Giorno: 13 Ottobre 2009

Scuola, Pd. Bene emendamento che estende platea precari, ma serve di più

Ghizzoni: in aula proseguiremo la battaglia, decreto ancora inadeguato. “Valutiamo positivamente l’approvazione dell’emendamento per estendere la platea dei docenti precari che potranno beneficiare del provvedimento. Così come valutiamo positivamente l’impegno del sottosegretario Pizza ad ulteriori modifiche in Aula”. E’ il commento della capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni dopo che la commissione Lavoro della Camera ha esaminato e votato gli emendamenti al decreto precari scuola. “La modifica approvata oggi prevede la ricostruzione della carriera anche per tutti quei docenti che, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, hanno svolto almeno 180 giorni di servizio nell’anno scolastico passato. Si tratta di un primo passo per l’estensione dei diritti che, ad una prima stima, riguarda circa 4.000 beneficiari. Abbiamo inoltre apprezzato la disponibilità del sottosegretario Pizza e del presidente della commissione lavoro, Moffa, a valutare ulteriori modifiche in Aula per garantire pari diritti ai doceti precari che dalla scuola ottengono contratti a tempo determinato e la ricostruzione della carriera prima dell’immissione in ruolo. In aula – conclude – il Pd continuerà la battaglia per modificare …

“Caro Massimo non si minaccia l’ira degli iscritti”, intervista a Piero Fassino di Fabio Martini

Dopo tante perifrasi Luciano Violante lo dice senza ipocrisie: basta con le Primarie. Fassino, se vince Bersani i gazebo vanno al macero? «Viva la sincerità. Violante dice chiaramente ciò che molti “bersaniani” hanno ripetuto nei Circoli e che Bersani e Penati non hanno detto con altrettanta chiarezza. Ma se tanto mi dà tanto, questo significa che se prevalesse Bersani, questa è l’ultima volta che gli elettori partecipano all’elezione del leader Pd». Le Primarie sono tutt’uno col progetto dei Pd? «Cancellarle sarebbe un grave errore. Oggi viviamo in una società più dinamica di prima, il rapporto con gli elettori non è più affidato ad una fede incrollabile. E poi perché noi dovremmo aver paura dei nostri elettori? Se tutte le volte che si sono fatte le primarie il numero dei partecipanti è stato superiore alle previsioniciò significa che gli elettori lo considerano uno strumento per dire la loro. Lei li conosce quali ragioni portano Bersani e D’Alema a rifiutare un partito aperto agli elettori? «Una vecchia idea di partito. Nel dopoguerra, ma ancora venti anni fa, …

Scuola: PD, Gelmini non sa di cosa parla

”Il ministro Gelmini non sa di cosa parla, oppure fa di nuovo e solo propaganda. La Corte Costituzionale, infatti, ha gia’ stabilito il principio di facoltativita’ dell’ora di religione, nel rispetto della laicita’ dello Stato, in base al quale e’ necessario garantire pari dignita’ ai ragazzi di ogni culto”. Lo sostengono Manuela Ghizzoni e Maria Coscia, deputate Democratiche della commissione Cultura di Montecitorio, commentando la proposta del ministro della Pubblica Istruzione sul voto all’ora di religione. ”Purtroppo, il nuovo sistema di valutazione che ha fatto venir meno il criterio di un giudizio globale sui rendimenti scolastici lascia spazio anche a questo tipo di ”pensate”:siamo convinte – concludono – che il Consiglio di Stato rispedirà al mittente la proposta”

Dario Franceschini: discorso ai Giovani del Sud

Arrivare al Sud è difficile. Andarsene è molto, troppo facile. Tra tutti i dati che disegnano il profilo della crisi italiana ce ne sono alcuni che mi hanno colpito. E che invece sono stati pressoché ignorati nel dibattito pubblico. Sono quelli che recentemente lo Svimez ha fornito sull’ultima grande migrazione. Dal 1997 al 2007 quasi settecentomila persone hanno lasciato il Sud, dirette verso zone più prospere del Paese o anche all’estero. La stragrande parte di questo popolo è fatta di giovani. Tra questi quasi il 38 per cento dei laureati meridionali con il massimo dei voti. Una ferita che ha reso più povero il nostro Mezzogiorno. Che ha reso più debole e incerto il suo futuro. Una storia che non cambia. Emigranti sono stati i nonni di questi giovani. Emigranti i padri. Sulle spalle di quelle generazioni l’Italia ha costruito la sua fortuna. Il suo miracolo. Il suo benessere. Sulla fatica, sulla forza, sull’intelligenza di quelle persone, spesso sfruttate, umiliate e offese, si è costruita la ricchezza del resto del Paese. Anche di quella parte …

“CDA proibito per donne e stranieri*”, di Andrea Goldstein

Emma Marcegaglia e Diana Bracco entrano nella classifica delle cinquanta donne-manager più potenti nel mondo stilata dal Financial Times. Basta questo per sostenere che la situazione delle dirigenti d’azienda è migliorata in Italia? Non proprio, perché nei consigli di amministrazione italiani il numero delle donne resta desolatamente basso. E non solo: anche i consiglieri stranieri sono molto pochi. Eppure, gli studi empirici indicano una relazione positiva significativa tra diversità del board e performance societaria. E allora ben vengano le quote rosa. Nell’autunno del 2007 nessuna italiana compariva nella classifica Top 25 businesswomen in Europe del Financial Times . Nella FT Top 50 women in world business del 25 settembre 2009 appaiono invece Emma Marcegaglia e Diana Bracco: un fatto che sembrerebbe suggerire enormi passi in avanti in un intervallo assai breve. (1) IL PROFILO DEI CONSIGLIERI Sfortunatamente, la composizione dei consigli d’amministrazione delle società del Mib30 mostra che la situazione rimane critica. Su 466 cariche consiliari, soltanto undici sono ricoperte da donne. (2) In ben ventidue società non siede nessuna donna, mentre soltanto in due …

“Terremoto, arriva il freddo: ‘Cinque gradi nella tenda scuola’”

Che il freddo dovesse arrivare non era una novità per nessuno, la stagione è stata anche troppo clemente. Ed ora eccolo qua l’autunno d’Abruzzo, con il termometro che punta decisamente verso il basso e la neve sulle montagne, mentre nelle tende si battono i denti. Un folto gruppo di genitori della scuola elementare di Pianola ha protestato stamattina perché i lori figli sono costretti a fare lezione «sotto le tende con due cappotti l’uno sull’altro e una temperatura di soli cinque gradi». Nelle tende della scuola elementare, situate nella tendopoli della frazione del comune dell’Aquila, ci sono cinque classi per circa 80 bambini. I genitori puntano il dito contro la mancata attivazione dei moduli abitativi provvisori, anche queste nelle vicinanze della tendopoli. «Prima ci avevano detto che i Map sarebbero entrati in funzione oggi – protesta il gruppo di genitori – poi, ci hanno annunciato che ci vogliono tre o quattro giorni. Ma lì c’è ancora un cantiere. La nostra vita è un caos ed i bimbi sono costretti ad andare a scuola in condizioni …

“Frati: «Fondi per la ricerca o commissario»”, di Anna Maria Sersale

ROMA – «Abbiamo un ritardo serio da colmare, in Italia si sottovaluta l’importanza dei risultati della ricerca, misurando in termini troppo ristretti le sue ricadute sullo sviluppo economico e umano del Paese, Cose che, invece, bisogna tenere presente quando si tratta di allargare i cordoni della borsa». In modo chiaro il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano condanna «la caduta dei fondi per la ricerca», problema ultra decennale che «attraversa diverse stagioni politiche e diversi governi» e riguarda innanzitutto il finanziamento pubblico che dovrebbe essere «adeguato» e subito dopo quello «privato, che anch’esso non risulta a livello con ciò che avviene in altri paesi». Se la ricerca è trascurata per Napolitano è anche colpa di «pregiudizi, incomprensioni e meschinità», quanto ai fondi , poiché spesso i vincoli vengono dalle «difficoltà di modificare la spesa pubblica», che ha capitoli troppo ingessati e vecchi. Poi c’è il problema della «distribuzione delle risorse» che il più delle volte non avviene su basi meritocratiche. Per il capo dello Stato, infatti, per ridare fiato alla ricerca occorre anche un «impiego accorto …