Giorno: 15 Ottobre 2009

Dario Franceschini: discorso ai lavoratori, la sesta tappa del viaggio dei 10 Discorsi

Qualche tempo fa mi è capitato di parlare a dei bambini di Costituzione. Quando ho detto che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, uno di quei bambini, avrà avuto più o meno undici anni, mi ha chiesto: il lavoro di chi? Allora ho pensato alle ragioni che potevano aver indotto quel bambino a fare quella domanda. Sembrava una battuta. Il lavoro di chi? Forse perché si è fatto largo lo l’idea di un Paese forse perché in televisione un ministro particolarmente aggressivo parla sempre e solo di fannulloni. O forse perché in questo tempo di crisi non si fanno che ripetere cifre e statistiche di disoccupazione che cresce settimana dopo settimana. Di cassa integrazione da estendere per chi sta perdendo il posto. Di imprese costrette a chiudere per mancanza di credito da parte delle banche. Di precari a zero euro. Il lavoro di chi. Pone che la questione del la questione del lavoro, e la stessa condizione dei lavoratori e degli operai sono state trascurate dalla politica. Perché questa perdita di centralità del …

66° Anniversario della deportazione dal ghetto di Roma. Intervento dell’On. Causi alla Camera dei Deputati

il 16 ottobre del 1943, in questa città, nel ghetto di Roma, a qualche centinaia di metri dall’Aula di Montecitorio, vennero prese 1.022 persone (uomini, donne, bambini e anziani), rapite dalle loro case, trasferite su camion e condotte su vagoni-bestiame ad Auschwitz. Si tratta del più grande episodio di deportazione di ebrei italiani nella storia della Shoah italiana: tornarono in diciassette! Credo che ogni anno questa Assemblea debba ricordare questa data. Lo dico perché sono convinto che la memoria è un buon esercizio contro la menzogna, l’affabulazione e l’oblio. Quando un popolo, asfissiato dalla propaganda di Goebbels e trascinato da un leader invasato, perde il senso di se stesso accade quel che accadde nel 1943 e il regime fascista non fece nulla per impedirlo, anzi scelse la strada scellerata delle leggi razziali. Dobbiamo ricordare anche per ricordare i tanti italiani che nascosero gli ebrei nelle cantine e nelle soffitte delle loro case e i tanti religiosi che li nascosero nei conventi e nelle chiese per salvarli dalla sterminio, dalla morte e dalla tortura. Dobbiamo farlo …

“Lombardia: la scuola è iniziata, ma non per tutti”, di Silvia Ferrario

A distanza di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, numerose sono le segnalazioni pervenute a LEDHAScuola (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), da parte di famiglie di bambini e ragazzi con disabilità della Lombardia, che lamentano soprattutto un’inadeguata e insufficiente assegnazione delle ore di sostegno ai loro figli, fino ai casi limite di quegli alunni con disabilità che ancora non hanno potuto cominciare le lezioni per il ritardo nel reperimento degli insegnanti Ci sono bambini come Alessandro, che frequenta la seconda elementare, costretto ad andare a scuola solo al mattino o come Jacopo, affetto da autismo, che deve uscire alle 14 dalla scuola materna e non può svolgere le attività pomeridiane con i compagni. Stefano, invece, non ha più trovato all’inizio dell’anno scolastico la sua insegnante, sostituita con un’altra e ora non vuole più andare a scuola, mentre Afef, bimbo con grave disabilità figlio di immigrati regolari, è stato invitato dal suo Comune – che non ha predisposto l’assistenza educativa che solitamente supplisce alle carenze del sostegno – a «ripassare più tardi»: per lui …

“Il mio appello alle donne: il silenzio si rompe (anche) il 25 ottobre”, di Paola Gaiotti De Biasetutti

Cara Concita, sotto la tua direzione l’Unità ha aperto una campagna «Rompere il silenzio delle donne» che ha segnato forme e modi della stessa emergenza democratica che il nostro paese sta vivendo, fino a un legame che mi pare evidente fra quella campagna e la richiesta abnorme di risarcimenti da parte del Presidente del Consiglio contro L’Unità. È in primo luogo per questo che mi sembra giusto rivolgere a te la proposta di lanciare, come prima firmataria, un appello alle donne italiane perché vadano a votare alle primarie del Pd. Rompere il silenzio è ormaiunoslogan che ci riguarda tutte. Ma non si può rompere il silenzio solo con le parole, anche quando sono forti, anche quando sono condivise, anche quando sono straordinariamente esemplari, comequelle di Bindi a Porta a Porta. Così come non bastano a dominare la storia la misura dei sondaggi (variabili a seconda del campione o del committente) l’affollarsi nelle piazze (con la contesa suinumeri anche quando bloccano mezzo centro di Roma) il moltiplicarsi di firme, che lasciano fuori quelle che non navigano …

“Omofobia, monito dell’Onu. «Passo indietro dell’Italia»”, di M.SO. A.C.

La bocciatura del ddl Concia contro l’omofobia fa rumore anche all’estero e attira sull’Italia le critiche delle Nazioni Unite. «È stato un passo indietro per l’Italia – ha infatti commentato ieri l’Alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay. «È necessaria ovunque la piena protezione. L’omosessualità e gli omosessuali vengono criminalizzati in alcuni stati, ma non possiamo ignorare il fatto che gruppi minoritari, e tra loro gli omosessuali, sono oggetto non solo di violenze, ma di discriminazioni in vari aspetti della loro vita». Anche le associazioni lgbt vanno all’attacco. Per Franco Grillini l’affossamento del testo Concia «rappresenta un incentivo agli atti di violenza e omofobia», Il presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso, chiede invece al ministro Carfagna undecreto legislativo urgente. «Da governo e opposizione sentiamo le solite parole al vento…», invece del disegno di legge annunciato. Le associazioni gay non si fidano delle promesse del ministro Carfagna, che fa sapere di voler portare a breve in Consiglio dei ministri un nuovo ddl contro l’omofobia. Nel frattempo anche Pd e Idv cercano una soluzione. I democratici …

“La democrazia delegittimata” di Gustavo Zagrebelsky

Si annuncia, anzi è in corso, una crisi istituzionale di vasta portata. A che cosa sia e a che cosa essa chiami coloro che occupano posti di responsabilità nel nostro Paese, sono dedicate le considerazioni seguenti, esposte in quattro punti concatenati tra loro, dall´astratto al concreto. 1. Che cosa sono e a che cosa servono le istituzioni. Il genere umano ha scoperto le istituzioni per mettere a freno l´aggressività e l´istinto di sopraffazione che allignano – in uno più, in altro meno – in ognuno di noi, per diffondere fiducia e cooperazione, garantire un po´ di stabilità e sicurezza nelle relazioni umane e proteggere quel tanto di libertà che è compatibile con la vita associata. In una parola: per allontanare sempre di nuovo, ancora di un giorno, le “prove di forza” che accompagnano, come fantasmi che possono materializzarsi, i contatti tra gli esseri umani. Le istituzioni servono innanzitutto a questo: a neutralizzare i nostri istinti distruttivi e a civilizzarci. Poiché nel fondo siamo animali selvatici, possiamo anche dire: servono ad addomesticarci, incanalando e indirizzando le …

“La Finanziaria 2010 azzera i fondi alla cooperazione”, di Umberto De Giovannangeli

Hanno assassinato la Cooperazione allo Sviluppo. Mandante: il Governo Berlusconi. Lo strumento utilizzato: la Finanziaria 2010. Una denuncia argomentata. Un j’accuse pesantissimo che svela promesse mai mantenute, che inchioda alle loro responsabilità il Cavaliere parolaio e ministri di prima fila, come il titolare all’Economia, Giulio Tremonti, e il responsabile della diplomazia italiana, Franco Frattini. A investigare su questo assassinio annunciato è il Cini – Coordinamento Italiano Network Internazionali, composto da ActionAid, Amref, Save the Children, Terre des Hommes, Vis, Wwfe World Vision – in una affollato incontro pubblico al Senato, il Cini ha presentato un documento di analisi su «Finanziaria e Cooperazione allo Sviluppo». Le prove contro mandanti ed esecutori dell’assassinio della Cooperazione allo Sviluppo sono schiaccianti. PROMESSE MANCATE Mai così poche promesse mantenute come nell’anno del G8 italiano – denuncia il Cini – nonostante gli impegni e le dichiarazioni solenni dei leader mondiali, Italia in testa, con questa Finanziaria il «nostro Paese ignora gli impegni presi in ambito internazionale ed europeo per la Cooperazione allo Sviluppo e la lotta alla povertà nel mondo, e …