Giorno: 25 Ottobre 2009

“L’aria torbida di fine regno”, di Eugenio Scalfari

L´aria che si respira in questi giorni è di fine della seconda Repubblica. Non è detto che sia anche la fine di Berlusconi perché le due cose non sono necessariamente coincidenti. Può darsi che la fine della seconda Repubblica porti con sé e travolga chi su di essa ha regnato; ma può darsi anche che sia proprio lui ad affossarla sostituendola con una Repubblica autoritaria, senza organi di garanzia capaci di preservare lo Stato di diritto e l´equilibrio tra i vari poteri costituzionali. Il Partito democratico ha presentato in Parlamento il 22 ottobre, con la firma di Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e Nicola Latorre, una mozione che fotografa con efficacia questa situazione. Se ne è parlato poco sui giornali, ma è l´atto parlamentare più drammaticamente documentato del bivio cui il paese è arrivato, mentre la crisi economica mondiale è ancora ben lontana dall´aver ceduto il posto ad una ripresa. I sintomi di questa «fin du règne» sono molteplici. Ne elenco i principali: l´attacco martellante e continuativo del presidente del Consiglio contro la Corte costituzionale e …

“Riforma superiori: forse si riapre il confronto, ma la Toscana chiede il rinvio”, di A.G.

In attesa che Governo e Regioni trovino una soluzione all’empasse sulla mondo della scuola, bloccata da diversi mesi su almeno tre punti importanti (classi “primavera”, dimensionamento e riforma delle superiori), la Regione Toscana rompe gli indugi scrivendo al ministro Gelmini. Attraverso una lettera dell’assessore all’istruzione, Gianfranco Simoncini, chiede ufficialmente il rinvio di un anno sulla questione su cui la discussione ha buone possibilità di arenarsi: il riordino della scuola media-superiore.Secondo l’assessore il settore ha delle scadenze importanti ed inderogabili da rispettare, ad iniziare della programmazione della rete scolastica che ogni Regione deve chiudere, come ogni anno, entro il 31 dicembre. E per farlo occorre chiarezza sulla definizione dei regolamenti della riforma, utili all’adozione di nuovi piani di studio e della nuova organizzazione scolastica. Imporre delle novità epocale come quelle contenute nelle bozze definite da viale Trastevere “rischierebbe – ha spiegato lo stesso Simoncini presentando l’iniziativa – di creare problemi alle famiglie, costrette a iscrivere i ragazzi alle superiori già da febbraio, senza alcuna certezza sulla prosecuzione o meno del tipo di indirizzo prescelto. Siamo in …