Giorno: 6 Ottobre 2009

“Discorso ai Nuovi Italiani”, di Dario Franceschini

Ventisette milioni. Tanti sono stati gli italiani che in un secolo se ne sono andati dall’Italia per cercar fortuna altrove. Ventisette milioni di italiani. Abbandonavano tutto: la loro terra, la loro casa, le loro famiglie. Percorrevano migliaia di chilometri, attraversavano oceani, viaggiavano per giorni. Inseguivano “La Merica”, cercavano il “Nuovomondo”. Sognavano un futuro migliore per sé e per i propri figli. Molti, moltissimi, partirono proprio da qui, da questi moli del porto di Genova. Oggi i barconi dei disperati hanno come meta finale Lampedusa, le nostre coste. Ieri, i piroscafi con la terza classe affollata all’inverosimile di uomini, donne, bambini e valigie di cartone avevano per destinazione privilegiata New York. Ma il loro carico veniva sbarcato due miglia prima: ad Ellis Island. Isola che faceva da frontiera. Luogo di attesa. Di speranza. E di umiliazione. Di domande e sospetti, di visite e verifiche. Quando sono stato a Ellis Island con la mia famiglia ho pensato che ogni Italiano di oggi dovrebbe passare da lì per potersi specchiare negli occhi dei nostri nonni, in quelle foto …

“Perché ci agitiamo, ci organizziamo e studiamo!”, di Amalia Perfetti, precaria della scuola

Sabato ho partecipato al corteo indetto dai Coordinamenti precari scuola e confluito nella manifestazione per la libertà d’informazione. La condivisione di un’idea di scuola e società precisa, ma messa in discussione dall’attuale maggioranza politica, era tangibile… Da un lato il nostro sconforto e dall’altro l’assoluta consapevolezza di essere scesi in piazza per difendere la nostra scuola e il futuro dei nostri giovani. Non stiamo infatti tentando di far sentire la nostra voce con forza da mesi, semplicemente per i tagli che si sono abbattuti sugli organici quest’anno e che continueranno nei prossimi. Il nostro grido di protesta ha radici più profonde. Alla giornalista dell’Unità che mi ha chiesto perché ero in piazza, ho risposto che ero lì con mia figlia, 14 anni, per il suo futuro e quindi per quello dei nostri giovani che non può essere relegato alle politiche diseducative di questo Governo. Ovviamente ero obbligata ad una sintesi. Ma è chiaro che con quella frase volevo contrapporre quella che è l’idea di una scuola che possa formare i nostri giovani, attraverso valori forti, …

“Condannato Berlusconi per corruzione? E il PDL se la prende con i giudici e l’opposizione”

Silvio Berlusconi è “corresponsabile della vicenda corruttiva” che portò alla sentenza con cui la Mondadori fu assegnata a Fininvest. Lo scrive il giudice Raimondo Mesiano nelle 140 pagine di motivazioni con cui condanna la holding della famiglia del premier a pagare 750 milioni di euro a favore della Cir di Carlo De Benedetti. E mentre la Corte Costituzionale disucte la validità del Lodo Alfano il premier si infuria e i capigruppo del PDL scrivono una nota attaccando il giudice, l’opposizione che non è democratica e infilandoci anche dei “disegni eversivi”. Nota firmata Cicchitto e Gasparri immediatamente condannata dal PD. “L’arrogante rivendicazione di impunità e la patetica denuncia di complotti da parte del Pdl segnala in modo impietoso la consapevolezza del fallimento nella prova di governo. I capigruppo Pdl di Camera e Senato stanno cercando di deformare una sentenza e di trasformarla in un atto politico di parte”. Lo affermano in una nota i presidenti del Pd al Senato e alla Camera Anna Finocchiaro e Antonello Soro e i vicepresidenti Luigi Zanda e Marina Sereni. “In …

“Addio a Gino Giugni”

E’ morto a Roma Gino Giugni, il padre dello statuto dei lavoratori. Genovese, nel 1969 aveva presieduto la commissione nazionale che aveva redatto il testo unico sulle tutele e i diritti dei lavoratori. La biografia. Professore di diritto del lavoro all’università di Roma, Giugni è stato anche presidente del Psi. Dottore honoris causa alle Università di Buenos Aires e di Nanterre, ha insegnato a Parigi e Los Angeles, ed è stato presidente dell’Accademia europea di diritto del lavoro. Collaboratore negli anni ’60 del ministro del Lavoro Giacomo Brodolini (primo socialista ad occupare quel dicastero negli anni del centrosinistra), negli anni ’80 Giugni ha presieduto le commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro. Nel marzo del 1983 e’ stato gambizzato a Roma dalle Brigate Rosse. Eletto senatore nelle politiche dell’83, Giugni è diventato presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama. Dall’aprile ’93 al maggio ’94 ricoprì la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Negli ultimi anni ha ricoperto tra l’altro la carica di presidente della …

“Le donne sfatano il tabù del Nobel”, di Gabriele Beccaria

Jack Szostak deve farsene una ragione. Da ieri è un Nobel, ma il suo viso simpatico resta oscurato da un evento storico: a vincere con lui il premio per la Medicina sono due donne, anche loro americane, Elizabeth Blackburn e l’ex allieva Carol Greider. Non era mai successa un’accoppiata simile e ora quelli con il dente avvelenato verso i giurati di Stoccolma, da sempre accusati di maschilismo scientifico, devono ricredersi. E ieri il giorno della rivincita femminile è stato ancora più dolce per la professoressa Blackburn. Nel 2004 aveva firmato un editoriale al vetriolo sul «New England Journal of Medicine», in cui raccontava di essere stata licenziata dal comitato sulla bioetica e l’uso delle staminali, perché le sue idee contrastavano con la linea conservatrice dell’allora presidente George W. Bush. Ora l’assegno da 1 milione e 400 mila dollari del Nobel che dividerà con i colleghi è la prova che lei vedeva lontano e i politici avevano la vista corta. Al cuore delle ricerche di questo trio c’è il mondo delle staminali e molto di più: …

“La differenza tra eguali e diseguali”, di Michele Ainis

Oggi la Consulta inforca un paio d’occhiali per esaminare il Lodo Alfano. In una Repubblica ideale questo giudizio si consumerebbe nel silenzio degli astanti. Nella nostra Repubblica reale è accompagnato viceversa da boatos, dichiarazioni sempre un po’ sopra le righe, sit-in di protesta preventiva, addirittura la minaccia d’elezioni anticipate. Sicché spegniamo l’audio, e proviamo a raccontare i termini giuridici su cui è chiamata a esprimersi la prossima decisione di legittimità costituzionale. L’oggetto, innanzitutto: e dunque il Lodo. Figlio a sua volta del Lodo Schifani (legge n. 140 del 2003), che circondava di una speciale immunità le cinque più alte cariche dello Stato, e che fu poi decapitato dalla mannaia della Consulta (sentenza n. 24 del 2004). Tornando nella stanza dei bottoni, il centrodestra l’ha riapprovato in una nuova edizione (legge n. 124 del 2008), escludendo dal beneficio il presidente della Corte costituzionale, dichiarando il beneficio stesso rinunziabile a domanda dell’interessato, infine ponendo un limite di tempo alla sua fruizione. Ne rimane tuttavia invariata la sostanza: ovvero la sospensione di ogni processo sui reati comuni del …

“Iscritti a scuola, mai così tanti ma avranno 4mila classi in meno”, di Salvo Intravaia

Aumentano gli alunni ma diminuiscono le classi. In calo anche le sezioni di scuola materna che prolungano le lezioni nel pomeriggio e le classi di scuola media a tempo prolungato. Il tutto, mentre gli studenti delle superiori sono costretti a seguire le lezioni in classi, molte delle quali fuorilegge, sempre più affollate. Ecco un primo bilancio dell’anno scolastico appena iniziato. Le riforme messe in cantiere dal governo Berlusconi sulla scuola hanno fatto sparire in un solo anno quasi 28 mila cattedre e 15 mila posti di personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) in organico di diritto. Il resto è stato cancellato in organico di fatto ma ancora i dati non sono disponibili. Tra le poche note positive che è possibile registrare c’è l’aumento del tempo pieno, più volte sottolineato dallo stesso ministro Mariastella Gelmini, nella scuola primaria. Questa volta i dati sono affidabili, certificati e non lasciano spazio a dubbi. Li ha forniti lo stesso ministero dell’Istruzione, compreso quello che mette a nudo il secco “no” delle Regioni italiane, e il conseguente flop del governo, …