindaci, al via 500 interventi", di Massimo Frontera

«Sono oltre 500, su 692 in totale, gli appalti di edilizia scolastica assegnati alle imprese, tra quelli finanziati dai 150 milioni del decreto “Fare”». Intanto, sulla scrivania di Matteo Renzi sono arrivati 5mila nuovi progetti inviati dai sindaci in risposta all’invito del premier a segnalare “una scuola da finanziare in ogni comune”. Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza e sottosegraterio all’Istruzione, in predicato per ricevere la delega sull’edilizia scolastica dal ministro, Stefania Giannini, riferisce gli ultimi aggiornamenti sul “cantiere scuola” cui sta lavorando il governo. E annuncia anche una novità: lo sblocco, dopo una lunga quiescenza, del programma di scuole da realizzare con i fondi immobiliari: quasi 38 milioni da assegnare a 18 comuni per realizzare nuovi e moderni complessi con l’aiuto della finanza immobiliare. «Il decreto è pronto per la firma», assicura Reggi. Cominciamo dal programma dei 150 milioni, i cui cantieri vanno affidati entro il 30 aprile, pena la revoca dei fondi. «Il ritmo delle assegnazioni è elevato – conferma Reggi – quindi non faremo ulteriori proroghe, dopo quella che ha posticipato al …