Giorno: 26 Ottobre 2009

Carpi, straordinaria partecipazione politica

Taurasi(Pd): “Ora lavoriamo per l’unità”. Il commento del portavoce della mozione Franceschini-Bastico a Carpi Giovanni Taurasi in merito alle primarie del Pd “Il congresso del PD si è concluso con le Primarie di ieri in una giornata di straordinaria partecipazione politica. Non ha vinto il nostro candidato, Dario Franceschini, ma ha vinto il nostro nuovo segretario, Pierluigi Bersani con oltre il 50% dei consensi. Il dato carpigiano ci consegna un risultato che premia ancora maggiormente, con il 36 %, la mozione Franceschini rispetto al dato provinciale. La mozione Bersani prende a Carpi il 51,90% . Il dato sul voto regionale registra una forchetta ancora più ridotta, con Bonaccini che prende il 49,38% e Mariangela Bastico che ottiene il 40,38% (650 voti di differenza). Ha quindi vinto la mozione Bersani, e con lui ha vinto anche il Partito Democratico, perché quando 3 milioni di persone partecipano ad un evento politico (oltre 65.00 in provincia di Modena e circa 8500 a Carpi), questo è un segnale di grande vitalità democratica per il nostro partito e per il …

“Tagliano le tasse o tagliano i servizi?”, di Giorgio Genta*

Non è che dietro all’annuncio o alla reale abolizione di un’imposta si nasconda l’eliminazione o la riduzione di un servizio, magari a favore delle persone con disabilità? Il dubbio è lecito, pensando al precedente riguardante l’ICI sulla prima casa e sentendo ora parlare di abolizione dell’IRAP, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, sapendo che quest’ultima serve anche a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale… La domanda del titolo è relativa al comportamento (o meglio alle intenzioni) del Governo: non è per caso che dietro all’annuncio o alla reale abolizione di un’imposta si nasconda l’eliminazione o la riduzione di un servizio? Il dubbio, a nostro parere ampiamente legittimo, è rafforzato dal “precedente” relativo all’abolizione dell’ICI sulla prima casa: oggi, infatti, i Comuni lamentano la mancata reintegrazione dell’introito da parte dello Stato e con tale argomentazione prospettano forti tagli nei servizi, anche in quelli a favore delle persone con disabilità. A livello centrale le cose non vanno meglio: prima il ministro del Welfare Sacconi annuncia alla Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Torino – con un videomessaggio registrato …

“Una bella giornata per la democrazia”, di Curzio Maltese

Tre milioni di votanti, cinquantamila volontari in diecimila seggi, decine di milioni di euro raccolti. Se qualcuno nel Pd ha ancora dubbi sulle primarie è un pazzo. Sono l’elemento più identitario del partito, dal giorno della nascita. È stata una grande giornata per l’unico partito al mondo che coinvolga tanti cittadini nella scelta del segretario, ma soprattutto per la democrazia. Il voto degli elettori ha confermato nella sostanza quello degli iscritti. Bersani è il vincitore, ma Franceschini e Marino non escono sconfitti. Il segretario uscente ha avuto proprio ieri la conferma d’aver svolto bene la missione di salvare il Pd nella stagione peggiore e oggi può consegnarlo al successo in ottima salute. Ignazio Marino è stata la sorpresa del voto popolare, a riprova che i temi del rinnovamento e della laicità sono assai avvertiti dalla base. La vera notizia è la partecipazione. Tre milioni non li aveva previsti nessuno. Tanto meno dopo l’ultimo desolante caso di Piero Marrazzo. Il popolo democratico ha invece reagito con un atto di generosità e responsabilità, qualità più rare ai …

“Bersani, primo giorno da segretario”, di Marcella Ciarnelli

Pier Luigi Bersani è il segretario del Pd. «Farò il leader del Pd, ma lo farò a modo mio. Non il partito di un uomo solo ma un collettivo di protagonisti» ha detto il leader eletto del Partito democratico. Per Dario Franceschini «non è il giorno della delusione, ma è una festa per tutti perché ha vinto il Pd». E Ignazio Marino non ha nascosto la soddisfazione per l’affermazione della sua mozione. Ma innanzitutto c’è stato da parte di tutti entusiasmo per un risultato che nessun scrutinio avrebbe potuto mettere in discussione. La partecipazione straordinaria è stata da subito un dato inconfutabile. Incredibile, al di là delle previsioni. Così come il messaggio che era stato mandato da tanta gente che con quel voto ha voluto trasmette un desiderio di buona politica e anche di unità in un partito fin qui troppo impegnato in sterili dispute interne. Alla tredicesima ora, allo scoccar delle venti, a seggi appena chiusi ma non per i tanti votanti ancora in fila, c’era già un risultato. Inconfutabile. Al di là del …

“E il popolo dei risparmiatori non esiste più. Ecco cosa rischiamo”, di Ettore Livini

L’allarme, al momento, non è ancora rosso. Ma nell’Italia dove migliaia di piccole e medie imprese rischiano di chiudere bottega e dove in un anno si sono bruciati 577mila posti di lavoro, l’emergenza prossima ventura rischia di essere quella del debito personale degli italiani. Un anno fa – con i mercati a secco di liquidità – ci si preoccupava per l’impennata delle rate, con gli interessi schizzati oltre il 6%. Oggi i tassi sono ai minimi storici (0,73% l’Euribor a tre mesi), le banche sono tornate ad allargare i cordoni della borsa, le tranche di rimborso mensile sono calate. Eppure i problemi per pagarle, invece che diminuire, sono aumentati. La percentuale di famiglie che non riesce a onorare i propri impegni sui 617 miliardi di mutui e prestiti contratti con gli istituti (10.400 euro per italiano) è salita negli ultimi mesi al 2,7%. “Livelli ancora bassi rispetto al resto d’Europa”, gettano acqua sul fuoco all’Associazione bancaria italiana (Abi). Ma lo tsunani occupazionale previsto per quest’autunno, sommato alla «voglia di debiti» che ha contagiato le ex-formiche …

“Le parole per battere la mafia”, di Barbara Spinelli

Da anni ci interroghiamo su questo male che non viene estirpato, la mafia: in particolare sulla lunga storia di trattative fra una parte dello Stato e la malavita, con poteri occulti che mediano fra due potenze facendone entità paragonabili. Anche per il potere della malavita, non solo per il potere legale, dovrebbero valere le parole di Montesquieu: «Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti. Perché non si possa abusare del potere occorre che il potere arresti il potere». Forse però è venuto il momento di dire quello che sappiamo, e non solo di farci domande. Di dire, come fece Pasolini il 14 novembre 1974 a proposito delle trame eversive italiane, che in realtà: noi sappiamo. Sono anni che sappiamo, anche se non abbiamo tutte le prove e gli indizi. Sappiamo che le trattative sono esistite, prolungandosi fino al 2004. Sappiamo che viviamo ancor oggi – con le leggi che ostacolano la lotta alla mafia, con lo scudo fiscale che premia l’evasione – sotto l’ombra di un patto. Sappiamo …

Dai “ceti medi” a Pierluigi e Dario. L’Emilia bianco-rossa culla del Pd

Neanche a farlo apposta, ieri Franceschini ha incontrato un gruppo di concittadini ferraresi a piazza del Popolo e Bersani, richiesto di un parere nell’ora solenne, ha risposto di aver pensato a certi amici del suo paese, Bettola, provincia di Piacenza. Geografia e malizia si riflettono nei dati della massiccia e prevedibile affluenza di votanti in quella regione. Dallo specchio dell’elezione, al di là dell’ormai risolto agonismo, si ridesta un sospetto: e se il Pd fosse tutta e comunque una faccenda fra emiliani? E sarà pure una coincidenza fortuita, ma non se ne esce: o vinceva un emiliano o vinceva un emiliano. Lo stesso, anzi di più considerata l’affermazione di Ignazio Marino, vale per chi ha perso. La Bassa trionfa, dunque, e insieme la Bassa è sconfitta. Da Piacenza a Ferrara sono 190 chilometri, ma a scivolare sull’acqua del grande fiume la distanza si accorcia. “Nelle vene quell’acqua d’argento” s’intitola il primo romanzo di Franceschini. Piuttosto che fluviale, Bersani è appenninico, ma ha casa pur sempre a Piacenza, città di argini e ponti e antichi mestieri …