Giorno: 13 Novembre 2009

La denuncia dei ricercatori “80 milioni spariti dalla Finanziaria”, di Rosaria Amato

Ghizzoni (Pd): “Messi in discussione fondi già stanziati nel 2007”. Sono finiti nel nulla 80 milioni destinati all’assunzione a tempo indeterminato di 4200 ricercatori universitari. La denuncia è dell’Osservatorio della Ricerca, un gruppo trasversale di scienziati e ricercatori italiani. Il rischio che la somma, stanziata dalla Finanziaria 2007 ma “vincolata” a un successivo provvedimento, svanisse nel nulla si è concretizzato quando l’emendamento presentato in Aula al Senato (e a suo tempo bocciato in commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ha appena approvato il provvedimento in via definitiva) è diventato un semplice “ordine del giorno”. Niente fondi per le assunzioni. A quel punto i ricercatori hanno perso le ultime speranze: “Siamo di fronte alla ormai quasi certa perdita di fondi per le assunzioni – denuncia il coordinatore dell’Osservatorio, Rino Falcone, del Cnr – fondi già stanziati che andranno in economia. Sappiamo quanto sia complicato recuperare risorse per questo settore, e come tutti i politici sensibili ai temi della consocenza si lamentino delle difficoltà di farle uscire dal bilancio dello Stato. Qui le risorse ci sono già …

Universita’, Ghizzoni: a rischio fondi per ricercatori, Gelmini vuole precariato

“Sono fortemente a rischio i fondi per l’assunzione dei nuovi ricercatori e per pagare gli stipendi dei neo assunti”. Lo denuncia la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni dopo che la maggioranza al Senato non ha permesso il voto dell’emendamento che sbloccava i fondi riservati all’assunzione dei ricercatori. “La trasformazione dell’emendamento in un ordine del giorno – sottolinea Ghizzoni – desta molte preoccupazioni anche perchè avviene troppo a ridosso della ‘scadenza’ . E’ veramente molto alto il rischio – spiega – che gli 80 milioni di euro destinati al pagamento degli stipendi dei neo ricercatori universitari (i cosiddetti ‘posti Mussi”) e all’ultima tranche del piano di assunzione di nuovi ricercatori tornino nelle casse di Tremonti a danno dei nostri atenei che stanno vivendo una situazione molto grave. Oggi al Senato – prosegue – il ministro Gelmini è stato, di fatto, sfiduciato dal suo stesso Governo che non solo tradisce gli impegni a fornire risorse aggiuntive alla ricerca, ma addirittura mette in discussione soldi che già esistono e che devono solo essere …

“L’elemosina di Tremonti: Slitta un po’ di acconto Irpef”, di Bianca Di Giovanni

Il governo riduce gli acconti (non le tasse). Giornata di propaganda e colpi di scena. Il consiglio dei ministri della mattina termina con il varo di un non meglio identificato «taglio», «sconto», «riduzione» dell’acconto Irap, Ires e Irpef. Solo in tarda serata dagli uffici tecnici filtra una disposizione molto diversa. Domanda non retorica: che cosa ha varato il consiglio? Cosa hanno esaminato e approvato i ministri riuniti al tavolo circolare? Una scatola vuota? pare di sì. Solo all’economia quella scatola si è riempita. Con una decisione che ha molto dello stile tremontiano. La manovra si concentra esclusivamente sull’acconto Irpef versato prevalentemente dagli autonomi: piccole imprese di persone, partite Iva, professionisti. Esclusi i lavoratori dipendenti che non abbiano altri redditi e che possiedono una sola casa . Si decide in sostanza di ridurre l’acconto da versare a novembre di circa il 20%, passando dal 99% al 79%. Se l’acconto diminuisce, sarà il saldo di giugno ad aumentare. L’operazione, infatti, non consiste in uno sgravio fiscale, ma soltanto in uno slittamento. Una sorta di moratoria, simile a …

“Conflitto d’interessi, il Cavaliere sbarca al cinema”, di Giorgio Frasca Polara

Nuova, indecorosa tappa della bulimìa conflittuale di Silvio Berlusconi: ora si accaparra anche qualche centinaio di schermi cinematografici con il risultato che uno dei tanti suoi conflitti d’interesse “dal piccolo schermo delle tv rischia di coinvolgere anche il grande”. In questi termini, infatti, la questione è stata posta dai deputati Giuseppe Giulietti, dell’Idv, ed Emilia De Biasi del Pd, ai ministri Biondi (Beni culturali) e Scajola (Sviluppo economico) in seguito alla nascita in Italia della società “The Space Cinema”. Che cosa è questa impresa? E’ un circuito con ventuno partners amministrato da una società guidata da Alessandro Benetton (abbigliamento, autostrade, autogrill, aeroporti, Mediobanca, ecc.) con il 51%, ed il gruppo Mediaste con il 49% che riversa le attività di Medusa Multicinema (figlia di Medusa-cineproduzioni) insieme ai Warner Villane Cinemas sotto il controllo di una nuova holding. Vero è che “Tre Space” per ora è solo un marchio, destinato a diventare una SpA; ma può già contare su una dote di 24 strutture per 242 schermi distribuiti in tredici regioni, dalle Alpi al Lilibeo. Per capirci, …

“La vergogna al potere”, di Curzio Maltese

Un colpo di spugna definitivo sui due processi in corso del premier, la corruzione dell´avvocato Mills e l´evasione fiscale sui diritti televisivi. Berlusconi con tutta evidenza mentiva quando ha giurato, dopo la bocciatura del Lodo Alfano, che si sarebbe difeso «come un leone» in tribunale smontando le tesi accusatorie. Al coraggio del leone, preferisce sempre la strategia del caimano. Oltre all´impunità del premier, la legge garantisce quella di migliaia di altri nei processi in corso, dai crac Parmalat e Cirio allo scandalo dei rifiuti a Napoli. Anche qui, i soliti effetti collaterali della guerra di Berlusconi ai magistrati. Decine di migliaia di cittadini, compresi i risparmiatori truffati da Tanzi e Cragnotti, vedono svanire le residue speranze di ottenere giustizia. La maggioranza aveva promesso un testo in grado di «mettere d´accordo destra e sinistra» e in un certo senso ha mantenuto. La legge è giudicata «imbarazzante» dal giurista Antonio Baldassarre, vicino al centrodestra, e «indecente» dal capogruppo democratico Anna Finocchiaro, che l´ha sbattuta contro il muro. Dalle prime reazioni pare compatto anche il fronte dell´opinione pubblica …

“Bondi parla della ‘Giornata dello spettacolo’: «Artisti accattoni e genuflessi»”

Il ministro per i Beni e le attività Culturali, Sandro Bondi, interviene oggi sul ‘Fogliò per dare la sua «personale versione della “Giornata dello Spettacolo”. Che, a giudicare dal volume di insulti rifilati a uomini e donne dello spattacolo, non gli è piaciuta. “Quante bandiere rosse, quanta nostalgia, quanta trepidazione e quanta attesa di una nuova rivoluzione d’Ottobre si agitavano – racconta – quel giorno al Quirinale, davanti all’austera figura del presidente Napolitano, che come un padre della patria accoglieva i suoi pargoli commossi”. Bondi cita parole e interventi di Giovanna Mezzogiorno e Massimo Ranieri e poi afferma: »Davanti a tutto quel genuflettersi e inchinarsi di attori e attrici, di artisti e commedianti, di registi e teatranti, di cantanti e cantautori, quasi quasi mi dispiaceva – dichiara – di aver previsto leggi che non contempleranno più la posa prona, il servaggio, l’accattonaggio dell’artista al politico. Mi sembrava di aver tolto dignità al servo, liberandolo. ‘Liberamente servi e non sarai servò diceva il poeta Menandro, e non sbagliava”. “E invece io – continua il ministro – …

“L’acqua fresca del governo sulle imprese”, di Francesco Scommi

Arriva la risposta allo scontro politico che ha contrapposto Tremonti e Berlusconi: il governo tramite decreto decide di differire una parte (il tre per cento) degli acconti Ires e Irap delle imprese. Per il taglio si attende di conoscere l’entità delle entrate dello scudo fiscale. Bersani attacca: “Una partita di giro”, la Cgil denuncia: “I redditi da lavoro e pensione rimangono al palo”. Accordo con gli artigiani e i commercianti per la revisione degli studi di settore Arriva per decreto legge, varato oggi dal Consiglio dei ministri, la soluzione politica agli scontri delle settimane scorse tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e una parte del Pdl, guidata dal presidente del Consiglio in persona, che chiede risorse per riprendere in mano il taglio delle tasse. Silvio Berlusconi aveva parlato di un taglio graduale, fino alla soppressione, dell’Irap. Tecnicamente, la via scelta dal governo è quella del “differimento” di una percentuale degli acconti Ires e Irap per le imprese e dell’Irpef sulle persone fisiche, per un valore complessivo di 3,5 miliardi di euro. Un “differimento”, per ora, …