Giorno: 20 Ottobre 2009

“A Tremonti ora piace il posto fisso: «È un valore»”, di Laura Matteucci

Elogio della Costituzione, del posto fisso, dell’Inps e pure del nostro sistema di welfare. In nemmeno dieci minuti di intervento il ministro all’Economia Giulio Tremonti in nuova versione statista fa piazza pulita di quindici anni di berlusconismo e prende a picconate il suo stesso governo. «Non credo che la mobilità sia di per sè un valore – attacca – È il posto fisso a dare la possibilità di fare un progetto di vita, la base della stabilità sociale, su cui programmare la formazione di una famiglia, l’acquisto di una casa». Sull’analisi di Tremonti pesa, e parecchio, la tempesta della crisi: «Un conto è avere un posto in un contesto di welfare come quello europeo, un conto è avere uno stipendio senza sanità e servizi – prosegue – Negli Stati Uniti i fondi pensione dipendono dall’andamento di Wall Street, e se le cose vanno male ti ritrovi a mangiare kit kat in una roulotte e neghi la scuola ai tuoi figli». L’AFFONDO Già così, visto che a Berlusconi la «pigrizia del posto fisso» (parole sue) non …

“Arrivederci Gelmini, vado a insegnare in Africa”, di Emiliano Sbaraglia

Un docente precario scrive al ministro dell’Istruzione. “Sono stanco di sperare nella buca della posta, in attesa di una convocazione che non arriverà mai. Ecco perché ho deciso di partire”. La meta: Dakar, Senegal, un centro di accoglienza per bambini Caro Ministro, voglio confidarLe una cosa: sono stanco. Sono stanco di sperare nella buca della posta, in attesa di una convocazione che, già so, non arriverà mai prima della metà di ottobre (quest’anno men che mai). O almeno le mie personali statistiche, accumulate in un decennio di insegnamento precario, dicono questo. Dicono anche, quando la convocazione arriva, che non durerà molto, e chissà quando ne arriverà un’altra. E chissà quando arriveranno i soldi. Quando va bene, la media è due mesi dalla scadenza del contratto. Sono stanco al sol pensiero di ricominciare un altro anno scolastico con questi presupposti. Il sol pensiero, alcuni giorni, mi toglie quel sorriso che, per natura e per una fortuna caratteriale, assaporo la mattina quando apro gli occhi. Il mio solito buonumore, da qualche anno, comincia a dissolversi con il …